Ritorna a Ronchi dei Legionari (Gorizia) il Festival del Giornalismo, giunto all’undicesima edizione e organizzato dall’associazione culturale Leali delle Notizie e che dal 10 al 15 giugno, trasformerà per una settimana Ronchi dei Legionari nella capitale del giornalismo, grazie a un calendario ricchissimo di ospiti e appuntamenti che, come da tradizione, non seguirà un unico filo conduttore, ma spazierà tra i principali temi di attualità, senza dimenticare le occasioni per ripercorrere importanti anniversari.
Il programma è già partito con una serie di anteprime dal 23 maggio all’1 giugno, con i 18 incontri itineranti di Aspettando il Festival… che, oltre a Ronchi dei Legionari, hanno toccato gli altri nove Comuni dell’Isontino e della Bassa friulana, ovvero Aquileia, Doberdò del Lago, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo e Staranzano, con diversi appuntamenti anche al mattino pensati per le scuole.
Sotto la lente d’ingrandimento ci sarà, naturalmente, l’informazione, analizzata da diverse angolazioni per comporre una visione a 360 gradi della situazione, dal precariato (martedì 10) al giornalismo investigativo (mercoledì 11 con Sara Giudice e Nello Trocchia), fino ai rischi dell’intelligenza artificiale (venerdì 13 con Davide Casaleggio, Claudio Agosti e Vincenzo Frenda). L’Ucsi ci parlerà di umanizzazione della professione grazie alle ‘5M’, ma conosceremo anche il progetto internazionale S-Info, senza dimenticare la passione per la cronaca nera, la trasformazione del linguaggio della politica (sabato 14 il confronto tra Brunella Bolloli, Francesco Giubilei, Simona Maggiorelli e Greta Sclaunich, moderati da Francesco De Filippo) e la comunicazione scientifica alla sfida dei social network. L’incontro conclusivo, domenica 15 giugno, sarà dedicato agli inviati e vedrà la partecipazione di Stefania Battistini, Emanuela Bonchino, Lucia Goracci, Giovanni Porzio e Nello Scavo.
Tutto il programma è disponibile qui.
I PREMI
Anche l’edizione 2025 si aprirà e si chiuderà con la consegna di due riconoscimenti. Il 10 giugno, subito dopo l’inaugurazione del Festival, si parte con la quarta edizione del premio Leali Young in memoria di Cristina Visintini, un’occasione per ricordare la giornalista e vicepresidente di Leali delle Notizie, scomparsa prematuramente nell’agosto 2021. Il concorso, dedicato agli aspiranti giornalisti tra i 18 e i 35 anni, quest’anno chiedeva di riflettere su Guerra e pace: Enrico Rossi con Krajina, 1995–2025: la tempesta che non passa ha vinto nella categoria articoli, mentre Lavinia Nocelli con Il limbo dei palestinesi nei campi profughi in Giordania ha conquistato la sezione prodotti multimediali; entrambi, grazie al supporto quinquennale della Cassa rurale e artigiana del Friuli Venezia Giulia, che, con questa iniziativa, vuole ricordare Cristina, per anni membro del Cda dell’istituto di Turriaco, riceveranno un premio da 2.500 euro e saranno ospiti durante la settimana del Festival, collaborando con l’ufficio stampa.
Nell’ultima giornata del Festival, domenica 15 giugno, si svolgerà la cerimonia di consegna dell’ottava edizione del premio Leali delle Notizie in Memoria di Daphne Caruana Galizia, con il quale l’associazione, d’intesa con la famiglia, vuole ricordare la giornalista maltese uccisa in un attentato il 16 ottobre 2017. Il comitato scientifico quest’anno ha deciso di assegnare il riconoscimento alle giornaliste e ai giornalisti palestinesi di Gaza e Cisgiordania che hanno pagato un enorme tributo, anche in termini di vite, per continuare a fare il loro lavoro. A ritirare il premio collettivo sarà il giornalista palestinese Samir Al Qaryouti. Il riconoscimento gode ancora una volta dell’alto patrocinio del Parlamento Europeo.
