Giornalismo etico: monito proveniente da Paola Regeni, obiettivo da perseguire sempre e la parola chiave della serata “I NOSTRI ANGELI”, galà di premiazione del Premio Luchetta svoltasi giovedì sera al Teatro Rossetti di Trieste.

Un giornalismo che ricerchi sempre la speranza come ha affermato Lisa Doucet, giornalista della BBC, ma anche un giornalismo che miri a

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contrastare la propaganda con l’informazione

E’ questo che devono a tenere a mente i professionisti dell’informazione secondo Corrado Formigli, premio Crédit Agricole FriulAdria “Testimoni della storia”

Formigli ha anche ribadito, anche durante la conferenza stampa precedente alla serata, la necessità di allargare la visuale all’informazione internazionale, poiché gli “esteri” non sono più così tanto tali, ogni notizia mondiale riguarda ormai anche noi

Per questo motivo i muri non servono, serve invece una sempre maggiore condivisione di informazioni.

Corrado Formigli, premio “Testimoni della storia”
I VINCITORI

Quattro le categorie principali del Premio giornalistico: miglior servizio giornalistico, che quest’anno è andato a Lisa Doucet della BBC con il servizio “Bara’aa” bambina di otto anni incontrata a Homs durante la guerra e ritrovata tre anni dopo ragazzina ,ritornata felicemente a scuola, anche se i ricordi di guerra lasciano un segno indelebile.

Il premio al miglior reportage, dedicato ad Alessandro Ota è andato invece a Valerio Cataldi per il reportage per TG2 Dossier dal titolo “Io sono Aziz”.

Il reportage racconta la rotta del Balcani attraverso gli occhi di un bambino afgano, Aziz, in trappola sui confini dell’Europa che si è raccontato a Cataldi, tra l’arresto del padre e il sogno di raggiungere Parigi e “diventare insegnante, anzi dottore. O insegnante”

Cataldi ha voluto condividere il premio con il suo cameraman, che ha confermato quanto sia impossibile rimanere impassibili di fronte a queste storie e di quando importante sia la fiducia da parte di chi si racconta.

I Premi per la stampa italiana e internazionale sono andati invece a Laura Silvia Battaglia con l’articolo “Lo Yemen non è un paese per bambini” per Left Magazine e a Tom Parry (premio dedicato a Dario D’Angelo) con l’articolo su Hamdi, bambino somalo nato (e morto, come poi ha riferito Parry) durante una delle più gravi siccità e carestie che ha colpito il paese dagli anni Cinquanta.

Premio per la miglior fotografia (dedicato a Miran Hrovatin) a Ashawi Khalil, che però a causa di un visto negato dalla Turchia si è trovato impossibilitato a partecipare alla serata.

Il premio è stato ritirato dal suo collega Toni Gentile della stessa Agenzia Reuters (autore della famosa ultima foto a Falcone e Borsellino insieme) che si è detto felice della vittoria di

una foto semplice, che non urla e si scopre lentamente, così come i dettagli

PREMIO SPECIALE LUCHETTA 2017 AL PROGETTO CORRIDOI UMANITARI E PREMIO UNICEF I NOSTRI ANGELI ALL’ANSA

E’ stato ritirato da Giancarlo Penza e Christiane Goreben, il premio speciale a “Meditteranean Hope” progetto sui Corridoi umanitari, avviato dalla Comunità di Sant’ Egidio con la Federazione delle Chiese Evangeliche e la tavola Valdese, che ha già portato in Italia 1.000 rifugiati siriani, selezionati tramite attenti colloqui personali e accolti attraverso reti di ospitalità privata.

Premio speciale, consegnato da Andrea Iacomini, portavoce Unicef, a Luigi Contu per l’Agenzia Ansa che,nelle parole di Iacomini:

aiuta a rompere il muro del silenzio su tanti avvenimenti

L’importante è continuare a ricordare: i professionisti morti mentre facevano il loro lavoro e tutte le persone e tutti i bambini vittime delle guerre perché

Le guerre sono uguali. Passano gli anni e i drammi, le sensazioni che provano le persone sono le stesse.

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