Focus con la National Dance Company Wales a Milano

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TEATRO ELFO PUCCINI

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Festival MilanOltre

terzo focus “National Dance Company Wales”

vetrina Italia

La danza italiana inaugura il secondo fine settimana di MilanOltre Festival. Il 3 ottobre (sala Fassbinder) un gradito ritorno per il Festival e la sezione Vetrina Italia. Daniele Albanese/Stalker in prima nazionale con Digitale Purpurea I, prima versione sperimentale di un live concert/spettacolo. «Digitale Purpurea I – spiega Albanese – è la ricerca di una danza continua tra movimento luci e suono, costante mutazione di dinamica e presenza. La danza si svolge attraverso uno studio del movimento sul piano della velocità, del tempo e nell’incontro con musica e luci dal vivo.

La coreografia è pensata come contrappunto di partitura fisica, suono e luce e come concerto di questi elementi. Le forze della natura e le relative dinamiche sono il motore principale di riferimento per la danza, le sue trame e le sue contrapposizioni».

A seguire l’assolo In a Landscape, che evoca forze nascoste e sinistre. Si definisce attraverso una particolare struttura e organizzazione di spazio, movimento e suono e nella lettura geometrica del luogo dove si svolge.
Nasce come spettacolo per situazione urbana ma viene proposto a partire dal 2010 anche in teatro e in spazi al chiuso non teatrali.

Dal 4 al 7 ottobre terzo focus (Sala Shakespeare) con la National Dance Company Wales dal 2009 compagnia di rilevanza nazionale per il Galles anche in seguito al prestigioso riconoscimento come Beacon Company  da parte dell’Arts Council of Wales. Del ricchissimo repertorio a MilanOltre saranno presentati in prima nazionale il 4 e 5 ottobre tre lavori. Stephen Shropshire, provocatorio nel suo stile, considera Mythology una creazione sulla capacità di “lasciarsi andare” ad un ritmo musicale che include piano, testi e strumenti jazz.
Mythology parla di confini e ambiguità spaziale. Lo spettacolo debutta al Noord Nederlandse Dans nel 2012 e fa parte del repertorio della National Dance Company Wales dal Febbraio 2014. Purlieus è una particolare esperienza percettiva per gli spettatori e per i performer. I danzatori esplorano i confini e l’ambiguità spaziale attraversando fasce di luce e buio che si modificano e variano e all’interno delle quali essi sono immersi e confinati ma da cui possono anche fuoriuscire e debordare. Infine, Dream di Christopher Bruce, commissione per le Olimpiadi di Londra 2012, celebra il godimento puro e semplice del movimento fisico in tutte le sue forme. Un lavoro umoristico con arguti riferimenti sia alla competizione sportiva che alle celebrazioni del Giubileo. «Con i Giochi olimpici Londinesi nello stesso anno del Giubileo della Regina – spiega il coreografo – mi sono ritrovato a pensare alle feste di strada dei primi anni cinquanta. Il percorso di formazione di atleti e ballerini ha molte somiglianze e, come di norma accade per danzatori ed atleti, comincia con un sogno che per essere realizzato richiede un duro lavoro. Dream vuole dunque essere un riconoscimento a due importanti eventi della British life ma, ancora di più, una celebrazione del puro piacere che regala il movimento fisico in tutte le sue forme».

Incontri, Traffici, Contatti, Incroci, Punti di Vista è la sezione che accoglie il 4 ottobre  BEAUTY>FULL, un pomeriggio (dalle 15.00 alle 19.00) di parole, immagini, umori, suggestioni, dalla danza, dalla pittura, dal cinema, a cura di Francesca Alfano Miglietti. Tra gli ospiti, Umberto Galimberti che parlerà di Teoria e bellezza, Davide Ferrario che presenta il film di Sexxx, un mach tra Elisa Guzzo Vaccarino, Susanna Beltrami e il deejay “ballerino” Diego. E ancora Francesco Guerra che parla del volto velato alla maschera seriale e Rino Stefano Tagliafierro tra Super8 e David Lynch.

