Dal 5 al 15 giugno al Piccolo Teatro Strehler, Milano ATERBALLETTO

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di Michele Olivieri

Per la terza stagione consecutiva, Aterballetto (direttore artistico Cristina Bozzolini) torna ad animare il finale di stagione del Piccolo Teatro di Milano con nove coreografie in otto giorni che vedono esibirsi sul palcoscenico del Teatro Strehler gli artisti della più importante compagnia di danza italiana indipendente.

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Un fitto programma che si apre, dal 5 all’8 giugno, con due coreografie di Mauro Bigonzetti suggerite da mondi musicali opposti, quello di un genio raffinato come Mozart (WAM) e quello della tradizione popolare del Sud Italia (Cantata).

Si prosegue, dal 12 al 15 giugno, con un trittico composto da Don Q di Eugenio Scigliano, Vertigo di Mauro Bigonzetti e Rain Dogs dello svedese Johan Inger, coreografo del NDT: tre modi diversi di vivere la danza, interpretati con grande versatilità dai danzatori di Aterballetto.

Infine una serata, quella di domenica 15 giugno, dedicata alla nuova coreografia, per conoscere i linguaggi e le espressioni della danza contemporanea italiana.

Piccolo Teatro Strehler, dal 5 all’8 giugno 2014
WAM
coreografia Mauro Bigonzetti, musiche W. A. Mozart, eseguite dal vivo dal M° Francesco Novelli (pianoforte)
consulenza musicale Bruno Moretti, costumi Maurizio Millenotti, luci Carlo Cerri
realizzazione costumi Sartoria Aterballetto. Si ringrazia Mario Giovannelli per l’esecuzione al sassofono dell’Aria Porgi Amor
co-produzione Fondazione Nazionale della Danza,
Movimentos 2005/Autostadt GmbH e Reggio Parma Festival/Reggio Emilia Danza

Cantata
coreografia Mauro Bigonzetti, musiche originali e tradizionali arrangiate da Gruppo Musicale Assurd:
Cristina Vetrone (voce, organetto, tammorra), Lorella Monti, Enza Pagliara (voce, tamburello, nacchere),
Enza Prestia (voce, tammorra, tamburello)
costumi Helena Medeiros, luci Carlo Cerri
produzione Fondazione Nazionale della Danza

WAM ovvero Wolfgang Amadeus Mozart: è ispirato alla musica e alla vita del grande compositore. Senza alcun intento biografico o narrativo, immerge il pubblico in atmosfere e situazioni mozartiane.

La coreografia è piena di simboli e rimandi, suddivisa in quadri che scorrono lievi e leggeri, come le pagine di un libro.
Cantata è una coreografia dai colori forti tipici del Sud. Con la sua gestualità passionale e viscerale rievoca una bellezza mediterranea e selvaggia, attraverso una danza istintuale e vitalissima viene inscenato il rapporto uomo-donna: la seduzione, la passione, le schermaglie, la gelosia. Cantata è anche un omaggio alla cultura e tradizione musicale italiana, un lavoro popolare nel senso nobile del termine.

Ci sono musiche italiane del ‘700 e dell’800, dalle ninne nanne alle pizziche salentine fino alle serenate napoletane. È un balletto nato dall’incontro di Mauro Bigonzetti con un gruppo di musiciste napoletane e pugliesi e mantiene un profondo intreccio tra musiche e danza.
Durata: 110 minuti compreso un intervallo

Piccolo Teatro Strehler, dal 12 al 15 giugno 2014

Don Q (Don Quixote de la Mancha)
coreografia Eugenio Scigliano, musiche musica classica spagnola, Kimmo Pohjonen
scene e luci Carlo Cerri, video Carlo Cerri e OOOPStudio, costumi Kristopher Millar e Lois Swandale
produzione Fondazione Nazionale della Danza

Vertigo
coreografia Mauro Bigonzetti, musica Dmitrij Shostakovic, luci Carlo Cerri
produzione Fondazione Nazionale della Danza

Rain Dogs
coreografia Johan Inger; musica Tom Waits
scene e costumi Johan Inger, luci Peter Lundin

Archetipo di una particolare natura umana – quella del ‘dreamer’ – e proprio per questo elevato a mito capace di attraversare epoche e culture, Don Chisciotte è uno e centomila e ognuno può ritrarre il ‘suo’ Don Chisciotte. Come fa Eugenio Scigliano, nel nuovo progetto per Aterballetto, in cui il coreografo empaticamente si riflette nel personaggio e ne traduce lo spaesamento umano e la necessità di non abdicare ai propri ideali anche se la realtà congiura per soffocarli. Il Cavaliere di Scigliano incarna l’essenza dell”essere artista’, rivendicando il potere della sensibilità e la sua missione di “ tener desto -nonostante tutto – il senso di meraviglia nel mondo”. Il lavoro si sviluppa su musiche spagnole dal XVII secolo a oggi e composizioni del finlandese Kimmo Pohjonen.

