SATIEROSE, per il compleanno di Erik Satie

Quest’anno  l’ eccentrico maestro, artista, conservatore e progressista, intelligente, bizzarro e ironico, a volte sarcastico e iconoclasta, verrà omaggiato al Teatro Miela dal 13 al 19 maggio 2017.

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Lungi dall’idea di volerci sostituire a chi ha ideato e realizzato dal 1992 l’eclettico festival “per il compleanno di ERIK SATIE”. In punta di piedi e con profonda umiltà abbiamo deciso di portare avanti questo meraviglioso progetto che da quest’anno si intitolerà SATIEROSE.

Venticinque anni  densi di attività: ricordiamo le “Vexations “che  hanno visto alternarsi sul palco decine di pianisti per 24 ore, la maestria di musicisti come Uri Caine, Wim Mertens, Renè Aubry, Giovanni Sollima senza trascurare  Remo Anzovino e  i più presenti satiniani  Alessandra Celletti e Aleksander Rojc.

Ricordiamo anche  gli eventi organizzati in siti alternativi e normalmente non predisposti per attività di spettacolo, come il Porto Vecchio, il Castello di Miramare, il Carso e varie  piazze di Trieste;  le opere degli artisti triestini che in tutti questi anni hanno riempito le pareti del teatro con opere formidabili nate dai più svariati temi (inutile indispensabile; mielaviglie meraviglie; artisti seria/mente divertiti; assurde ironie ecc. ecc.) che hanno reso questo Festival unico.

L’edizione 2017 vede le proposte musicali più svariate: dal clubbing/elettronico di Francesco Tristano, al jazz/blues del fenomeno emergente Grace Kelly, alla classica elettronica in video delle Vexations di Adriano Castaldini, al concerto per pianoforte della Notte Boreale a cura di Letizia Michielon (Conservatorio di Musica Tartini Trieste) per finire con duo elettronic/classic Teho Teardo & Blixa Bargeld.

Durante questa settimana saranno esposte due mostre: “Uno studio su Erik Satie” opere di Riccardo Toccacielo e “Come Chiunque … altro “ di Lorena Matic.

 

13 maggio ore 19 Teatro Miela – #1 SATIEROSE

Inaugurazione e esposizioni

ore 19.00:

UNO STUDIO SU ERIK SATIE di Riccardo Toccacielo

Ho conosciuto Erik Satie nel 2008 mentre studiavo la vita e le opere di John Cage.

Ancora oggi a distanza di anni, credo non solo nell’importanza, ma nella responsabilità di condividere il pensiero e i lavori di questo artista straordinario. Abbiamo molte opere che non sarebbero potute esistere se Satie non fosse vissuto.

Il culto di Satie ebbe una durata relativamente breve, ma l’influenza di Satie, contribuì a indirizzare il corso della musica durante gli anni a venire.

Come con John Cage e il “silenzio”, ereditiamo ogni giorno da Satie le sue Musique d’Ameublement. Un invenzione fondamentale e invisibile agli occhi, tangibile in maniera inconsapevole. La sua fu la mente inventrice per eccellenza.

La sua personalità, il suo carattere, la sua posizione estetica e soprattutto quella sua capacità di nascondere la bellezza affinchè i pedanti e i maestri di scuola cascassero in errore, ecco l’acuta arma che scelse per vincere la sua battaglia contro le tradizioni. Tutto questo ho amato e continuo ad amare di Erik Satie.

Come un giorno scrisse Cocteau, “ogni opera di Satie è intimamente legata alla precedente, si distacca tuttavia da quella, e vive di vita propria; è, insomma, una sostanza originale, una sorpresa, una delusione per quanti pretendono che si debba ribadire lo stesso chiodo”.

Il mio studio sul materiale con cui realizzare le opere è partito quando mi trovai di fronte a questa affermazione e rispettando la profonda originalità di Satie, la semplicità, decisi di utilizzare ogni materiale possibile per arrivare a creare opere semplici.

