Il concetto di sorellanza è presente in diversi contesti, ma è conosciuto soprattutto nel mondo del femminismo e dell’attivismo. La sorellanza fra donne è sostegno reciproco ed è in certi casi un supporto fondamentale. E’ anche emancipazione e fonte di speranza. Sorellanza è tutto questo, ma in realtà tanto altro, spesso difficile da spiegare a parole. Ed ecco che arriva il linguaggio teatrale che riesce brillantemente in questo intento.

- Advertisement -

La sorellanza è infatti il tema centrale della commedia “Donne in fuga“, andata in scena ieri sera al Teatro La Contrada di Trieste.

Sul palco, due attrici già note e molto apprezzate al pubblico, Ariella Reggio e Marzia Postogna, dirette da Maximilian Nisi, nei panni di due donne che si incontrano di notte su una strada statale mentre fanno l’autostop. Entrambe fuggono dalla loro vita, Margot, la più giovane, moglie e madre repressa, dalla festa di compleanno della figlia appena maggiorenne mentre Claude dalla casa di riposo dove il figlio l’ha parcheggiata dopo la morte del marito. Un incontro-scontro che cambierà per sempre le loro vite.

Una pièce comica, commovente e toccante, quella andata in scena ieri, con le musiche originali di Stefano De Meo, gli splendidi video art di Mario Bobbio e le scene e i costumi di Andrea Stanisci.

Per chi non l’avesse ancora visto, è possibile vedere Donne in fuga, in replica, fino a domenica 18 maggio 2025, sempre al Teatro La Contrada di Trieste. I biglietti si possono acquistare in loco o anche su Vivaticket. Per maggiori info: www.contrada.it.

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.