Martedì 6 maggio 2025, al teatro di Tor Bella Monaca di Roma, andrà in scena l’ultima replica di “Tra parentesi”, di e con Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua, con la regia di Erika Rossi.
Andato per la prima volta in scena nell’ottobre del 2018 a Trieste, lo spettacolo conta centinaia di repliche nei teatri di tutta Italia. Lo spettacolo è stato, e continua a essere, uno straordinario – e per certi versi – inatteso successo di pubblico. “Ha confermato che quanto era accaduto con la Legge 180 apparteneva a tutti, non solo a Trieste”, racconta Peppe Dell’Acqua. Lo spettacolo si chiude a Tor Bella Monaca, un luogo che condivide con questo progetto pratiche e iniziative, promosse in particolare dalla Comunità di Sant’Egidio che, insieme al Forum Salute Mentale, ne ha sostenuto la realizzazione. Un impegno condiviso per portare avanti un’idea di salute mentale aperta, inclusiva, comunitaria.
Come da tradizione, al termine dello spettacolo Massimo Cirri e Peppe Dell’Acqua inviteranno il pubblico a partecipare a un’assemblea. Ma questa volta l’invito non sarà solo simbolico: si tratterà di una vera e propria assemblea pubblica, durante la quale verrà annunciato l’inizio del nuovo viaggio di Marco Cavallo nei Cpr. Il grande cavallo azzurro, che in passato ha già fatto tappa a Tor Bella Monaca attraversando le strade del quartiere e coinvolgendo cittadini, operatori e istituzioni, torna oggi per denunciare la realtà dei Cpr, per raccontare storie dimenticate, l’assenza di diritti e la disumanizzazione di chi vi è rinchiuso. Un viaggio il cui senso e scopo ultimo è l’abolizione della detenzione amministrativa e la chiusura dei Cpr in quanto luoghi di morte dei diritti e della dignità.
Nel quarantesimo anniversario della legge 180, Peppe Dell’Acqua, allievo e collaboratore di Basaglia, racconta gli anni memorabili in cui la malattia mentale fu messa progressivamente “tra parentesi” e i malati, da internati senza più nome, tornarono a essere cittadini, persone, individui da curare con dignità. Lo fa con delicatezza e non senza emozione, dipanando il filo dei ricordi e inanellando curiosi aneddoti, incalzato da uno sparring partner d’eccezione, il conduttore radiofonico Massimo Cirri. Prende così forma un dialogo narrativo, un singolare percorso biografico che ricostruisce la vicenda umana e professionale di Franco Basaglia, dall’esperienza goriziana dei primi anni sessanta fino all’apertura – tanto simbolica quanto reale – del manicomio di Trieste con la sfilata del Marco Cavallo per le vie cittadine. Una storia che ha rappresentato un’autentica rivoluzione politica e culturale, e che rivive in queste intense pagine con tutto il suo carico di passioni e conflitti, di conquiste e interrogativi: la storia di un’impensabile liberazione.