Dopo il clamoroso successo di ROMEOeGIULIO, vincitore del premio Miglior Regia e Miglior Performance presso il Festival Internazionale di Teatro “Faces Without Masks” a Skopje (Macedonia), BologniniCosta presenta il nuovo evento Showcase.
Due spettacoli in scena dal 10 al 12 giugno al Teatro Testaccio di Roma. LA CATTIVITÀ, una prima assoluta romana e ROMEOeGIULIO a grande richiesta dopo gli applausi e i sold out al Teatro promo bologninicostaAbarico. Abbiamo incontrato Dario Costa e Sofia Bolognini che hanno risposto alle nostre domande.

Cos’è la BologniniCosta?

È un progetto di ricerca sociale e artistica, una piattaforma di studio che mette insieme gli apparati teorici della Filosofia e della Ricerca Sociale con una pratica teatrale onesta e consapevolmente ostile. Bologninicosta è ostinazione al dialogo. Poniamo domande, abbiamo voglia di crescere.

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Cosa vi aspettate dal Bologninicosta Showcase?

Ci aspettiamo un magma creativo in movimento. Le tre giornate si articolano in momenti differenti: porteremo i nostri lavori, incontreremo nuovi performer, leggeremo la risposta del pubblico. Il Bologninicosta Showcase è una macchina poderosa ed estremamente densa. Sarà impegnativo, ma ne trarremo linfa nuova, purissima.

Avete già riscosso diversi consensi per ROMEOeGIULIO qualche mese fa al Teatro Abarico. Cosa si deve aspettare il pubblico da La Cattività?

La Cattività è un’esperienza immersiva, qualcosa di totalmente diverso da ROMEOeGIULIO. Il nuovo lavoro è uno studio su un testo poetico che racconta per immagini la vita intrauterina. Il pubblico si troverà sul fondo di un oceano sconfinato. Niente paura, abbiamo previsto dei salvagenti. Il percorso è già stato testato in Calabria, comporta molteplici rischi. Ma funzionerà.

ROMEOeGIULIO è andato in scena proprio nel momento in cui si parlava tanta di Unioni Civili. Caso e scelta?

Puro caso. Non abbiamo occhio per gli affari. Il testo è stato scritto quasi due anni fa. È riapparso lo scorso Ottobre, ci abbiamo creduto, e quando siamo giunti al debutto in Senato discutevano il DDL. Una scelta però l’abbiamo fatta: qualche ora prima di salire sul palco abbiamo aggiunto selvaggiamente parti di testo e modificato qualche scena per rendere lo spettacolo ancora più esplicito politicamente. Volevamo dialogare col pubblico, volevamo conoscere il loro parere.
Oggi la lotta continua. Approvare una legge non significa riconoscere un diritto né combattere il pregiudizio. Appena qualche giorno fa un altro ragazzo omosessuale è stato aggredito subito fuori dal Qube, noto locale in zona Portonaccio. Folle di estremisti invadono le piazze per manifestare il proprio dissenso alle unioni civili. Noi come Bologninicosta difendiamo il nostro lavoro. Non abbiamo paura di esporci, perché non abbiamo nulla da perdere. Ogni giorno che passa ci convinciamo dell’onestà del nostro mestiere. Della bontà delle nostre scelte.

Avete in mente altri spettacoli?

Stiamo lavorando ad una nuova piattaforma di indagine sul tema della disoccupazione e della precarietà giovanile, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Il primo appuntamento è Cantieri Incivili, l’open call pensata come parte integrante dello Showcase. Durante l’estate delineeremo le linee-guida della ricerca. Sogniamo un esercito di performer incivili. Saremo tanti, tenetevi pronti.

Come nasce il vostro incontro artistico?

Pura casualità o meraviglioso destino.

Nel futuro proverete a produrre anche testi scritti da altri autori?

Abbiamo difficoltà ad assumerci testi che non ci appartengono, la scrittura sorge dalla ricerca e la ricerca sorge da un tema. Il testo non è mai un elaborato sganciato dal processo produttivo, ne è una diretta conseguenza. La cattività è un caso del tutto particolare. Abbiamo deciso di assumerci la responsabilità di raccontare la storia di vita realmente vissuta dall’autrice del testo, Alessandra Cimino, che non a caso è anche attrice nello spettacolo. Il percorso è stato ancora più complesso per la delicatezza della tematica trattata, ma ci ha fatto scoprire meravigliose sinergie. Non è detto che l’esperimento non possa ripetersi in futuro.

Per questo Articolo/Intervista le immagini sono state fornite dall’ufficio stampa dell’artista/spettacolo. Si declinano per tanto ogni responsabilità relative ai crediti e diritti

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