XXXII edizione Festival del Cinema Latino Americano di Trieste

SABATO 18 NOVEMBRE

Serata inaugurale al ICTP – Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam”

(Strada Costiera 11, Trieste)

- Advertisement -

ingresso libero

con prenotazione obbligatoria alla mail segreteria@cinelatino.org

  • Ore 20.00 – Saluti istituzionali
  • Ore 20.30 – Presentazione della XXXII edizione da parte del direttore, Rodrigo Diaz
  • Ore 21.00 – Proiezione film

Il XXXII Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, coerente con la promozione dell’arte a tutto campo, in questa edizione si apre con un Evento speciale in omaggio al compositore argentino Astor Piazzolla, nel venticinquesimo dalla sua morte, avvenuta a Buenos Aires il 4 luglio 1992. La serata inaugurale proporrà, infatti, il film:

“Tango en París. Recuerdos de Astor Piazzolla”

di Rodrigo H. Vila

(Argentina – Francia, 2017)

Tango en París - Astor PiazzollaIl film, di recentissima produzione, ripercorre momenti importanti dell’esperienza europea di Piazzolla e rappresenta un’occasione unica per conoscere più da vicino lo straordinario percorso artistico e umano di questo grande musicista, interprete e compositore, ma soprattutto innovatore.

Piazzolla è un emblema musicale e culturale per il mondo intero. Un esempio di come le arti possano essere occasione di unione, dialogo, confronto al di là di ogni ideologia o provenienza.

Si dice che in Argentina tutto può cambiare tranne il tango, ma Astor Piazzolla ha infranto questa regola.

Era nato a Mar del Plata nel 1921 da una famiglia interamente italiana: il padre, Vicente Piazzolla era figlio di Pantaleone, un pescatore di Trani (Bari) emigrato in Argentina; sua madre era Assunta Manetti, la cui famiglia proveniva dalla Garfagnana. A 16 anni Astor, unico figlio, si trasferisce per alcuni anni con i genitori a New York.

Torna in Argentina, con nell’orecchio innovative ispirazioni metropolitane. È istrionico, svelto, creativo. Ma la sua musica non è compresa. Troppo poco tradizionale, gli dicono.

Decide allora di raggiungere Parigi. Qui incontra intellettuali e artisti d’avanguardia. Si sente a casa anche perché frequenta assiduamente, in rue Descartes, nel quartiere Latino, casa Pons. José Pons è un artista originario della provincia di Mendoza, sposato a Jacqueline, bretone.

La loro casa, dagli anni Settanta, diviene una sorta di ambasciata culturale argentina in cui passano artisti come Atahualpa Yupanqui, Mercedes Sosa, Jairo, Charles Aznavour, George Moustaki, Julio Cortázar, Susana Rinaldi…

Un luogo denso di storie, e tanta musica perché in quegli incontri spesso si suona e canta, benché soltanto in forma spontanea e conviviale: è soprattutto uno spazio di incontro e amicizia.

Dopo 40 anni l’archivio di casa Pons si apre.

Rodrigo H. Vila
Rodrigo H. Vila

Ne esce lo straordinario documentario di Rodrigo H. Vila che racconta l’esperienza artistica di Piazzolla, attraversando i paesi che hanno accolto lui e il suo rivoluzionario tango, fatto di elementi jazz, elettronici (“El Conjunto Electrónico”) e assonanze etniche.

Nella svolta musicale di Piazzolla l’Italia è entrata in modo determinante.

La composizione “Libertango” (1974), presentata in un memorabile concerto a Milano, segna il definitivo passaggio dell’artista argentino al “tango rivoluzionario”.

Un passaggio in cui è stata centrale la collaborazione con il musicista e percussionista napoletano Tullio De Piscopo.

“Libertango” divenne un’icona musicale, dal timbro più che mai italo-argentino.

Tanto che nel 1988 Roman Polansky la inserì interamente nella colonna sonora di “Frantic”.

I legami di Piazzolla con l’Italia proseguono attraverso il prezioso sodalizio con Milva: insieme portano nel mondo vari concerti.

Milva ricorda:

Tutto è tango. Ma Astor non c’entra niente. Lui era innanzitutto un grande musicista come Berio e Stockhausen. Un musicista contemporaneo.

Questo raffinato e coinvolgente documentario è la storia dell’amicizia tra Piazzolla e i Pons. Una storia umana. Ma è anche la storia di Piazzolla, mai raccontata. Una storia musicale dirompente e nuova, oggi ancora molto viva e rivolta al futuro.

Il Festival presenta al pubblico questo film con gioia e desiderio di condividere un valore culturale che può e deve essere comune, rivolto al valore del binomio musica e cambiamento, di cui Piazzolla è stato irripetibile testimone.

 

La serata inaugurale si svolge in una sede coerente con la storica dimensione di apertura culturale del Festival, il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” (ICTP), dell’UNESCO, che è da sempre riferimento importante per la comunità scientifica globale, e un fiore all’occhiello per la Regione e per Trieste, prossima “Città della Scienza” nel 2020.

Questo è un comunicato stampa, pertanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti.

- Advertisement -

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.