Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno

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Un miliardo e cinque milioni di dollari è quando ha incassato fino ad oggi nel mondo “IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO”, terza e ultima parte della trilogia di Batman firmata da Christopher Nolan.

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C’è veramente poco da dire sulla qualità di questo film, molto poco. Una parola sola: capolavoro. I due precedenti erano splendidi, questo è un capolavoro. Ancora una volta Nolan ha saputo mischiare azione e ironia, suspence e sentimento, effetti speciali e dramma psicologico.

Il miliardario Bruce Wayne (Christian Bale) , dopo sei anni di volontaria reclusione dorata, torna ad essere Batman per affrontare il cattivo di turno, il corpulento Bane (Tom Hardy) dalla forza sovrumana , il cui volto è coperto da un impianto che gli permette di respirare. Bane pare essere il più efferrato dei cattivi fino ad ora affrontati da Batman. In una sorta di escalation del male, Bane è sicuramente più truce di Spaventapasseri e Ra’s al Ghul (Batman Begins) e di Due Facce e Joker (Il cavaliere Oscuro). Bane spezza il collo come un essere umano spezza un grissino, butta bombe come fossero caramelle. Bane, mercenario e nuovo capo della “Setta delle Ombre” in realtà è solo il “braccio” di una mente che vuole portare a termine le intenzioni del suo genitore…distruggere Gotham City .

Naturalmente non ce la farà (non è rivelare il finale, è ovvio che il buono vince sempre…, anche perché l’epilogo è un altro…). Wayne riuscirà a rialzarsi dalla sua stessa reclusione ,dai malesseri fisici e dal disagio mentale e, successivamente, dalla reclusione forzata dagli acciacchi connessi e da ulteriori disagi mentali in cui lo getterà Bane. Da qui assisterà impotente all’inizio della distruzione di Gotham City. Ma la rabbia lo spingerà a liberarsi e a salvare la città dal (o dalla) cattivo/a grazie anche alla “redenzione” (e alla quasi
scontata love story) della ladra Selina Kyle (Anne Hathaway) che si deduce essere Catwoman ma nel film non sarà mai nominata.

Non mancano i coprotagonisti dei due episodi precedenti come il fedele maggiordomo Alfred (Michel Caine), che riserverà una sorpresa amara; Lucius Fox (Morgan Freeman), ex responsabile dei progetti speciali della Wayne Enterprises, diventato poi Amministratore Delegato della stessa; Jim Gordon (Gary Oldman), commissario della polizia di Gotham che finalmente capirà (ma solo alla fine) chi c’è dietro la maschera di Batman. Chi sa invece chi è Batman è John Blake (Joseph Gordon-Lewitt), poliziotto di Gotham, cresciuto in un orfanotrofio sostenuto dalla fondazione Wayne che incontrò da ragazzino. Sarà proprio lui che esorterà Wayne a tornare a vestire i panni di Batman e che farà qualcosa alla fine per cui si presume che la saga potrebbe andare avanti.

Già potrebbe perché il regista Nolan ha dichiarato che non è intenzionato a dare seguito, che la saga è stata studiata per essere divisa in tre capitoli. Però…però lascia questa finestra legata al personaggio Blake…e non solo…(ovvio che tutti i colpi di scena siano negli ultimi 10 minuti…).

Meriterebbe un Oscar il regista Christopher Nolan, un oscar per questo film e, infondo, per tutta la trilogia. Difficilmente mi è capitato di pensare, alla fine di un film “mi fermo e lo rivedo”. Con questo è successo.

Merito di una trama avvincente dove l’eroe è umano e quindi spesso sconfitto, di effetti speciali efficaci ma non strabordanti, di una colonna sonora quasi monotona, ossessiva, di un’interpretazione mai sopra le righe (e non sono d’accordo con chi dice che Bane ruba la scena a Batman).

Meriterebbe un Oscar , Nolan. Potrebbe ripensarci e donarci un quarto Batman. Il pubblico che ha speso un miliardo e cinque milioni di dollari (a oggi), tutto sommato se lo aspettano.

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