Ho iniziato sciogliendo centinaia di vinili, per poi modificare e rendere sonora una lampada un divano ed un mazzo di fiori, ho lavorato il plexiglass e messo a nuovo un vecchio offertorio. Ho utilizzato il legno e delle cornici e ho applicato 840 diffusori acustici da 1 cm su di un quadro, rendendolo sonoro.”

COME CHIUNQUE…ALTRO di Lorena Matic

L’identità e la relazione con l’altro contraddistinguono la poetica del lavoro di Lorena Matic; COME CHIUNQUE… ALTRO è un’opera composta da 33 ritratti e 33 interventi (pittorici, grafici, materici, ecc.) di altrettanti artisti a formare un unicum, e da una locandina realizzata dagli studenti della sezione Grafica e Comunicazione della scuola I.T. Deledda Fabiani di Trieste, che omaggerà ogni partecipante al progetto.

Concept progetto.

Adriano Castaldini
Adriano Castaldini

Il titolo del progetto COME CHIUNQUE… ALTRO è composto da due parti COME CHIUNQUE che prende spunto da una frase – Mi chiamo Erik Satie come chiunque – tratta dal libro “Quaderni di un mammifero” di Erik Satie e ALTRO.

L’unione delle due parti rappresenta le due concezioni in antitesi sull’uomo: l’individuo è per sua natura uguale a tutti gli altri (biologicamente il percorso è identico per tutti) ma allo stesso tempo è unico ed irripetibile, e da qui è partita l’idea di artisti tutti diversi tra loro, per esperienza, età, tecnica…ma uguali, accomunati dall’arte.

Ogni artista è stato incontrato individualmente e ritratto fotograficamente, a cui si è poi consegnato un passepartout (parola dal doppio significato: è ciò che separa il  centro dalla cornice, ma è anche la chiave che apre tutte le porte) su cui interagire ed “aprire” una di queste porte.

Si è usi augurare Buon compleanno, Tanti auguri, 100 di questi giorni a chi compie gli anni; agli artisti invitati al progetto ma anche al compleanno di Satie, si è chiesto loro di emozionarsi esprimendo un augurio/dichiarazione di amore a sé stessi (…perché chi non ama sé stesso difficilmente può augurare il bene al prossimo) da tradurre con il segno o con la parola sul passepartout.

L’affettuosa provocazione ha messo in gioco doppiamente gli artisti, che solitamente operano al centro di uno spazio delimitato da una cornice, mentre qui sono stati limitati a concentrarsi sul ciò che contorna il centro, e secondariamente si sono dichiarati, evidenziando una parte di sé, in antitesi a ciò che succede nella società contemporanea contraddistinta invece dal timore di rendere manifesto un pensiero.

Anche il numero di artisti invitati non è casuale, 33 che nella numerologia rappresenta il risveglio spirituale, ciò che porta alla luce la parte più intima di sé stessi; …e qualcuno, molto entusiasticamente l’ha definito quasi un progetto terapeutico.

Tra i vari artisti con cui è nata questa interazione e che vedremo in mostra: Piero Conestabo, Fabiola Faidiga, Fabio Fonda, Emanuela Marassi, Manuela Sedmach, Mario Sillani Djerrahian, Franco Vecchiet, Elisa Vladilo…solo per citarne qualcuno e senza voler tralasciare gli altri.

Contemporaneamente si è realizzato un laboratorio con la sezione di Grafica e Comunicazione del I.T.Deledda Fabiani di Trieste, partendo da una mappa concettuale su Satie al fine di realizzare una locandina, quale cadeau personalizzato – contenete le firme di tutti gli artisti invitati – per i soggetti partecipanti al progetto.

(Lorena Matic)

Ore 20.30

SATIEMANIA

cortometraggio, animazione
di Zdenko Gasparovic, produzione Zagreb Film
1978, 14’

Uno degli esempi migliori della sinergia animazione-musica. La tecnica sognante di Gasparovic si sposa alla perfezione con la musica di Satie.

Disegni, schizzi, quadretti accompagnano alcune sonate: dai ritmi più forsennati per passare al disegno lento e citazionista che accompagna i brani più intimisti.

 

Ore 22.00

FRANCESCO TRISTANO

concerto

Francesco Tristano
Francesco Tristano

Chi suona Bach non frequenta DJ superstar come Carl Craig e non va in scena alle tre del mattino.

