Giunge alla terza edizione La Notte Blu dei Teatri che si inserisce nel calendario delle manifestazioni della Barcolana 2017 e che vedrà nuovamente – domenica 1 ottobre – i cinque maggiori teatri di Trieste realizzare una suggestiva “staffetta”  di spettacoli ispirati al mare, nel weekend che precede la celebre Coppa d’Autunno.

Accompagnata fin dalla prima edizione del 2015 sia da una collaborazione fervida ed entusiasta da parte dei cinque teatri e dello staff di Barcolana, sia da una crescente attenzione da parte del pubblico, che ne ha sempre affollato le diverse tappe, la “Notte Blu” ritorna quindi in un’edizione ancor più ricca.

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La “Notte Blu 2017” viene presentata in tutti i dettagli nel corso della conferenza stampa di venerdì 15 settembre alle ore 11.30, nella Sala Tergeste del Comune di Trieste, alla presenza del Vicesindaco Pierpaolo Roberti, dell’Assessore ai Teatri Serena Tonel, del Presidente della Società Velica Barcola Grignano, Mitja Gialuz, di un rappresentante della Trieste Trasporti  e dei  vertici  di  tutti  i teatri  partecipanti:  la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, il Teatro Stabile Sloveno, La Contrada – Teatro Stabile di Trieste e Bonawentura/Teatro Miela.

Cinque diversi spettacoli

Cinque diversi spettacoli, dunque, moduleranno attraverso linguaggi differenti il tema del mare, in un itinerario che si avvierà al Teatro Verdi – proprio  guardando le onde – e toccando  poi  le sale del  Teatro Bobbio,  del  Teatro Sloveno,  del  Politeama  Rossetti, ritornerà a guardare il mare e le vele, in attesa della Barcolana, nella “tappa” conclusiva al Teatro Miela.

Gli spettacoli – che avranno una durata di circa 45 minuti l’uno – saranno consecutivi e intervallati in modo da permettere agli spettatori  di partecipare in sequenza a tutte le singole “tappe”  della staffetta.

L’iniziativa è concepita nell’intento di offrire non solo una serata  di  divertimento,   riflessione,  emozione  al pubblico   della  città,   ma  anche un’attrazione e un intrattenimento culturale interessante a ospiti e turisti che in vista della regata si troveranno già in città e ne conosceranno così le potenzialità artistiche.

Come spostarsi con i mezzi

Per il secondo anno la fondamentale collaborazione di Trieste Trasporti, garantisce un servizio gratuito di navette riservate agli spettatori  della “Notte  Blu”  al fine di rendere confortevole e veloce lo spostamento fra le diverse sale.

Alla conclusione  del  concerto  d’apertura  al  Teatro Verdi, le  navette  partiranno  dalla fermata dei bus  posta  sulle Rive, a lato  del palazzo della Prefettura, alla volta della fermata di Piazza Perugino/via Conti. Da lì sarà facile per gli spettatori raggiungere prima il Teatro Bobbio e poi lo Sloveno.

Al termine dello spettacolo al Teatro Sloveno le navette saranno nuovamente a disposizione alla fermata di Piazza Perugino per accompagnare il pubblico alla fermata di Via Giulia (di fronte al monumento a Domenico Rossetti) a pochi passi dal Politeama Rossetti. Anche questa volta a fine spettacolo  il servizio di Trieste Trasporti provvederà a riportare gli spettatori in zona Rive, per raggiungere il Teatro Miela, “approdo” conclusivo di questa “Notte Blu 2017”.

I biglietti

I biglietti per il concerto al Teatro Verdi saranno in vendita al costo unico di €5 presso la Biglietteria del Teatro dal 16 settembre.

I biglietti per gli spettacoli al Politeama Rossetti, al Teatro Sloveno, al Teatro Bobbio e al Teatro Miela si potranno acquistare singolarmente al prezzo di €3 l’uno.

Chi acquistasse in  prevendita  i  quattro  spettacoli  assieme  avrà  una  facilitazione  e spenderà in totale  €8 anziché €12.

I biglietti per i quattro spettacoli saranno in prevendita da martedì 19 settembre presso le Biglietterie del Politeama Rossetti, del Teatro Sloveno e del Teatro Bobbio.

Il Teatro Miela effettuerà  servizio di biglietteria   tutti i giorni   dalle 17 alle 19  e domenica 1 ottobre prima dello spettacolo solo per “74 giorni sospesi”.