In Vertigo, la coreografia di Mauro Bigonzetti fonde tecnica e forza espressiva in uno straordinario passo a due. Le possibilità del corpo vengono portate all’estremo, alla soglia della vertigine, senza mai sfociare nell’atletismo e conservando una grande forza espressiva.
Rain Dogs nasce sulle note di Tom Waits, un jazz-blues contaminato da sonorità sperimentali con incursioni folk e rock, per una danza vibrante e piena di emozioni.
Inizia a piovere; quel cane che, curioso e sicuro del suo olfatto si era mosso oltre i suoi soliti confini, alla scoperta di ciò che vive lontano, perde improvvisamente la strada del ritorno, la pioggia ha inesorabilmente cancellato tutte le tracce. E’ questa l’immagine da cui prende forma Rain Dogs, si materializza a rappresentare il momento in cui la ricerca di un senso perde ogni punto di riferimento, l’incertezza e il disorientamento sembrano rendere impossibile il ritorno a casa.
Durata: 119 minuti compresi due intervalli

Piccolo Teatro Strehler, 15 giugno 2014 (ore 20.30)

Tempesta / The Spirits
coreografia e ideazione costumi Cristina Rizzo, musiche Autori Vari
consulenza sonora e mixage Spartaco Cortesi, luci Carlo Cerri

Games
coreografia Saul Daniele Ardillo, elaborazione musicale e montaggio OOOPStudio
musiche Antonio Bazzini e OOOPStudio, luci Carlo Cerri

Nude Anime
coreografia Valerio Longo, musiche originali Matteo Stocchino
visual Kalimera da Fotografie di Bruno Cattani
ideazione costumi Francesca Messori, luci Carlo Cerri

Spring
coreografia e ideazione costumi Philippe Kratz, musiche Gregorio Allegri, Alessandro Grisendi, Max Richter
luci Carlo Cerri

Tempesta/The Spirits di Cristina Rizzo racconta di relazioni umane, della capacità di ritrovarsi, integrarsi, vivere insieme. La tempesta si è conclusa, si archivia l’oscuro terreno dell’usurpazione e l’illusione del dominio, rimane la possibilità di una riconciliazione, di un luogo potente della relazione.
In Games Saul Daniele Ardillo parla dell’incoscienza di chi diventa genitore all’improvviso come quando, da bambini, si giocava a mamma e papà.
L’universo femminile, mille sfaccettature, un unico mondo: Valerio Longo esplora le Nude Anime delle donne. Spring di Philippe Kratz parte dalle barriere invisibili che impediscono la crescita, per capire quanto ognuno di noi sia disposto a cambiare per raggiungere la felicità.
Durata: 101 minuti compreso un intervallo

Piccolo Teatro Strehler
Orari: sabato ore 19.30; giovedì e venerdì ore 20.30; domenica ore 16.00.
Domenica 15 giugno, ore 16 e 20.30
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro.
Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org

Aterballetto è la principale Compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli di danza in Italia e la prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche. Nata nel 1979, preceduta dall’esperienza della Compagnia di Balletto dei Teatri dell’Emilia Romagna diretta da Vittorio Biagi, è formata da danzatori solisti in grado di affrontare tutti gli stili.

Aterballetto gode di ampi riconoscimenti anche in campo internazionale.
Dopo Amedeo Amodio, che l’ha diretta per quasi 18 anni, dal 1997 al 2007 la direzione artistica è stata affidata a Mauro Bigonzetti, affermato coreografo che ha saputo rinnovare l’identità artistica della Compagnia dandole una visibilità internazionale. Dal febbraio del 2008 al settembre 2012, Bigonzetti assume il ruolo di Coreografo principale della Compagnia e la Direzione artistica viene affidata a Cristina Bozzolini, già prima ballerina stabile del Maggio Musicale fiorentino.

Aterballetto ha oggi assunto il profilo di compagnia di balletto contemporaneo che ha come elemento fondante della propria identità artistica l’impegno a sostenere e sviluppare l’arte della coreografia e il linguaggio assoluto della danza, intesa come dinamica e forma nello spazio, incarnazione di risonanze espressive e estetiche, dialettica con la musica.

Nel corso della sua storia più recente, grazie al prezioso contributo creativo del coreografo Mauro Bigonzetti e degli autori italiani e internazionali che hanno collaborato con la compagnia – da Jiri Kylian a William Forsythe, da Ohad Naharin a Johan Inger, e, inoltre, Fabrizio Monteverde, Jacopo Godani, Eugenio Scigliano – questa vocazione si è maggiormente consolidata e le scelte artistiche sono state ulteriormente motivate dall’esigenza e curiosità di esplorare le diverse espressioni del linguaggio coreografico contemporaneo. Un’esperienza davvero unica e originale, sia per il coreografo, che per gli interpreti, che arriva direttamente al pubblico.

Tutto questo è stato ed è possibile grazie alla lungimiranza del Comune di Reggio Emilia, della Regione Emilia Romagna e dell’A.T.E.R.

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