“Che mi avevi chiesto? Non me lo ricordo più” si interrompe così Fabrizio Gifuni nel mezzo di una complessa e articolata risposta. Le risate amichevoli e coinvolte del pubblico rimbalzano sulle scalinate in pietra del Teatro Romano.

Una conversazione sull’Amleto è l’intento di questo sesto appuntamento del Festival della Bellezza, ben presto invece ci si ritrova trascinati nel flusso di coscienza – libero ma mai banale – dell’attore romano.

Metateatro: Amleto tra finzione e realtà

Non sulla vendetta, la follia o il lutto si incentra la riflessione di Gifuni, ma sull’Amleto attore; quello che usa la commedia dei comici per incastrare il re assassino, quello che usa la finzione per smascherare l’ipocrisia del potere.

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Dal teatro nel teatro parte il pensiero di Gifuni, che in questa chiave riproporrà il testo Shakespeariano all’Italian Theatre Festival di Londra il prossimo 7 giugno. Partire da Amleto, testo imprescindibile della letteratura occidentale, per parlare del teatro e dell’attore nel loro essere fondanti, nei loro modi e nelle loro ragioni d’essere.

Amleto come passepartout

Tutti gli attori possono fare Amleto. Uomini o donne, giovani, alti, grassi. Amleto non ha caratteristiche fisiche limitanti, ma soprattutto sono così numerose le sue chiavi di interpretazioni da renderlo accessibile e riproponibile in qualsiasi versione.

Amleto quindi diventa poi perno con cui fare leva su ogni testo: anche quel  Gadda che Gifuni aveva portato in scena con la regia di Giuseppe Bertolucci.

Amleto nella vita

E parlando dell’Amleto, Gifuni rivela anche se stesso.

Uno sguardo aperto sull’attore ma anche sul suo processo: dallo studio dei testi che ritornano sempre a quello shakespeariano agli anni dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica dove – racconta l’attore – un Orazio Costa ai suoi ultimi d’anni di insegnamento sottopose l’intera classe a tre anni di solo Amleto.

C’è dell’autoreferenziale nel mondo con cui Gifuni descrive l’eroe tragico, ma è un riportare a se stesso senza presunzione: è piuttosto un leggere la vita attraverso il teatro, guardare Amleto vedendo se stessi: Amleto allo specchio.

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