Cosa c’è di meglio che scoprire una storia e i suoi personaggi nei luoghi da loro vissuti? E’ ciò che accade da giovedì 18 agosto al Castello di Miramare di Trieste ne “I segreti dei giardini dell’Arciduca. Il sogno eterno di un principe viaggiatore“, con repliche che continueranno fino a domenica 28 agosto. Lo spettacolo è prodotto del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare.

Oh, lasciatemi i miei silenziosi, quieti sentieri/il viottolo nascosto nel bosco dei mirti; /la cura delle scienze e delle muse /è più dolce, credetemi, dello splendore dell’oro

Arciduca Massimiliano

Non è infatti protagonista solo il Castello ma scenografia naturale è anche il Parco, in una rappresentazione site- specific e itinerante in vari punti del Parco dove si viene a contatto con vari protagonisti, gli attori e le attrici del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Andrea Germani, Iacopo Morra, Maria Grazia Plos, Francesca Boldrin, Alessandro Colombo, Serena Costalunga, Giacomo Faroldi, Radu Murarasu.

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 Anticipa Paola Bonesi

Uno spettacolo itinerante e site-specific incentrato sul rapporto fra un giardino e il suo creatore, anzi “i giardini”, dato che il Parco di Miramare contiene tanti diversi giardini, ognuno dei quali trasmette sensazioni diverse. Sono stata felice di lavorare su questo, perché ho potuto ritornare ad una materia che avevo già avvicinato vent’anni fa e costruire qualcosa di inedito, che valorizzasse anche i grandi lavori che a Miramare vengono portati avanti negli ultimi anni

Lo spettacolo, che evoca la progettazione da parte di Massimiliano dei bellissimi giardini, è un’idea di Andreina Contessa ma scritto e diretto da Paola Bonesi che ha operato serie ricerche e studi, anche attraverso l’accesso al carteggio fra Massimiliano e il giardiniere di corte Anton Jelinek, una documentazione diretta, che molto racconta della nascita del Parco di Miramare e del suo creatore.

Nel via vai tra il giardino formale e il giardino più simile a un bosco, scoprendo una delle sequoie più alte e la storia di Cipresso, gli spettatori e le spettatrici possono fare la conoscenza di diverse personalità. Giardinieri ‘particolari’, medici, dame di compagnia e segretari, ma anche gli stessi protagonisti che abitarono tra bora, limoni e arance. 

In un giardino non si è mai soli

Foto di copertina fornita dall’ufficio stampa de Il Rossetti. Credits: Simone Di Luca

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