Il Giro d’Italia di domani parte dal mare della Versilia e si inerpica verso l’anima dell’Appennino, con una tappa che unisce mondi diversi: il fascino liberty di Viareggio, la quiete poetica di Barga, i paesaggi agresti dell’Emilia, fino all’arrivo a Castelnovo ne’ Monti, sotto lo sguardo austero della Pietra di Bismantova. Un itinerario che non solo attraversa chilometri, ma anche strati di storia, cultura e tradizione.
Viareggio: l’arte sotto le maschere
La tappa prende il via da Viareggio, regina della Versilia, nota per le sue spiagge e per la sua architettura liberty, ma soprattutto per il Carnevale, tra i più importanti d’Europa. Le grandi costruzioni allegoriche in cartapesta, che ogni anno sfilano sul lungomare, sono il frutto di un sapere artigianale unico e di una visione satirica e teatrale della società. A ricordare questa tradizione, il Museo del Carnevale, all’interno della Cittadella, custodisce maschere, bozzetti e documenti che raccontano oltre un secolo di creatività.
Camaiore: tra arte sacra e sentieri antichi
Dopo pochi chilometri, il gruppo attraversa Camaiore, borgo collinare che unisce la spiritualità medievale della Via Francigena con l’arte sacra custodita nella Badia Benedettina di San Pietro. In estate, il borgo si anima con il Festival Gaber, che celebra il legame tra Giorgio Gaber e la Toscana, portando concerti e spettacoli teatrali tra le piazze e i chiostri.
Barga: poesia e jazz in Garfagnana
Salendo verso l’interno si arriva a Barga, perla della Garfagnana, scelta dal poeta Giovanni Pascoli come sua dimora. La sua casa-museo, immersa nel verde, racconta la dimensione intima di un poeta che qui trovò quiete e ispirazione. Ma Barga è anche jazz e sperimentazione: ogni estate si tiene il Barga Jazz Festival, rassegna internazionale di musica contemporanea che trasforma il borgo in un centro creativo per musicisti da tutta Europa.
Toano e Villa Minozzo: il cuore rurale dell’Appennino
Entrando in Emilia, il paesaggio si fa più selvatico e agricolo. Toano e Villa Minozzo sono borghi legati a una tradizione contadina ancora viva, dove si producono formaggi d’alpeggio, si celebrano le stagioni con sagre popolari, e si custodiscono riti religiosi e laici. A Villa Minozzo, ad esempio, è forte la tradizione del teatro dialettale e delle feste di comunità che animano piazze e cortili. È un’Emilia montanara, lontana dai grandi centri ma ricca di vita sociale e resistenza culturale.
Castelnovo ne’ Monti: ai piedi della Pietra
L’arrivo della tappa è a Castelnovo ne’ Monti, borgo che sorge ai piedi della Pietra di Bismantova, una formazione rocciosa che domina l’Appennino come un altare naturale. Dante Alighieri la cita nel Purgatorio della Divina Commedia, e ancora oggi è meta di escursionisti, alpinisti e pellegrini. La cultura qui è legata alla terra ma anche alla creatività: il Teatro Bismantova ospita una stagione di spettacoli teatrali, concerti e incontri che coinvolgono artisti da tutta Italia.
Focus evento: Barga Jazz Festival
Fra tutti gli eventi che punteggiano la tappa, il Barga Jazz Festival merita un approfondimento. Nato nel 1986, è oggi uno dei festival di riferimento per la musica jazz contemporanea. Oltre a concerti, masterclass e jam session nei vicoli del borgo, il festival promuove da anni anche un concorso internazionale di arrangiamento e composizione, che attira giovani talenti e professionisti affermati. È un esempio virtuoso di come un piccolo borgo possa diventare polo culturale internazionale, nel segno della musica e dell’innovazione.
Dalla costa tirrenica all’Appennino reggiano, questa tappa del Giro attraversa una dorsale fatta di borghi, colline, vallate e passione per la cultura. Qui, più che altrove, l’Italia mostra il suo volto più autentico: quello che pedala, resiste, canta e racconta.
Il Giro d’Italia 2025 non è solo una sfida sportiva, ma anche un viaggio attraverso la cultura e le tradizioni delle regioni attraversate. Dai castelli medievali alle feste popolari, dalle mostre d’arte ai festival letterari, ogni località offre un’occasione unica per scoprire il ricco patrimonio culturale del territorio. Ogni regione d’Italia racconta un pezzo fondante della Storia di un Paese variegato e ricco. Unire quei pezzi e tirare fuori un puzzle così ricco, bizzarro, creativo e geniale è stato divertente. Qui raccontiamo la penultima tappa. Con gli occhi ancora pieni di bellezza. Qui il link per ripercorre le tappe precedenti.