La ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell’Istituto Giapponese di cultura in Italia è stata l’occasione per dare spazio a Roma ad un’esposizione dedicata all’arte in Giappone del XX secolo. Le sale della Galleria Nazionale d’arte Moderna ospitano una raccolta di opere dedite a raccontare anni cruciali per il paese del sol levante, anni in cui l’occidente inizia ad influenzare  la cultura orientale.

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Il progetto, nato dalla collaborazione con il National Museum of Modern Art di Kyoto e con l’ambasciata del Giappone, vuole ripercorrere il profondo mutamento che scosse l’oriente dal 1868 fino alla fine della seconda guerra mondiale. Il percorso si apre con un excursus sulla pittura Nihonga, ovvero lo stile artistico classico giapponese che si afferma dopo la restaurazione dell’impero e che vede nell’istituzione dell’Accademia giapponese d’arte il baluardo di un forte conservatorismo nazionale. I manufatti esposti rivelano una finezza indescrivibile: dai paraventi dipinti ai raffinati utensili di ceramica, fino ad arrivare ai pregiati Kimono di seta purissima.

Gli influssi dell’arte occidentale iniziano ad apparire nelle opere dei giovani artisti giapponesi durante la seconda metà dell’epoca Taisho. Il forte realismo dei soggetti pittorici realizzati diviene il timbro caratterizzante della rinnovata pittura nipponica. Artisti come Kobayashi Kokei, Hayami Gyoshu e Omoda Seiju interpretano una nuova sensibilità compositiva che deriva in prima istanza dalla scoperta dei grandi capolavori rinascimentali nord europei. Le difficoltà tecniche e culturali che questi giovani artisti incontrano non rappresentano un ostacolo per il rinnovamento della pittura nihonga che proprio grazie a questa spinta propulsiva inizia un cammino di rinnovamento.

Il 1 settembre 1923 un devastante terremoto colpì la regione del Kanto e distrusse l’antica Tokyo; questo drammatico episodio fu di fatto cruciale per la modernizzazione del Giappone, la ricostruzione della capitale nipponica trasformò radicalmente la vita dei suoi abitanti.

L’inizio dell’epoca Showa apre un nuovo capitolo della pittura giapponese, lo stile tradizionale nihonga cerca una sintesi tra classicità e innovazione, tra pittura antica e modernismo occidentale.
Gli interpreti di questa nuova corrente, tra i quali si ricordano Imamura Shiko, Matsuoka Eikyu e Tomita Keisen, riflettono i cambiamenti apportati dalle avanguardie storiche europee: la pittura di Cézanne, Van Gogh, Gauguin ispira i maestri nipponici che riescono a coniugare l’aggiornamento della cultura  occidentale con la raffinata tecnica giapponese.

Arte in Giappone diviene quindi un appuntamento irrinunciabile per scoprire e svelare un universo inedito, un oriente moderno che esce da un millenario isolamento  per aprirsi in tutta la sua ricchezza al resto del mondo.

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INFORMAZIONI TECNICHE

ARTE IN GIAPPONE 1868 – 1945

Galleria Nazionale d’arte Moderna – GNAM

via delle belle arti 131, Roma

Data Inizio:26 febbraio 2013
Data Fine: 05 maggio 2013

Costo del biglietto: 12 euro; Riduzioni: 9,50

Orario: 10.30 – 19.30 (ultimo ingresso 18.45)

Sito web: http://www.gnam.beniculturali.it

 

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