Bound for Glory. Dodici musicisti, provenienti da diverse esperienze (rock, blues, country, folk), uniti nel rendere omaggio al disco “We shall overcome: the Seeger Sessions” di Bruce Springsteen ed alla musica tradizionale americana.

Lo spettacolo “Bound for glory” (tratto dall’omonimo brano di Woody Guthrie) si traduce in un viaggio nelle radici della musica folk, dixieland, blues, country, spiritual, bluegrass, soul americana con una formazione che prevede batteria, contrabbasso, banjo, chitarre, piano, fisarmonica, sezione fiati, violino e voci.

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Da storie di fuorilegge, schiavi, immigrati nascono le canzoni del concerto: Jessie James è una ballata dedicata al famoso bandito, la trascinante O’ Mary, Don’t You Weep con accompagnamento Dixieland, oppure la giga irlandese di “American Land”.
Bellissime, struggenti e suggestive Erie Canal, tipica ballata americana, e We shall overcome, classico brano della folk music americana

Ascoltando Jacob’s Ladder o Eyes on the Prize, sembra invece di entrare in un saloon, dove una piccola orchestrina locale sia in grado di creare un’atmosfera travolgente inducendo tutti i presenti a unirsi al coro.

Il concerto è una coinvolgente ed emozionante cavalcata attraverso le canzoni di Pete Seeger, Woody Guthrie, Bruce Springsteen, The Band, Bob Dylan (recente premio Nobel per la letteratura), una storia che racconta ed unisce le strade polverose di Jack Kerouac, John Steinbeck, Jack Fante, le visioni di Louis Armstrong, la protesta di Pete Seeger.

Bound For Glory al Trieste Calling The Boss – Foto di Fabrizio Caperchi

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