Dialoghi al vetriolo. Verbi intinti in un surreale ma irresistibile cinismo. Battibecchi affilati come la lama di un rasoio fatti di parole colte e sceltissime, che feriscono con sarcasmo, tuttavia in un linguaggio comprensibile a tutti.

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Queste le armi che Maurizio Jurgens scelse per due attori meravigliosi come Paolo Stoppa e Rina Morelli, per interpretare i litigi di una coppia medio borghese dell’Italia degli anni 60-70 in un insieme di sketches che, parodiando “Caro bugiardo” di Jerome Kilty, una commedia epistolare tratta dalla corrispondenza fra George Bernard Shaw e la signora Beatrice Stella Patrick Campbell, ovvero la rappresentazione di una relazione lunghissima e molto complicata vissuta con i tempi della pochade, fecero la fortuna della Rai con uno spettacolo radiofonico domenicale, in diretta da via Asiago, per cui a mezzogiorno si fermava l’Italia: Gran Varietà di cui ELEUTERIO E SEMPRE TUA fu  la rubrica di maggior successo.

I testi di Jurgens hanno avuto nuova vita al Teatro Belli di Roma, nell’adattamento di Jessica e Carlo Jurgens e Riccardo Bàrbera, e portati in scena con maestria ed eleganza dallo stesso Bàrbera e da Elisabetta De Palo.

Ma per una trasmissione dal vivo all’epoca servivano necessariamente musicisti e cantanti, e quindi, a completare il palco del Belli, troviamo un musicista/tecnico/rumorista (Andrea Calvani) e un trio di cantanti (Buffy Martin, Margherita Tatarelli, Erica Tuzzi) che eseguono canzoncine rigorosamente d’epoca, che il pubblico divertito si ritrova a canticchiare con un sorriso talvolta nostalgico.

La regia di Giancarlo Fares è dinamica e divertente, rendendo pienamente omaggio ai testi del compianto autore.

 Alcune immagini dello spettacolo

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