Metodo dell’allievo cosciente

Ballare è facile, stare in piedi è difficile”: un’affermazione ad inizio del libro (Editore Edicampus, 356 pagine, con la realizzazione delle sanguigne a cura di Patrizia Elli) che da l’opportunità di affrontare lo studio del balletto sotto una diversa luce, inducendo motivi di riflessione sul proprio personale modo di studiare e di affrontare se stessi, vincendo le proprie resistenze e paure del cambiamento e della crescita. Questo testo ha inoltre lo scopo di aiutare a prevenire eventuali incidenti e logoramenti articolari che avvengono a causa di una errata impostazione.

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“Ho scritto questo libro da allievo e non da maestro, ottenendo come risultato un’ortoprassi. Ho cercato di dare risposte alle domande che io stesso in passato mi sono posto e che credo tuttora gli studenti di danza classica, e a volte i professionisti si pongono durante gli studi. Il corpo del danzatore al pari di un’orchestra, è composto da tanti strumenti che il danzatore stesso deve costruire accordare ed armonizzare, sviluppando così la capacità di ascoltarne ogni singola parte, con un attento studio di estesiologia. Ciascuna di esse darà delle sensazioni e globalmente delle emozioni.” (Domenico Belfiore)

Gli autori

L’autore, Domenico Belfiore, viene alla luce il 14 novembre A.D. 1956 a Roma. Ha vissuto gran parte della sua giovinezza a Piazza Margana, al numero civico 39, nel cuore storico della città e questo ha influenzato moltissimo la sua formazione romantica. Inizia gli studi di danza a Roma al Centro Studi di Danza Classica di Marcella Otinelli. Successivamente consegue i diplomi della RAD presso il Centro Internazionale di Danza con F. Astaldi.

Contemporaneamente ultima gli studi secondo il metodo Vaganova con il maestro Vladimir Lupov, abbinandoli alla tecnica di passo a due. Consegue anche il diploma di perito orologiaio. Entra al Teatro La Fenice di Venezia, con la qualifica di solista, ricoprendo anche ruoli di Primo ballerino (qualifiche che spesso manterrà nell’arco di tutta la sua carriera); qui conosce George Chapovalenko che ne diventerà suo mentore.

Alla Fenice lavora con R. Nureyev, S. Bussotti, E. Poliakov, J. Cawley, U. Dell’Ara, G. Vantaggio. Successivamente si perfeziona e lavora per due anni all’Asami Maki Ballet di Tokyo con A. Maki, J. Carter, T.W. Moland. Lavora presso il Teatro alla Scala di Milano, con L. Falco, e B. Cullberg (coreografie di R. Nureyev, M. Bejart, J. Cranko); all’Aterballetto di Reggio Emilia, con A. Amodio, G. Tetley, P. Neri, S. Wilson (coreografie A. Tudor, G. Balanchine); al Teatro dell’Opera di Roma con L. Massine, E. Poliakov, P. Lacotte; al Teatro Massimo di Palermo con V. Biagi. Ha inoltre studiato con A. Franklin, M. Zolan, M.me Glovanska, K. Mafune, E. Bruhn, E. Diolot, F. Bennati, J. Cooley, S. Douglas, S. Carlton Jones, A. Nisnijevitch, C. Barret (jazz), S. Vladiminskij (tango argentino). Ha inoltre lavorato al Palazzo dei Congressi di Sofia (Bulgaria), con M. Trajanova; alla Working Artist Jazz Company, con C. Barret; alla Isadora Duncan Contemporany Dance, di N. Giavotto; alla Ballet Classic de Paris, di J. Jaquette; al Teatro Branic di Praga Cecoslovacchia, con S. Vladiminsky; al Teatro V. Emanuele di Messina per l’Opera di Montecarlo, con F. Bennati; al il Teatro Stabile di Genova, con M. Melato, coreografie di A. Borriello.

Contemporaneamente crea coreografie di danza classica, jazz e tango argentino. Nel 2001 fonda la Compagnia “Nero tango rosso sangue” realizzando spettacoli come regista, coreografo e ballerino. Tuttora insegna danza classica, tecnica di passo a due e tango argentino.

La coautrice, Monica Campanelli, è laureata in fisica presso l’Università di Roma La Sapienza e Ricercatrice all’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR. Danzatrice di formazione classica, ha iniziato gli studi a Roma presso la Scuola Mimma Testa, nella cui compagnia ha successivamente ballato. Consegue il diploma di Ottavo corso presso l’Accademia Nazionale di Danza e frequenta due anni di Perfezionamento con Zarko Prebil.

Studia classico con i maestri Boris Tonin Nikish, Inna Zubkoskaia, Antony Basile, e dal 2005 con Domenico Belfiore; contemporaneo con Nina Watt, Sandra Fuciarelli (tecnica Limon), e Birgit Cullberg.

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