babylon sistersLa terza giornata del Trieste Film Festival si apre con un altro sold out: questa volta per “Babylon  Sisters” tratto dal romanzo Amiche per la pelle della scrittrice  indo-triestina Laila Wadia. Opera prima( fuori concorso) di Gigi Roccati proiettato alla Sala Tripcovich.

Presenti in sala le due protagoniste, Amber Dutta e Nav Gothra (rispettivamente figlia e madre nel film), il regista Roccati e i produttori del film della casa di produzione Tico Film che l’ha prodotto con la collaborazione della Antitalent, casa di produzione croata.

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“Girato nella periferia di Trieste dove abbiamo incontrato i personaggi che popolano il racconto diventandone artefici già in scrittura, proprio come il paesaggio, contenitore di destini e desideri.

[…] Anche il cast è stato un territorio di scoperta, portando in scena attori e persone vere che interpretano sè stessi” (G.Roccati)

Babylon Sisters, girato a Trieste nel rione di Ponziana, è una storia narrata attraverso gli occhi della piccola Kamla, protagonista del film; è una storia di donne immigrate di diverse nazionalità che diventano amiche e che in occasione dell’ingiunzione di sfratto dall’edificio in cui esse abitano con le rispettive famiglie decidono di unirsi e tentare di trovare una soluzione al problema, anche con l’aiuto di un operatrice della vicina “Casa delle culture”, Laura.babylon sisters

Non bastasse la trama forte, il quid del film è proprio questo, l’unione derivante dalla multiculturalità, valore aggiunto di una città di confine come Trieste e la celebrazione del valore dell’accoglienza.

Se all’inizio vediamo il vecchio Professore Leone lottare contro gli immigrati che hanno invaso il condominio in cui abita da una vita, mandare via i bambini che giocavano nel cortile sotto casa e tacciare i condomini “diversi da lui” di essere mangiagatti, lo vedremo poi sciogliersi dopo una richiesta di aiuto con i compiti da parte di Kamla e lottare al fianco delle altre famiglie contro il padrone di casa che lo porterà a legarsi moltissimo a queste famiglie

Inoltre Babylon Sisters ci parla anche di una sfida alla ricerca di una possibile integrazione che si concretizza nella partecipazione, grazie alla già citata operatrice Laura, delle donne alla vita del quartiere (attività casa delle culture, l’incursione di Kamla durante le prove del coro dell’associazione “Rena Vecia”) ma anche la realizzazione del sogno professionale di Shanti, mamma di Kamla, ottima danzatrice.

Un’atmosfera di festa dopo la visione del film ha accompagnato il cinebrunch programmato ma prima di ciò, anche un flash mob a sorpresa che ha coinvolto le Ponziana sisters, gruppo di danzatrici del quartiere, appunto, e una scuola di danza di Capodistria.

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