I TEMI
Nel calendario non mancheranno le occasioni di riflessione proprio sulla drammatica situazione del Medio Oriente, con la mostra Ritratti di giornalisti nel conflitto Israele-Gaza di Gianluca Costantini (visitabile fino al 31 agosto all’Auditorium di Ronchi) e il documentario Investigating War Crimes In Gaza di Al Jazeera, che sarà presentato domenica 1 giugno dal regista Richard Sanders (autore, giornalista e produttore televisivo), ma sul tema rifletteremo anche nella giornata conclusiva del Festival, domenica 15, alle 18.45, con la storica Anna Foa e i giornalisti Luciana Borsatti, Nello Del Gatto e Davide Cronin, moderati da Giulia Bosetti.
Di conflitti parleremo anche il 27 maggio a San Canzian d’Isonzo con Luca Steinmann, intervistato dal vicedirettore del Messaggero Veneto Paolo Mosanghini, mentre mercoledì 11 Elisa De Zan, con la sua performance Rosa shocking, ci farà conoscere le donne reporter in diretta dalle guerre del Novecento. Jawaher Yousofi, giornalista e attivista afghana, ci parlerà della difficilissima situazione nel suo Paese dopo il ritorno al potere dei Talebani.
Domenica 15, infine, Nello Scavo ci porterà in Ucraina, facendoci scoprire la storia straordinaria di Volodymyr Sahaidak, il ‘salvatore di bambini’, ma rifletteremo anche su ‘verità e propaganda’ con Francesco Martini, Elena Pasquini, Enzo Passaro e Barbara Schiavulli, moderati da Gian Paolo Girelli.
Tra i temi internazionali, parleremo degli Stati Uniti di Trump (venerdì 13) con Alberto Bellotto, Matteo Muzio e Gennaro Sangiuliano, ma anche della difficilissima situazione del Venezuela e del futuro dell’Unione europea. Tra gli altri argomenti ‘caldi’ ci sono le migrazioni e il cambiamento climatico, ma anche i femminicidi e la cultura patriarcale (sabato 14, alle 19.45, ci sarà sul palco anche Luciana Castellina), la riforma della giustizia e la sanità, passando per le mafie, al centro di due incontri, per analizzare come stanno cambiando gli interessi criminali (martedì 10 alle 21.45) e sentire due importanti testimonianze di chi ha avuto il coraggio di ribellarsi (mercoledì 11 alle 16).
Non mancheranno, poi, le pagine di storia, con un’attenzione particolare agli 80 anni dalla Liberazione; ne parleremo da prospettive diverse partendo dal progetto ‘Le stragi naziste nell’Italia occupata nella memoria dei loro autori’ di Udo Gümpel e Carlo Gentile, passando per l’eccidio di Porzûs con Tommaso Piffer e Storia di una linea bianca di Alessandro Cattunar, fino a l’Infanzia triestina di Pierluigi Sabatti, che ci farà arrivare al 26 ottobre 1954.
Sempre nel segno del ricordo, parleremo di Nicola Calipari, alto dirigente del Sismi che, nel 2005, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista Giuliana Sgrena rapita in Iraq, ma anche di due figure storiche come Matilde Serao e Primo Carnera. Il primo appuntamento del Festival, invece, vedrà protagonisti i ragazzi della Consulta dei Giovani di Ronchi che avranno l’onore e l’onere di intervistare il campione paralimpico Matteo Parenzan.
Il Festival continua a essere un importante momento di formazione: alcuni appuntamenti daranno diritto all’ottenimento di crediti formativi e deontologici da parte dell’Ordine dei Giornalisti. Sarà possibile registrarsi sul sito www.formazionegiornalisti.it o in loco.