Resistenze. Agora’ teatro e musica alle radici. Intervista a Chiara Casarico

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Anche quest’anno l’Anfiteatro di via Bombicci a Roma sarà animato dagli eventi organizzati dall’associazione culturale Il NaufragarMèDolce. Torna, infatti, per l’ottavo anno consecutivo, la Rassegna “Agorà – Teatro e Musica alle radici”- “Resistenze”. E’ proprio questo il tema centrale attorno al quale ruota l’intera manifestazione. Sei le date all’interno della manifestazione, diversi gli eventi a cui sarà possibile assistere, anche partecipando attivamente, dal 14 al 29 settembre, presso l’Anfiteatro ‘Colosseo di Pietralata’. L’iniziativa è parte del programma dell’Estate Romana promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE, con il contributo della Tavola Valdese.

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Da ormai diciotto anni, l’associazione culturale Il NaufragarMèDolce porta lo spettacolo dal vivo fuori dai consueti spazi teatrali e musicali, realizzando una serie di eventi nelle periferie storiche di Roma. Da otto anni “Agorà” è il festival che anima l’estate romana nella periferia est della Capitale.

Teatro Agorà – Chiara Casarico

Torna Agorà Teatro e Musica Alle Radici. Questa è l’ottava edizione. Una gran bella soddisfazione…Cosa deve aspettarsi il pubblico?

E’ veramente una grande soddisfazione arrivare all’ottava edizione di un festival che ha le sue radici molto lontano, quando nel 2001 abbiamo deciso di dare una risposta a quello che stava succedendo in Italia e nel mondo e abbiamo creato la rassegna di Teatro in Cortile.

Agorà è indubbiamente un festival più maturo e ogni anno più ricco ed interessante.

Quest’anno abbiamo voluto proporre al pubblico un viaggio dalle “Indie di quaggiù” – per usare il titolo del bellissimo album che i Radicanto hanno appena finito di incidere – raccontando storie di resistenze quotidiane – storiche e moderne – e viaggi di antichi e moderni migranti, storie di passione politica, ideali e amicizia donchisciottesca, partendo dal nostro “piccolo mare” di Cafè Loti per arrivare fino all’estremo Oriente dei Tamburi Giapponesi.

Il titolo di questa Edizione è RESISTENZE. Perchè?

Diceva Brecht “eppur viviamo tempi bui”.

Il titolo di questa edizione, che chiude una progettualità triennale, è stato pensato tre anni fa e purtroppo, devo dire che non ci siamo sbagliati: siamo in piena Resistenza.

In questi anni ci è capitato spesso di dire o sentir dire “dobbiamo resistere”, “dobbiamo riconoscerci”, “fare la conta”… tutto ciò non semplicemente riferito alla crisi economica, ma anche, e soprattutto, alla crisi etica e morale che stiamo vivendo. Siamo in un tempo in cui rischiamo di perdere di vista l’Essere Umani, chiudendo porti e creando falsi mostri che vengono a rubarci il lavoro e a sporcare le nostre porte, parlando di numeri, anziché di uomini… conviviamo con la banalità del male e allora è necessario resistere.

Tornano grandi nomi come Lucilla Galeazzi, Raiz, Radicanto. Personaggi della nostra cultura che sposano il vostro messaggio?

Sì, tutti gli artisti che coinvolgiamo sono sulla nostra lunghezza d’onda. Il nostro è un sodalizio di anime che, al di là delle differenti poetiche e modalità espressive, si riconoscono in valori comuni.

Lucilla Galeazzi, un’artista d’eccezione con una grandissima umanità, è stata sin dall’inizio la nostra “madrina”. Per me non è solo una Maestra, ma anche una grande amica.

Raiz e Radicanto sono degli incontri più giovani, ma altrettanto interessanti. Con Giuseppe De Trizio, abbiamo avviato una interessante e proficua collaborazione già da un paio di anni, tanto da aver prodotto uno spettacolo sul ’68 che abbiamo creato appositamente per l’edizione passata di Agorà. Con Raiz, abbiamo iniziato a conoscerci grazie a Giuseppe e con lui, per la prima volta, stiamo intrecciando il nostro percorso professionale, infatti con Tiziana Scrocca – anima fondante del NaufragarMèDolce – saremo in scena con “Resistenze”, in cui io e Tiziana intrecciamo le nostre voci recitanti con le canzoni di Raiz. Canzoni d’Amore e storie di Resistenza. Elogio della bellezza e una dichiarazione d’amore alla vita!

Ci sono però anche delle novità…

Quest’anno è un programma pieno di novità: Lucilla ha creato, appositamente per Agorà, uno spettacolo in cui intreccerà canzoni della Resistenza a storie famigliari, storie di vita vissuta.

I Radicanto e Cafè Loti hanno scelto entrambi Agorà per presentare il nuovo disco.

Io e Tiziana abbiamo appena finito di scrivere “Resistenze” e abbiamo deciso di rimettere in scena, per la prima volta dopo 15 anni, un nostro cavallo di battaglia: “Pesci fuor d’acqua?”.

La Compagnia Agorà – che si chiama proprio come il nostro festival – ha creato appositamente per noi uno spettacolo di danze tradizionali greche e italiane.

Movimento Comico presenta l’ultimo spettacolo del laboratorio di teatro clownAbsurditée”. E, ciliegina sulla torta, Agorà si chiude con i Tamburi Giapponesi di Rita Superbi, accompagnata dalla Scuola Taiko – da lei fondata – in un concerto che chiude degnamente e con grande energia questo bellissimo festival dell’Estate Romana!

Portate il Teatro e la Musica in un quartiere che non sempre è al centro di manifestazioni culturali. Come rispondono gli abitanti?

Diceva Peppino Impastato: «Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore».

Un invito a chi non vive in quella zona. Devono venire a trovarvi, perché?

La città è di tutti. La città è tutta intera. Roma non è solo centro. Roma è periferia. Roma è borgata. Roma è suburra. Roma è raccordo anulare e tangenziale. Roma è vicoli in mezzo ai monumenti. Ma i monumenti non sono solo quelli antichi. Noi abbiamo il Colosseo, il Colosseo di Pietralata!!!

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