Qualche tempo fa avevamo annunciato la stagione della Fenice di Hangar Teatri: ecco, questo fine settimana ha finalmente debuttato il primo spettacolo della stagione: Ceneri alle ceneri.

“Ceneri alle ceneri” (Ashes to ashes) è l’ultima commedia del drammaturgo britannico Harold Pinter, rappresentata a Londra nel 1996 e tradotta in Italia da Alessandra Serra ed edito da Einaudi.

A portarla in scena ad Hangar Teatri, per la regia di Igor Pison in collaborazione con il Teatro degli Sterpi, Valentina Milan e Fulvio Falzarano.

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Insolito e fortunato è stato l’incontro degli attori del Teatro degli Sterpi con Fulvio Falzarano, lo scorso dicembre, che ha portato al debutto, nel febbraio del 2019, dello spettacolo “Il Fantasma della Ferriera”.  La sintonia che si è venuta a creare è stata tale da spingerci a proseguire il rapporto chiedendo all’attore di aiutarci con il nuovo allestimento di uno degli spettacoli della compagnia “Un delirio a due” tratto da un’opera di Eugene Ionesco per la regia di Marina Shimanskaya e con gli attori Marco Palazzoni e Valentina Milan.

Ma veniamo a Ceneri alle ceneri

Chi non conosce Pinter a menadito può rimanere interdetto davanti a quest’atto unico della durata di neanche un’ora.

“Ah…e quindi?!”

è la prima reazione che può suscitare Ceneri alle ceneri poiché ha il potere di lasciare lo spettatore sospeso nella ricerca di un significato, dopo aver mantenuto alta e costante l’attenzione alla ricerca di un qualsivoglia indizio sulla chiave per interpretare ciò che è appena stato visto.

Non stupisce, a posteriori, la scelta di introdurre lo spettacolo, qualche giorno prima del debutto con un incontro dell’aiuto regista e drammaturga Gioia Battista e il Professore dell’Università di Trieste, dal titolo “Comunicare l’incomunicabilità”

Al centro di questa opera infatti ci sono un uomo e una donna, nello specifico Devlin e Rebecca (una coppia? Chi lo sa…) , che cerca di comunicare tra misteri e parole, ma che sembra muoversi su due universi spazio temporali completamente diversi .

Dall’introduzione della squadra creativa: oltre al testo scelto che, ne siamo sicuri, offrirà uno spunto di riflessione interessante per il pubblico di Hangar Teatri, siamo fieri di presentare uno spettacolo che vede collaborare protagonisti così diversi della scena teatrale cittadina per età, esperienza e provenienza, ma decisamente vicini nel lavorare con estrema cura e attenzione al dettaglio, nel vivere il teatro come uno strumento di condivisione potente, di dialogo e di scambio, un mezzo utile a creare delle connessioni di cui tutti possano beneficiare, più che delineare limiti che portino ad approfondire distanze già esistenti. Ci auguriamo che questa operazione porti un nuovo soffio di vitalità al settore teatrale della città, siamo sicuri che essa rappresenti un chiaro segno di quanta apertura e voglia di cooperazione esistano oggi.

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