Dirty Dancing. Lasciatevi travolgere dai balli proibiti

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Uno dei miti del cinema rivive sul palcoscenico dal 9 ottobre al 28 dicembre al Barclays Teatro Nazionale. Nato dalla penna di Eleanor Bergstein, Dirty Dancing uscì nelle sale cinematografiche nel 1987 e fu subito un successo, sia per la storia che per la magnifica colonna sonora che le valse il Premio Oscar nel 1988 per la miglior canzone”(I’ Ve Had) The time of my life”.

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La storia la conosciamo tutti e la trasposizione teatrale è assolutamente fedele al film.

Baby (Sara Santostasi) e la sua famiglia vanno a trascorrere le vacanze nello splendido villaggio di Max Kellerman (Mimmo Chianese).

La famiglia Houseman è una familia unita e benestante. Il papà Jake (Simone Pieroni) è un medico che non si prende una vacanza da sei anni. Ama il suo lavoro e la sua famiglia, ma quando si accorgerà dei segreti della sua Baby, ne rimarrà profondamente segnato.

Mi ha fatto molto piacere notare che nella versione teatrale mamma Marjorie (Natalia Magni) abbia un risalto maggiore rispetto al film. Qui viene descritta come una donna forte, intraprendente che capta al volo le angoscie del marito e di Baby. Delizioso il suo intervento finale. Un’ interpretazione davvero convincente.

Lisa (Irene Urciuoli) è una ragazza che tiene al proprio aspetto femminile, un po’ frivola, ma sogna un matrimonio in grande stile che duri tutta la vita; Lisa crede nell’amore e pensa che il suo uomo ideale sia Robbie (Giuseppe Verzicco) il loro cameriere di sala, che ha attirato i suoi sguardi fin dall’arrivo. Come sappiamo, presto si accorgerà che non è proprio l’ uomo della sua vita.

Baby, al contario della sorella, ha obbiettivi diversi e vuole propendere i suoi studi verso un  lavoro che possa aiutare a risolvere i problemi del mondo. Il suo scopo è aiutare gli altri senza preoccuparsi delle conseguenze, ed è quello che fa per aiutare Penny che la metterà in cattiva luce con suo padre. Lei non sa nulla dell’ amore e pensa che l’unico uomo della sua vita sia suo padre. Ma l’ incontro con Johnny (Gabrio Gentilini) cambierà la sua vita.

Johnny è un ragazzo dal passato difficile e grazie al suo lavoro come insegnante di danza da Kellerman è riuscito a ristabilire la sua vita, ma non riesce a fidarsi di nessuno, solo del cugino Billy (Marco Stabile) e della sua compagnia di lavoro e amica Penny (Federica Capra).

Mi ricordo in conferenza stampa quando chiesero alla signora Eleanor Bergstein, autrice del testo, quando Johnny si è accorto di essere innamorato di Baby; la signore rispose “quando iniziarono a ballare insieme”.

Vi sembrerà strano ma io ho sempre pensato che la scintilla fosse scoccata dopo il ballo allo Shandrake.

Osservando la prima scena in cui Johnny inizia a ballare con Baby ho cercato di captare il momento e credo che i ragazzi siano stati molto bravi a farlo capire. L’ intensità dei movimenti si faceva sempre più fisica e armoniosa come a segnalare un cambio di sentimento fino ad arrivare alla scena clou della storia nella camera di Johnny.

In tutta questo come meravigliose cornici, le  video proiezioni favolose di Jon Driscoll praticamente reali del verde che circonda la tenuta, il temporale che porta Baby e Johnny ad allenarsi all’aperto, e addirittura il lago dove provano il famoso volo d’ angelo.

 Si alternano momenti drammatici, come il dolore di Penny, a momenti divertenti con i ragazzi dell’ ensemble e con il simpaticissimo Billy che giocherella insieme agli altri con Neil (Rodolfo Ciulla) il nipote di Max, meno austero rispetto alla pellicola.

La meravigliosa orchestra dal vivo di otto elementi è struttura portante per lo spettacolo per dare vita ed emozione a queste splendide canzoni, ed ultimamente è davvero raro sentire suonare dal vivo in teatro.

Non vi racconto altro perché dovete andare a vederlo sono qualche ultima considerazione.

Gabrio Gentilini ha costruito il personaggio sulla sua persona in modo impeccabile, non è facile essere paragonati a un mito di molte generazioni, ma credo che le sue qualità professionali e anche personali abbiamo dato al suo Johnny il tocco giusto.

Sara Santostasi incredibilmente somigliante anche fisicamente a Baby ha saputo dare un tocco di freschezza che nel film il personaggio non aveva. Baby era sempre cupa e sorrideva poco, Sara le ha dato briosità senza nulla togliere alla profondità dei suoi pensieri.

Fantastica la presenza di Russel Russel nei panni di Tito Suarez e del suo compagno di avventure Max, interpretato da un frizzante Mimmo Chianese.

Piacevole scoperta quella di Federica Capra, la nostra Penny: grandissima ballerina dal fisico mozzafiato e dalla presenza scenica non indifferente, dolce ed elegante e  anche della giovanissima Irene Urcioli.

Bravissimi i ragazzi che hanno cantato i brani principali come Ilaria De Angelis e Marco Stabile.

Un cast perfetto che sa tenere il pubblico incollato alla poltrona per due ore di assolute emozioni.

I miei complimenti vanno anche al cast tecnico: al produttore esecutivo e direttore artistico Federico Bellone, ad Alice Mistroni che ha adattato i testi e al regista associato per l’ Italia Simone Leonardi.

Dirty Dancing- the clasic story on stage” vi aspetta fino al 28 dicembre al Barclays Teatro Nazionale per farvi rivivere una grande storia.

Mi raccomando… non portate un cocomero!

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