Ma Francesco Tristano – cittadino del Lussemburgo, figlio di mamma italiana e residente a Barcellona, è artista di razza diversa.

È considerato uno degli astri nascenti del pianismo internazionale: nel 2004 vince il premio internazionale di Orleans, un’onorificenza che viene conferita solo agli artisti piu promettenti del ventesimo secolo; quindi si laurea alla “Juilliard” di New York, una delle accademie più selettive del mondo, poi studia nei conservatori di Lussemburgo, Bruxelles e Parigi. Durante i suoi concerti spesso sorprende il pubblico, con sapiente maestria, inserendo raffinati elementi di musica elettronica, techno e jazz.

Il suo talento e la passione per la sperimentazione, però, l’hanno portato a non fermarsi davanti a una trionfale carriera da pianista. L’interesse per la musica elettronica, e il suo sodalizio con alcuni dei Dj più rappresentativi della scena attuale – dal già citato Carl Craig e poi  al pioniere della Techno-Detroit Derrick May, fino a Moritz von Oswald – l’hanno portato di diritto in cima alle line-up dei migliori club e festival del mondo.

Al Miela si esibirà in una performance che dal pianoforte classico ci trasporterà nei territori più consoni al “clubbing” con pulsazioni ritmiche ed elettroniche più marcate.


SOUND&VISION NIGHT E VIDEOPROIEZIONI BY FAAB  AFTER DJSET  CANNIBAL SELECTER &JAZZA  FROM ELECTROSACHER

 

Lunedì  15 maggio ore 21.00 – #2 SATIEROSE

GRACE KELLY QUARTET

concerto

Non stiamo parlando della famosa attrice americana, nonché principessa di Monaco, ma di una giovanissima e già molto apprezzata jazzista.

Età 24 anni, metà coreana e metà americana, suona il sax, compone e canta: Grace Kelly è la nuova eroina della scena musicale internazionale jazz/blues.

A soli 7 anni scrive la sua prima canzone, ad appena 9 realizza il suo primo album e a 14 compone e suona con la Boston Pops Orchestra. Non si è fatta condizionare dal successo arrivato in età giovanissima, mantenendo la sua musica nel solco della tradizione jazzistica. Grace è capace di deliziare i puristi del jazz ed è altrettanto in grado di ispirare gli ascoltatori di musica pop.

Tra le collaborazioni, Grace si è esibita e ha registrato con artisti del calibro di Huey Lewis, Harry Connick Jr,  Dave Brubeck, Gloria Estefan, David Sanborn, Marcus Miller, Questlove, Esperanza Spalding, Wynton Marsalis e Gerald Albright solo per nominarne alcuni, Grace ha vinto inoltre molti premi in  competizioni  internazionali.  I Downbeat Readers Poll 2016 le conferiscono il 4° posto come migliore sax alto.

Vocalmente dotatissima, un vero talento con una timbrica unica, nel 2016 Grace Kelly ha pubblicato “Trying To Figure It Out”, album che la colloca nel gotha della musica Jazz internazionale.

Grace Kelly with David Sanborn Trio: The Peeper” & “Let The Good Times Roll”

 

“Lemons Make Lemonade” Grace Kelly Live at Berklee Performance

martedì  16 maggio dalle 19.00 – #3 SATIEROSE

VEXATIONS: SOLILOQUY AFTERWORD OF A PERFORMANCE

presentazione e anteprima del documentario di Adriano Castaldini

sulla prima interpretazione dell’integrale di Vexations per pianoforte e live-electronics

a seguire incontro con Adriano Castaldini

«L’esecuzione dell’integrale di Vexations di settembre è stata unica per vari aspetti: è stata la prima integrale per pianoforte e live-electronics, la prima all’aperto, la prima senza un vero palco e in cui il pubblico si è sentito libero di avvicinarsi e di parlarmi mentre suonavo, chiedendomi spiegazione di quell’interpretazione così particolare, dell’elettronica messa in gioco, a volte con domande molto tecniche e precise. Questo documentario cerca di mettere insieme tutte le risposte.»

