Cha Cha Cha, il nuovo film di Marco Risi

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A chi gli chiede della possibilità che tra vent’anni qualcuno proietti questo film come la faccia nascosta della “Grande Bellezza”di Sorrentino, Marco Risi risponde così:

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“Sono due film completamente diversi, nel film di Sorrentino c’è una Roma vista attraverso gli occhi di uno stanco giornalista che ricalca il Mastroianni felliniano, mentre il mio ha un soggetto preciso che vuole raccontare certi lati oscuri di questa società e di questo potere, visti attraverso gli occhi del protagonista. La figura dell’ispettore privato mi ha sempre affascinato sin da ragazzo quando leggevo i romanzi di Chandler e Philip Marlowe era un eroe per me”.
C’eravamo anche noi alla conferenza stampa di presentazione di “Cha Cha Cha”, il ritorno alla regia di Marco Risi a quattro anni di distanza da “Fortapasc”del 2009.
Si rinnova la collaborazione con Jim Carrington, con cui aveva steso la sceneggiatura di “Fortapasc”, cui si aggiunge questa volta pure Andrea Purgatori.
Corso, interpretato da Luca Argentero, è un investigatore privato ed è stato assunto da Michelle, la stupenda Eva Herzigova, legata al potente avvocato Argento (Pippo Delbono), per sorvegliare i movimenti del figlio sedicenne.
Una notte, allontanandosi da Spazio Novecento, noto centro della movida romana, il ragazzo, vittima di uno spaventoso incidente, muore tra le braccia di Corso.
Sulle prime sembra si tratti solo di una terribile fatalità ma Corso non ci vede chiaro. Movimenti strani dentro e fuori dalla discoteca prima dell’impatto, il suv che travolge la minicar è a fari spenti e non tenta neppure di frenare.
Infine una strana telefonata al cellulare del ragazzo ormai morto in cui si intima di buttare tutto. Ma tutto cosa?
Nello stesso giorno in un campo nei pressi dell’aeroporto era stato rinvenuto il corpo dell’ingegnere che avrebbe dovuto dare il via all’appalto per un centro commerciale.
I due fatti, si scoprirà man mano che si dipana la matassa, sono tutt’altro che distanti l’uno dall’altro.
L’interesse e l’abnegazione che l’investigatore ci mette non farà piacere a chi nella vicenda è invischiato e non tarderanno a farglielo capire.
Il film, almeno per tre quarti della trama, è un noir vecchia maniera davvero ben diretto, avvincente e che tiene col fiato sospeso con un atmosfera jazzata.
Le mille facce della capitale sono tutte rese alla perfezione, dalla sfavillante festa ambientata sulla terrazza di Palazzo Valentini, agli angoli più cupi nei dintorni della prenestina sotto la mole della tangenziale, fino al motel sulla Salaria in cui si rifugia il fotografo degli scandali Marco Leopardi, ottimo caratterista.
Il cast brilla soprattutto per l’interpretazione maiuscola di Luca Argentero che conferma di trovarsi a suo agio con il noir dopo la fortunata recente esperienza de “Il Cecchino” di Michele Placido.
Qui è protagonista assoluto della pellicola con una interpretazione anche fisica, come per il bell’inseguimento nella metropolitana che fa tanto polar francese.
Davvero pregevole la scena del pestaggio di una cruda asciuttezza, cui bisogna dar merito a Risi che in queste scene è maestro.
Non sfigura affatto Eva Herzigova che a nove anni di distanza torna sul set cinematografico, interpretando a suo modo una bionda “hitchcockiana”.
Pippo del Bono è autore di una prova misurata in cui cerca col minimo impatto il massimo effetto,  cercando e riuscendovi, ad interpretare un cattivo fuori dagli stereotipi.
Uno di quei personaggi che lavora nell’ombra perché sa che è così che il potere va gestito.
Un po’sottotono invece Claudio Amendola che nei panni dell’ambiguo commissario Torre, ex collega di Corso, non convince pienamente rischiando d’esser perfino un po’caricaturale.
Un film che si fa vedere tutto d’un fiato ma che lascia qualche riserva quando amplia i suoi orizzonti d’indagine facendo entrare nella vicenda servizi segreti, politica e mafia volendo raccontare una fetta di un paese marcio fin nel midollo.
E’ un film di genere, come se ne fanno ormai più in Italia e avrebbe dovuto e potuto rimanere tale fino in fondo senza per questo perdere valore.
Nel complesso si esce comunque soddisfatti dalla sala.
A chi chiede se il detective vivrà nuove avventure, Risi risponde che dipenderà solo dagli incassi.
Noi ci auguriamo gli sia data l’opportunità, perché lo sguardo di Eva che si allontana in auto vorremmo rivederlo in un’altra occasione per sapere cosa succede.
Il film uscirà il 20 giugno, in fondo ora dipende solo da voi…
DATI TECNICI:
Cast artistico: Luca Argentero, Eva Herzigova, Claudio Amendola, Pippo Delbono, Pietro Ragusa, Bebo Storti, Marco Leopardi, Jan Tarnovskiy
Regia: Marco Risi
Sceneggiatura: Marco Risi, Andrea Purgatori, Jim Carrington
Direttore della fotografia: Marco Onorato
Montaggio: Clelio Benvenuto
Musiche: Marco Benevento
Costumi: Lina Nerli Taviani
Scenografia: Sonia Peng
Prodotto da: Angelo Barbagallo
Produzione: Bibi Film, Babe Films, Rai Cinema
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