Il Trieste Film Festival si arricchisce di un nuovo luogo ufficiale per tutti quegli eventi del Festival che non avevano finora una loro precisa collocazione: mostre e installazioni, incontri. masterclass, panel, performance.

- Advertisement -

Oltre al Magazzino delle Idee il Festival si espande stabilendo nuove collaborazioni con gallerie d’arte e realtà culturali cittadine.

Al Magazzino delle Idee

L’INCREDIBILE STORIA SEGRETA DEGLI X-RAY AUDIO (Gianluca Jazza Guerra)

Nell’epoca della guerra fredda, l’industria discografica sovietica e il repertorio musicale consentito erano controllati, inflessibilmente, dallo stato. Ma una segreta e rischiosa sottocultura di registrazioni illegali nacque in una forma che ha dell’incredibile. Appassionati contrabbandieri di musica costruirono delle macchine di registrazione fatte in casa e trovarono un modo straordinario per stampare e copiare i dischi in vinile: incisero le canzoni proibite su lastre a raggi X che si procuravano clandestinamente negli ospedali.

Il progetto X-Ray Audio – un documentario (ROENTGENIZDAT – The Strange Story of Soviet Music on the Bone di Stephen Coates e Paul Heartfield che verrà proiettato al Teatro Miela, sabato 21 gennaio), una mostra, un libro e una performance – racconta la misteriosa storia di queste registrazioni fantasma e della musica “registrata sulle ossa”. Questa storia unica di resistenza culturale e audace imprenditorialità, che si affianca alla pratica letteraria della Samizdat, la diffusione clandestina di scritti illegali in URSS e nei paesi che erano sotto la sua influenza, riemerge grazie alla curiosità e al lavoro di ricerca di Stephen Coates. In un momento storico in cui le canzoni possono essere copiate in un istante e lo streaming offre un accesso e una scelta praticamente infiniti, il progetto X-Ray Audio fornisce un ricordo struggente dell’immenso valore culturale della musica e delle sfide che le persone accettano per coltivare passioni e libertà.

X-RAY AUDIO EXHIBITION

La mostra fa emergere l’estetica nascosta degli oggetti della cultura russa underground e li eleva a manufatti della ‘cultura alta’. Evoca il periodo e le circostanze in cui furono creati e racconta una storia in cui s’intersecano musica, cultura proibita, riciclaggio, politiche della guerra fredda e ingegno umano.

ROENTGENIZDAT – The Strange Story of Soviet Music on the Bone
di Stephen Coates, Paul Heartfield

Leningrado 1946, Guerra Fredda. Tutta la cultura è soggetta al controllo brutale da parte della censura dello stato totalitario. Degli appassionati ‘contrabbandieri’ di musica escogitarono allora un incredibile e rischioso modo per ascoltare e condividere la musica che amavano: incidevano le canzoni proibite su lastre a raggi X creando così da soli i loro dischi.

Il documentario presenta le interviste fatte ai ‘contrabbandieri’ di musica su raggi X di quell’epoca, le testimonianze dei musicisti Marc Almond e Stephen Coates, cui si aggiunge uno straordinario materiale d’archivio per raccontare ciò che accadde in uno dei periodi più strani nella storia del vinile, della musica, della cultura clandestina e della guerra fredda.

SIRENE IMMAGINARIE: DIVE E CINEMA NELLE FOTO DI MARIO MAGAJNA

Nell’immenso archivio di Mario Magajna (1916-2007) storico fotoreporter del «Primorski dnevnik», il quotidiano degli sloveni in Italia, si conservano anche un centinaio di scatti che narrano di cinema “fatto” a Trieste. La mostra, accanto ai superbi ritratti di dive come Claudia Cardinale, Silvana Mangano o Antonella Lualdi, appunto le “sirene immaginarie” del titolo, preso a prestito da un prezioso libro di Franco Prono, riscopre set realizzati in città e nei dintorni tra il 1954 e i primi anni ’80, intere “sequenze”, spesso inedite, scattate durante le riprese di Senilità di Mauro Bolognini (1962), e Veljko Bulajić e gli attori di Vlak bez voznog reda (1959) in partenza per il festival di Cannes. Un racconto per immagini, accompagnato da stralci dalla stampa di quegli anni, di un mondo e un modo di fare cinema ormai scomparsi.

La mostra, ideata e curata da Massimiliano Schiozzi e Cristina Sain è una coproduzione tra Cizerouno, il Trieste Film Festival e la Biblioteca nazionale e degli studi – Narodna in študijska knjižnica di Trieste che conserva l’archivio Magajna.

MARIO MAGAJNA, fotoreporter

incontro a più voci in occasione della mostra fotografica al Magazzino delle Idee. In collaborazione con Slovenski klub, Cizerouno e Biblioteca nazionale e degli studi – Narodna in študijska knjižnica di Trieste.

MARE NOSTRUM

installazione Virtual Reality a cura di Stefania Casini

Un percorso virtuale poetico ed emozionale dove, immerso nel mare, lo spettatore può sperimentare un nuovo modo di comprendere le tragedie che accadono nel mar Mediterraneo lontano dai nostri sguardi distratti.

L’EUROPA DI MEZZO

La sezione Altre rotte del progetto Varcare la frontiera esplorerà i Balcani presentando il volume a cura di Eugenio Berra Scoprire i Balcani. Seconda edizione. Storie, luoghi e itinerari dell’Europa di mezzo (Cierre Edizioni) e il viaggio-studio in Albania. Un incontro con Leonardo Barattin, Tiziana Masola e Iva Scarpa, di “Viaggiare i Balcani” e “Mozaik”, due partner storici di Varcare la frontiera. Modera Massimiliano Schiozzi.

All’Atelier Home Gallery, Palazzo Panfili, Via della Geppa 2

ELECTRIC SKY – CIELO ELETTRICO
Mostra personale del pittore sloveno Staš Kleindienst

La mostra espone una selezione di dieci tele realizzate tra il 2014 e il 2015. Nella sua pratica artistica Staš Kleindienst si concentra sulla realtà sociale e sulla volontà di cambiamento di quest’ultima. Il pittore sloveno crea tele in cui l’immaginazione diventa la chiave di volta e di lettura di un futuro possibile: esplosioni, colori e ironia stravolgono la realtà per attirare la nostra attenzione e stimolarci ad una partecipazione creat(t)iva nella realtà.
Iniziativa realizzata con il contributo del Consolato Generale della Repubblica di Slovenia a Trieste.

Al MLZ Art Dep, Via Galatti 14

LE MIE NOTTI SONO PIÙ’ BELLE DEI VOSTRI GIORNI
a cura di Francesca Lazzarini

Una selezione di scatti realizzati dall’artista Luca Andreoni negli Archivi della Cineteca di Bologna. I titoli di alcuni film scelti dall’autore, italiani ed internazionali, diventano una serie di aforismi che offrono lo spunto per una lettura del lavoro al di là dell’opera cinematografica stessa.

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.