Segue il programma nel dettaglio per ogni singolo evento.

ore 17.30 – Teatro Lirico Giuseppe Verdi

MASTER AND COMMANDER

musiche di Corelli, Schubert, Mozart, Boccherini/Berio

direttore e solista Stefano Furini

Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Anche per l’edizione 2017 della Notte Blu sarà il Teatro Verdi a dare il via alla lunga serata di spettacoli con un affascinante concerto dall’ispirazione cinematografica. Domenica  1  ottobre  la  “Notte  dei  Teatri”  comincerà  alle  17.30  con  l’esibizione dell’Orchestra del Teatro Verdi, guidata dal Maestro Stefano Furini: in programma, una serie di brani caratterizzati dall’essere stati adottati dal grande cinema e dal ruolo solista del violino, sempre affidato a Stefano Furini.

Il concerto offrirà una raffinata selezione di composizioni che arricchiscono la colonna sonora di “Master & Commander”, il celebre kolossal “marinaro” di Peter Weir con Russel Crowe che narra le avventure del Capitano “Lucky” e del suo vascello. Il programma prevede il Concerto grosso n. 8 op.6 di Arcangelo Corelli, il Concerto K 216 di Wolfgang Amadeus Mozart per violino e orchestra e, infine, la Ritirata notturna di Madrid di Luigi Boccherini nella preziosa versione curata da Luciano Berio.

A completare il programma, la prima delle Cinque danze tedesche per archi di Franz Schubert, brano incluso da Stanley Kubrick nella sontuosa colonna sonora del capolavoro Barry Lyndon.

ore 19 – Teatro Orazio Bobbio

NOVECENTO

La leggenda del pianista sull’oceano

di Alessandro Baricco con Antonello Avallone regia Antonello Avallone scene e costumi Red Bodò

produzione Compagnia delle Arti srl

Questo monologo di Alessandro Baricco narra la singolare storia di uomo vissuto fin da bambino a bordo di una nave dove trova la sua dimensione suonando il pianoforte.

Il personaggio vive attraverso i desideri e le passioni altrui e si realizza solo con la musica, vivendo sospeso tra il suo pianoforte e il mare, con il quale è in grado di rivivere ogni viaggio, ogni sensazione gli venga raccontata dai passeggeri del piroscafo.

Dalla musica, ma più specificamente dal pianoforte, non troverà mai la forza di svezzarsi, non riuscirà mai a superare la paura di amare e di crearsi delle radici; perciò dedica la sua esistenza  a  suonare  allo  scopo   di  sgravare  i  cuori   dei  passeggeri  dalla  paura dell’immensità dell’oceano.

ore 20 – Teatro Stabile Sloveno

H2OPS

Come si racconta l’acqua senza usare l’acqua?

percorso di suoni, voci ed elementi tattili

ispirati all’idea artistica di Hélio Oticica

in collaborazione con ZSŠDI

Unione delle Associazioni Sportive Slovene in Italia

Il Teatro Stabile Sloveno si interrogherà sul vitale elemento e lo affronterà come tema della Notte Blu dei Teatri. La proposta, come sempre insolita, ironica e creativa, porterà la firma del regista Igor Pison e si presenterà in forma di installazione, in un flusso di idee che scorrerà per tutto il teatro. Il pubblico potrà partecipare a un percorso fatto di suoni, voci ed elementi tattili, ispirati all’idea artistica dell’artista neoconcreto brasiliano Hélio Oiticica (1937-1980).  Sarà  un’esperienza  che  fonde  curiosità  e  gioco.  E  lancia  anche  un messaggio a chi visita il teatro, dove il racconto metaforico fa sorridere e incuriosire sia il bambino  che il “bambino  ormai cresciuto”,  unendo e divertendo  generazioni diverse.

L’evento  verrà realizzato in collaborazione con la ZSŠDI – l’Unione delle Associazioni Sportive Slovene in Italia.

ore 21.30 – Politeama Rossetti

IL CORSARO DEL VENTO. TINO STRAULINO

testi tratti dal libro “Straulino, signore del mare” a cura di Tiziana Oselladore

con gli attori della Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

Per tutti quelli che lo hanno conosciuto e per chi ama andar per mare, Agostino Straulino è un mito.

“Il corsaro del vento. Tino Straulino” propone la lettura di una serie di brani tratti dal libro Straulino signore del mare che raccoglie momenti di vita del grande campione della vela.

Ne  saranno  protagonisti  gli  attori  della  Compagnia  Stabile,  che  in  un’atmosfera  di suggestioni  marine, vento e vele comporranno  un mosaico che ci dirà molto  di Tino Straulino.