«Il 4 ottobre è di bellezza che parleremo, e soprattutto parliamo dell’immaginario, e del legame invisibile che collega il dentro al fuori di sé. Deleuze, al posto dell’identità proponeva diagrammi d’intensità e di divenire variabili come processi fluidi di trasformazione. Diventa quindi essenziale trovare rappresentazioni adeguate al tipo di soggetto che noi stiamo diventando. E l’invenzione di concetti nuovi e indissociabile dal processo di ristrutturazione dell’immaginario. Il contemporaneo mette in gioco una femminilità che si dà senso sul modello della parodia del consumismo. Corpi come svuotamento semantico e concettuale, in una saturazione totale dello spazio, della sua percezione». (Francesca Alfano Miglietti)

Il 5 ottobre (Sala Fassbinder), appuntamento anche con Vetrina Italia con Daniele Albanese e le sue AnnoTtazioni, nota coreografica sull’attrazione e l’assenza e con Simona Bertozzi e con il suo assolo aereo Bird’s Eye View.

La National Dance Company Wales torna il 6 e 7 ottobre con un trittico coreografico mai visto in Italia.  Alexander Ekman gioca con il ritmo in Tuplet, un “tour de force” di 18 minuti per 6 danzatori. La partitura sonora è costruita attraverso gli impulsi ritmici dei danzatori e dai loro corpi utilizzati come strumenti a percussione, integrati con la musica elettronica composta appositamente da Mikael Karlsson.

They Seek To Find The Happiness They Seem danza l’impenetrabile mondo interiore delle relazioni sia di coppia che individuali. «è un lavoro che per me e Joe rappresenta qualcosa di speciale ed ha preso forma in modo spontaneo e misterioso allo stesso tempo. La creazione è nata come un puzzle, composta da un mosaico di frammenti presi da storie d’amore classiche e da relazioni note nel mondo della danza, concentrandosi sul tema della dislocazione e della separazione all’interno di una relazione. Il materiale di partenza trae spunto dalla cultura popolare, che forma sì la nostra coscienza collettiva ma di cui siamo spesso portatori inconsapevoli, così che l’interazione tra conoscenza e memoria  arricchisce di nuove esperienze il tema della dislocazione e della separazione». (Lee Johnston)

Water Stories di Stephen Petronio è una coreografia quasi acquatica, ispirata al magico mondo dei paesaggi gallesi, in un continuum fluido di immagini e suoni. «Quali altre immagini vengono alla mente quando si pensa al Galles – si chiede Petronio – se non i laghi, le cascate, le sorgenti, le terre fertili e la verde e ricca vegetazione che rendono la sua natura così unica? Come in tutte le mie coreografie anche qui la danza è basata su un tipo di movimento non narrativo che si costruisce man mano nel corso del processo creativo, e dunque le acque del Galles sono state per me una ricca risorsa oltre che una poetica fonte di ispirazione.
Ho invitato il mio gruppo a immergersi con noi in queste suggestioni chiedendo ad Atticus Ross di comporre un continuum sonoro fluido ma con un flusso e una direzione, a Mattew Brandt e Ken Tabachnick di creare un mondo visivo ispirato alle immagini del paesaggio acquatico del Galles che si dissolve in un’astrazione ricca di colori. Questo è il mio secondo lavoro creato con e per NDC Wales con cui da subito si è instaurata una fruttuosa relazione di collaborazione aperta e vivace».

INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI E PREVENDITA

TEATRO ELFO PUCCINI_c.so Buenos Aires 33, Milano – tel. 02.00.66.06.06 – biglietteria@elfo.org

Prezzi: intero 25 euro – ridotto 20 euro – Miol card “come, quando e con chi vuoi”: 72 euro per per 5 ingressi 72 euro per – Abbonamento Miol: 72 euro per 6 titoli a scelta – Under 25: 66 euro per 11 titoli a scelta riservato ai minori di 25 anni.

www.milanoltre.org

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