Torna in libreria, in un’edizione a cura di Benedetta Centovalli ed edita da La Nave di Teseo, Cantare nel buio, una delle opere più significative di Maria Corti, figura centrale della cultura italiana del Novecento.
Cantare nel buio: la trama del libro
Cantare nel buio racconta la vita quotidiana di una piccola comunità di lavoratori pendolari nella Lombardia dell’immediato dopoguerra, costretti a viaggiare in treni fatti di carri bestiame verso la città e la fabbrica nella speranza di un’esistenza migliore. È lo stesso viaggio che l’autrice faceva, negli anni della sua vita di pendolare tra Milano e Chiari, dove era insegnante al ginnasio. Narrando le storie dell’ultima generazione di antichi Longobardi, Maria Corti salva quel mondo povero e tragico dalla cancellazione della Storia a cui sarebbe condannato. E di stesura in stesura quel racconto operaio si trasforma in favola antropologica, dando voce al “mondo barbarico e surreale” dell’irripetibile protopendolarismo padano, e allontana il romanzo dalla poetica neorealistica del tempo in cui era stato concepito.
Breve biografia di Maria Corti
MARIA CORTI (Milano, 1915-2002), filologa e storica della lingua, dantista, semiologa, critica militante e narratrice, ha insegnato, dopo quella di Lecce, per molti anni all’Università di Pavia, dove ha fondato il Fondo Manoscritti di Autori moderni e contemporanei. Protagonista del mondo culturale del Novecento, ha contribuito a far nascere riviste come “Strumenti critici”, “Alfabeta” e “Autografo”. Ha diretto l’edizione critica di tutte le opere di Fenoglio. Tra i suoi saggi più importanti, Metodi e fantasmi (1969), Il viaggio testuale (1978), La felicità mentale (1983) e Percorsi dell’invenzione (1993). Le sue opere di narrativa: L’ora di tutti (1962), Il ballo dei sapienti (1966), Voci dal Nord Est (1986), Il canto delle sirene (1989), Cantare nel buio (1991), Ombre dal Fondo (1997), Catasto magico (1999) e Le pietre verbali (2001). Dialogo in pubblico è il libro-intervista (1995) con Cristina Nesi.