Al RIFF 2014 vince la Polonia dei sentimenti

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L’ultima serata della XIII edizione del RIFF, Rome Indipendent Film Festival, si è conclusa ieri sera, domenica 23 marzo 2014 presso il Nuovo Cinema l’Aquila di Roma, dove i presentatori, Fabrizio Ferrari, direttore artistico del RIFF e Mario Midena hanno assegnato i Riff Awards.

Dopo aver ringraziato gli sponsor e i media partners sono stati assegnati i primi premi per le sceneggiature.

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Malatempora Night” di Valerio Vestoso riceve il premio alla Miglior Sceneggiatura per Cortometraggio, mentre per la sezione Lungometraggi il vincitore è “Chameni” di Domenico Modafferi; per la sezione Soggetto per Sceneggiatura – premio Frabrique du cinema – è stato assegnato a “Santo Vito” di David Fratini.

Per la sezione Experimental è stato premiato con entusiasmo “Street Views” di Annie Berman ed è stato riconosciuto un merito anche a “Maria’s City” con la regia di Dania Reymond.

I premi per Migliore Sceneggiatura sono stati presentati dai due giudici Sesto Cifola e Maurizio di Rienzo, mentre a presentare la sezione Miglior Cortometraggio sono stati i tre giudici Vanessa Formicari, Benni Atria e Gianni Garko.

Miglior Cortometraggio Italiano è “Sassiwood” di Antonio Andrisani e Vito Cea, con una menzione speciale a “L’impresa” di Davide Labanti, il quale sale sul palco insieme all’attore Franco Trevisi per ringraziare.

Il titolo di Miglior Cortometraggio Internazionale va ad Anders Walter con il suo “9 meter”; entrambe le sezioni, italiano e internazionale, ricevono il Premio Romefilmmarket, un contratto di distribuzione per un valore di 1000 euro.

A ritirare il Premio Panalight per la sezione Studenti è Yoav Hornung, presente in sala, con il suo corto “Deserted”; riceve una menzione un altro corto, di Tara AtashgahFor the Birds”.

Premio per la sezione Animazione (Augustus Color) va a “Wind Of Share (Les Voiles du partage)” di Pierre Mousquet.

A salire sul palco ora è la volta di Fabio Mancini, Daniele di Gennaro e Armando Suàrez Cobiàn, i quali assegnano il Premio Magui Studio, per il titolo di Miglior Documentario Italiano, a “Happy Goodyear” di Francesco Menghini e annunciano una menzione alla regia di Carmelo Camilli con il suo “Iriria – Nina Terra”.

Il primo premio tra i Documentari Internazionali va a “No Burquas Behind Bars” di Nima Sarvestani.

A salire sul palco è la volta di Ania Trzebiatowska che assegna il premio Miglior Lungometraggio Internazionale al film polacco “The Girl From the Wardrobe” di Bodo Kox e riconosce una menzione a “Tempo Girl” di Dominik Locher.

A concludere la serata delle premiazioni è stato Fabio Meloni, direttore del Nuovo Cinema l’Aquila, il quale ha annunciato i vincitori ex aequo della categoria Miglior Film Italiano e del Premio Distribuzione Nuovo Cinema Aquila; Sono dunque stati chiamati a salire sul palco Patrizio Gioffredi (Collettivo John Snellinberg), regista di “Sogni di Gloria” e Davide Minnella, che ha diretto “Ci Vorrebbe un Miracolo”.

 

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