Può un Barman/bartender essere un artista nella concezione che l’individuo medio ha di esso?

Io credo di sì e Michele Piagno lo è.

Movimenti veloci e armoniosi, quasi una coreografia che conosce nei minimi particolari e denotano la quantità di volte in cui sono stati ripetuti.

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Fine conoscitore di tutte le materie con cui ha a che fare.

37 anni e un brevetto mondiale per il Sweet and sour glow, base unica a livello internazionale che rende i suoi cocktail diversi da tutti gli altri.

Si tende a ritenere comunemente un artista colui che dipinge, scolpisce o si cimenta in una forma d’arte visiva o musicale.

In questo caso davanti ai cocktail preparati e sviluppati da Piagno non si può non rimanere sorpresi e non pensare che un Bartender possa immaginare e plasmare opere d’arte attraverso combinazioni particolari di materie prime e colori sgargianti/fluorescenti.

Ecco perché Piagno viene definito “L’artista del liquido”

Perché un bravo barman è un grande ascoltatore, prima di silenzi e poi di voci

Michele Piagno: bartender, mixologist,…

Passione per la chimica coltivata fin da bambino, formazione in istituto alberghiero prima ed esperienza con i migliori chef e pasticceri italiani ed internazionali poi.

Dallo studio continuo e la voglia di sperimentazione è nata la scelta di creare preparazioni e cocktail che siano veloci da predisporre e facili da riprodurre per tutti cose veloci, per la massa

Esperto di Liquid Kitchen, porta avanti il cosidetto “Food & Drink”, format che sviluppa anche in una delle sue ultime collaborazioni.

Collaborazioni come quella con Norbert Niederkofler, chef stellato Michelin operante in Val Badia, per il quale predispone un menu in cui ogni pietanza ha un drink dedicato.

El señor mojito

Dalla passione per i drink e i cocktail spicca quella per il mojito, rinomata bevanda cubana a base di lime, zucchero, menta e rhum che lui ha ribattezzato “El señor mojito” e che è anche titolo del suo libro- ricettario.

All’interno de “El señor mojito” non solo ricette della bevanda declinata in molteplici varianti ma anche una piccola storia del suddetto drink, con una particolarità però.

La particolarità di essere narrata dallo stesso Señor, protagonista che racconta al lettore la sua crisi d’identità.

Prefazione e curatela del libro per iniziativa di due personaggi d’eccezione: Cinzia Lacalamita e Igor Damilano, di cui si è già accennato in altre occasioni.

Il volume, presentato ieri al Tea Room di Trieste (e ivi disponibile all’acquisto), è edito da Corsiero in collaborazione con la Federazione Baristi Italiani

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