Crescendo in Danza

di Roberto Prete

Prospettive metodologiche e dimensioni didattiche per la propedeutica

Il presente volume (Editore Formamentis, 230 pagine, prefazione di Elena Viti, con ampia appendice fotografica) intende porsi quale valido strumento di supporto all’attività dell’insegnamento della danza nelle scuole private e non, con riferimento specifico all’ambito della Propedeutica e della Danza Educativa.

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Lo scopo è quello di creare una vera e propria raccolta di spunti metodologico-didattici e di proposte psico-pedagogiche dedicate al mondo dell’infanzia.

Il libro, quindi, non è una mera guida metodologica, bensì la base per una riflessione sul corretto approccio tecnico e creativo nei bambini, sull’essenza della pedagogia (anche da un punto di vista musicale), sull’approccio psicomotorio e sul ruolo dei genitori, terzo elemento imprescindibile all’interno di un triangolo relazionale.

I primi capitoli, inoltre, sottolineeranno anche diverse nozioni anatomiche utili per definire i metodi didattici opportuni per il corretto svolgimento di lezioni di danza che in ogni caso avranno come fine ultimo la piena consapevolezza corporea e l’imprinting di “imparare a imparare”.

Per ultimo, verrà posto l’accento sull’accezione più vasta del termine “danza”, interrogandosi su come e quando possiamo realmente parlare di arte coreutica. È bene ricordare, infatti, che è possibile riconoscere in qualsiasi gesto, anche il più piccolo, e in qualsiasi manifestazione corporea (apparentemente priva di significato) un momento organico e carico di contenuto riconoscibile come costitutivo di una forma artistica; ovviamente ciò necessita di una specifica e complessa analisi di cui questo volume si preoccuperà di definire le linee guida.

Per la realizzazione del libro sono state utilizzate diverse metodiche. In primis, un metodo analitico-descrittivo mediante il quale è stato possibile delineare le conoscenze e le tecniche di base. Allo stesso modo è stato adottato, per la stesura del secondo capitolo, un metodo analitico-applicativo mediante il quale sono stati riportati i principi pedagogici di un lavoro educativo imprescindibile e inglobato nelle lezioni di propedeutica focalizzando l’attenzione anche sul “triangolo relazionale Allievi – Maestro – Genitori”. È stato poi necessario sviluppare, per la stesura del terzo ed ultimo capitolo, un particolare senso organizzativo, utile per la realizzazione di unità didattiche e di una programmazione annuale.

Per la stesura di quest’ultima si è fatto fede ai principi didattici esposti nei libri della Professoressa Elena Viti – che si ringrazia anche per avere voluto scrivere la prefazione –, già docente dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, specificando una vera e propria scansione temporale e definendone le linee guida programmatiche utili per il conseguimento di obiettivi precisi e mirati per ogni mese e/o anno.

Nello specifico, per quanto riguarda il settore della Propedeutica (ovvero allievi di età compresa tra 5 e 10 anni), una corretta programmazione didattica affiancata da una sana metodologia applicativa è in grado di condurre gradualmente l’allievo a conoscersi in senso corporeo al fine di gestire i movimenti in forma armonica, precisa e consapevole. La propedeutica si configura, quindi, come una disciplina orientata a promuovere nel bambino l’integrazione della dimensione fisica, emotiva, cognitiva e relazionale creando i presupposti per il miglioramento complessivo della qualità della sua vita. Incontaminata da particolari esasperazioni di tipo tecnico ed agonistico, la propedeutica non ha il compito di creare ballerini (ciò inizia “tecnicamente” al primo corso) ma bensì dovrà preoccuparsi di impartire due principi cardini: la consapevolezza del corpo e la forma mentis.

Questi ultimi, infatti, diverranno pilastri per gli allievi che proseguiranno il lungo percorso accademico (dal 1° all’8° corso) e allo stesso tempo costituiranno un surplus culturale, educativo e artistico per i bambini che, per svariate ragioni, decideranno invece di cambiare rotta.

La propedeutica è, per tutti questi motivi, un’attività globale, che consente di unire e conciliare lo sviluppo motorio con l’evoluzione emozionale del soggetto e che riesce inoltre a spingersi oltre i confini della biomeccanica, diventando quasi energia vitale, attività creativa, assumendo il carattere rigoroso della “disciplina” intesa come pratica umana strutturata e regolamentata.

Il target di riferimento del volume è particolarmente ampio:

  • insegnanti di danza e/o aspiranti tali
  • presidenti e direttori di Centri Sportivi
  • educatori per l’infanzia e/o maestre della scuola dell’infanzia
  • maestre della scuola primaria e/o psicomotricisti e sociologi
  • appassionati di danza educativa e propedeutica
  • organizzatori di corsi di formazione
  • laureandi/ti in Scienze Motorie e/o in Scenze Psico-pedegagiche
  • laureandi/ti in Scienze Coreutiche (AND) e/o DAMS
  • docenti e allievi del Liceo Coreutico
  • genitori di allievi che praticano danza
  • genitori indecisi e che vogliono saperne qualcosa in più sul mondo della danza

L’autore

L’autore, Roberto Prete, docente collaboratore presso l’Accademia Nazionale Danza di Roma per attività legate ai seminari di insegnamento nel settore infanzia. Professore di Tecnica Classica e Storia della Danza al Liceo Coreutico. Dottore magistrale in Scienze Motorie, Scienze dello Spettacolo, e Consulente in Management dello Spettacolo. Svolge attività di docenza, in qualità di esperto, presso molteplici istituti scolastici della Regione Campania ed è invitato come relatore in workshop e corsi di aggiornamento per insegnanti.

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