A partire da Arma e vai!, il suo libro culto, ma anche delle interviste, dai diari bordo scritti durante le crociere sulla Vespucci o sul Corsaro II, quello che traspare in modo indelebile e rimane come grande insegnamento di vita, è   non solo il racconto dell’uomo-Straulino    ma un intero mondo fatto di amore incondizionato per il mare, di sensibilità  e  attenzione,  principi  e  coerenza,  onestà  intellettuale  e  umiltà,  serietà  e responsabilità  e soprattutto…  buon  senso.

Un mondo  insomma fatto  di valori antichi come le forze che regolano i mari e i venti: valori concreti e forti come la temperanza, il coraggio e la prudenza, che ogni buon marinaio deve possedere per considerarsi tale.

Oggi  si  crede,  spesso  erroneamente,  che  l’incalzante  progresso  tecnologico  abbia completamente stravolto il modo in cui si va per mare.

Essere un marinaio è un’altra cosa. Bisogna “sentire  il mare”,  saper leggere sulla sua superficie il vento, assecondare gli elementi e non opporsi  ad essi, sentire la barca, conoscerla intrinsecamente e sentire soprattutto  la  sua  anima,  essere tutt’uno  con  lei.  Solo  così  si  potrà  sapere  come risponderà ai comandi, e né lei né il mare tradiranno mai. Solo così si può diventare un marinaio!

ore 23.01 – Teatro Miela

74 GIORNI SOSPESI

Il naufragio di Ambrogio Fogar e Mauro Mancini

libero adattamento di Luca Rodella e Massimo Navone da “La zattera” di Ambrogio Fogar

con  Alessandro Mizzi e Ivan Zerbinati

al pianoforte Riccardo Morpurgo

regia di Massimo Navone

“Eravamo a 4 giorni di vela da Rio de la Plata quando un branco di orche o balene ci ha attaccato affondando il Surprise in quattro minuti. Ci siamo gettati sul battello di gomma e sulla zattera autogonfiabile con pochissima roba da mangiare. Era la mattina di giovedì 19 gennaio e adesso sono 3 settimane che stiamo vagando per l’oceano senza che nessuno abbia potuto e saputo cercarci”.

Questo annotava Ambrogio Fogar dopo venti giorni di naufragio a bordo della zattera di salvataggio con l’amico giornalista Mauro Mancini.

Terminate le scarse provviste, riuscirono a sopravvivere alla deriva in balia delle onde e dei venti, nutrendosi della carne dei cormorani, e di qualche pesce catturato con le mani, bevendo l’acqua piovana che si accumulava nella zattera.

Condivisero per 74 giorni uno spazio angusto e sempre più vulnerabile, sospeso tra l’abisso e il cielo, rigonfiato ogni giorno con la forza dei polmoni e della disperazione, traendo coraggio e conforto dai racconti dei sogni e delle visioni, delle reciproche speranze e paure, fino al 2 aprile 1978, momento in cui si stagliò all’orizzonte il mercantile greco  ‘Santo Stefano’, scambiato per un miraggio e invece vero.

Un lieto fine che si rivelò però anche una beffa del destino. Mancini, stremato nel fisico – aveva perso 41 chili – non superò una polmonite e morì due giorni dopo sulla stessa nave che li aveva miracolosamente  avvistati e salvati.

Nella lettera di addio alla moglie, che divenne nota solo alcuni mesi dopo, Mancini diceva di Fogar “è un uomo coraggioso, equilibrato, buono. Ci siamo fatti compagnia con grande fermezza d’animo e questo è già qualcosa”.

Così cominciava a farsi chiarezza su tutte le ombre che si erano abbattute su Fogar, vittima di un processo mediatico che lo accusava di manie di protagonismo imputandogli responsabilità riguardo alla morte dell’amico.

Questa leggenda di uno dei naufragi più lunghi della storia della nautica resta ancora oggi la testimonianza viva della forza morale di due uomini ‘alla deriva’, della lealtà sincera della loro amicizia e della grande passione per il mare, stupefacente e dolorosa.

Siamo  convinti  che  evocare  sulla  scena  le  emozioni  profonde  che  questa  avventura umana ci trasmette  sia “Un’esperienza che può servire anche a chi non naufragherà mai. Ciò che conta è la volontà di vivere, di non arrendersi e continuare. Siamo tutti su una zattera”, come scriveva ancora Mancini.

‘Il mare ti lusinga e ti mortifica, ti alimenta e ti mangia, ti dà e ti toglie: e tutto, sempre, nello stesso istante. È la tua ombra a scendere a terra, ma il tuo corpo continua a lambire le onde”, scriveva Conrad nei suoi ‘Taccuini’.

Questo è un comunicato stampa, pertanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti.

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