Adriano Castaldini

 

SATIEMANIA

ED ALTRE VISIONI DALL’ECCENTRICO IMMAGINARIO SATIENATO

LEZIONI DI PIANO 

di Jane Campion; con Holly Hunter, Harvey Keitel, Sam Neill, Anna Paquin, Kerry Walker
Australia/Francia/Nuova Zelanda, 1993, 121’

Una donna con problemi di comunicazione con gli altri. È muta, vedova con una figlia, e per convenienza familiare deve sposare uno sconosciuto. Si trasferisce con lui in un’isola sperduta in Nuova Zelanda. Non le è concesso di suonare il piano, sua unica consolazione.

in collaborazione con il Dipartimento di nuovi linguaggi del Conservatorio G. Tartini

 

mercoledì  17 maggio ore 21.00 – #4 SATIEROSE

Notte Boreale

Per Rosella, il cui cuore arde.

Una notte fredda ma pulsante, illuminata dai colori tersi di giovani artisti figurativi che si sono ispirati alle risonanze ghiacciate degli Études boréales (1990) di Ivan Fedele. La luce finlandese si intreccia alle  provocazioni e agli smarrimenti sognanti di Satie, trait d’union con le opere dei più importanti autori italiani contemporanei, impreziosite dalla prima assoluta del giovane compositore triestino Davide Coppola.

Nel centro un cuore di fuoco che incendia il buio, il video “Madre bianca”, omaggio alla Tierra del fuego di Ivan Fedele.

Il concerto è realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Strumenti Armonici e Composizione del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste.

I contributi figurativi sono a cura degli studenti del corso di Scenografia Classe IV F del Liceo Artistico “M. Polo” di Venezia.

Il programma dettagliato su https://www.miela.it/default.asp?pag=evento&id=5570

in collaborazione con il Dipartimento di Strumenti Armonici del Conservatorio G. Tartini

 

venerdì  19 maggio ore 21.30 – #5 SATIEROSE

TEHO TEARDO & BLIXA BARGELD

Fall Tour 2017

TEHO TEARDO & BLIXA BARGELD
Teho Teardo & Blixa Bargeld

Ci sono collaborazioni che risultano perfette e mantengono le promesse. Quella tra Teho Teardo e Blixa Bargeld è un caso esemplare di come due talenti, due spiriti musicalmente affini siano in grado di capirsi e scrivere canzoni con naturalezza sorprendente, superando barriere linguistiche e geografiche.

L’intesa tra Bargeld, fondatore della storica band tedesca “Einstürzende Neubauten” ed ex polistrumentista dei Bad Seeds di Nick Cave, e Teardo, fondatore dei Meathead e compositore per le colonne sonore dei film di Gabriele Salvatores e Paolo Sorrentino, è nata nel 2008 ed oradi nuovo  in un nuovo tour in occasione della nuova uscita che fa seguito all’acclamato album dello scorso anno, “Nerissimo”.

Le loro sono sempre canzoni meticce, che mescolano la tradizione mitteleuropea con il pop, l’elettronica con la classica.

A volte Bargeld e Teardo flirtano con il rock e la musica leggera e poi ci sono molti riferimenti alla filosofia e alla psicologia, come spesso capita nei testi scritti da Blixa con una costante attenzione per gli oggetti e gli spazi ristretti: lampade, mappamondi, stanze d’albergo, taxi.

Ma quello che più coinvolge l’ascoltatore è l’atmosfera in cui, fin dal primo brano,si viene immersi… Un’affascinante colonna sonora per film inesistenti e da immaginare.

Laura Bisceglia – violoncello
Gabriele Coen – clarinetto basso

Con la partecipazione del quartetto d’archi LUDYA:
Katia Panger – violoncello
Diana Cecilia Pèrez Tedesco -violino
Lucy Passante Spaccapietra – violino
Maria Lucia Dorfmann – viola

 

 

Organizzazione: Bonawentura

la prevendita per tutti gli spettacoli c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it

per maggiori info: https://www.miela.it/ seguiteci su facebok e su twitter.

Questo è un comunicato stampa, pertanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti.

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