Ancora una volta Daniele Silvestri ha regalato forti emozioni al pubblico romano grazie ad una performance eccezionale al Palazzo dello Sport della Capitale, incantando gli spettatori e facendoli innamorare, ancora una volta, del suo stile. Ecco il fotoracconto della serata.

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La cifra stilistica di Daniele Silvestri coniuga la ricerca di una nuova canzone d’autore con il riscon-tro del grande pubblico, mescolando talento e tradizione, leggerezza espressiva e impegno civile, come testimoniano canzoni quali Cohiba, Il mio nemico e La mia casa al fianco di Le cose che ab-biamo in comune Acrobati (2016, Salirò e Quali alibi. Le sue partecipazioni a festival popolari hanno sempre lasciato un segno, grazie alla singolare impronta che le contraddistingue: mai sopra le righe, ma sempre sorprendenti.

I tantissimi riconoscimenti ricevuti (Premio Tenco, David di Donatello, Recanati, Amnesty Italia, Grinzane-Cavour, Carosone per citarne alcuni) costituiscono un’ulteriore conferma della sua attenzione verso l’altro, dello sguardo, della parola e dell’azione sempre vigili sul presente, solidali, lucidi, generosi. Nascono così i numerosi progetti costruiti con e per Onlus anche molto diverse tra loro: Movimondo in Mozambico, Agende Rosse, CUAMM, Every Child is my Child tra le altre.

I suoi testi sono spesso acrobazie linguistiche balzate fuori dagli otto album in studio: Daniele Sil-vestri (1994), Prima di essere un uomo (1995), Il dado (1996), Sig. Dapatas (1999), Unò-dué (2002), Il latitante (2007), S.C.O.T.C.H. (2011) e Acrobati (2016). Il 3 maggio 2019 è uscito il suo ul-timo disco La Terra sotto i piedi, che contiene anche Argentovivo, brano presentato al Festival di Sanremo dello stesso anno.

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