La 32ma edizione del Festival del Cinema Latinoamericano di Trieste è giunto all’epilogo con la proclamazione dei vincitori avvenuta ieri sera al Teatro Miela.

Di seguito tutti i vincitori:

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CONCORSO UFFICIALE – MIGLIOR FILM

La memoria de mi padre

di Rodrigo Bacigalupe (Cile)

Sala Grande ore 20.00

Per la qualità tecnica del film, per la solidità della sceneggiatura, per il grande spessore drammaturgico e per la sensibilità con cui si affrontano temi complessi e delicati sia personali, come la relazione tra padre e figli, sia sociali come la quotidianità di una famiglia costretta a gestire le malattie che colpiscono la memoria.

CONCORSO UFFICIALE – PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

Un Exilio: Película Familiar

di Juan Francisco Urrusti (Messico)

Sala Grande ore 17.45

Per l’elevata qualità estetica e comunicativa con cui presenta materiali audiovisivi familiari, testimoniali e d’archivio. Per la profondità di un progetto narrativo storico e sociale di grande significato, soprattutto in questo momento in cui l’accoglienza è la sfida più grande che l’Europa e il mondo intero devono accettare.

CONCORSO UFFICIALE – MIGLIOR REGIA

El aprendiz

di Tomás De Leone (Argentina)

Sala Grande ore 16.00
La memoria de mi padre
La memoria de mi padre

Per raccontare le vite marginali della periferia argentina con semplicità e con pochi mezzi non è un’impresa facile, ma De Leone, in questo film riflette su una realtà sociale estremamente complessa ed opprimente.

Un promettente regista da seguire con attenzione.

CONCORSO UFFICIALE – MIGLIOR INTERPRETE

Jorge Marrale

Nel film Maracaibo(Venezuela-Argentina) di Miguel Angel Rocca

Per un’interpretazione da brividi in cui la disperazione di un padre che perde suo figlio è rappresentata dallo sguardo intenso di Jorge Marrale, la cui immediatezza e presenza scenica dominano tutto il film.

CONCORSO UFFICIALE – MENZIONE SPECIALE

70 y pico

di Mariano Corbacho (Argentina)

Per il coraggio con il quale rappresenta in maniera critica la propria storia familiare e quella di un’intera generazione che continua a misurarsi con le tragiche conseguenze dell’ultima dittatura civico-militare argentina.

Giuria

Massimo Forleo, giornalista espero di cinema e curatore di numerosi Festival cinematografici; Federica Rocco, docente di Lingue e letterature ispano-americane dell’Università di Udine; Alex Quiroga, regista argentino e Rosa Jijon, artista visiva, attivista e operatrice culturale, è Segretaria Culturale presso l’IILA (Organizzazione internazionale italo-latinoamericana).

CONTEMPORANEA – MIGLIOR FILM

El color del camaleón

di Andrés Lübbert (Cile-Belgio)

Sala Grande ore 22.00

Un documentario che mostra delle cicatrici nascoste, che lo spettatore è portato a scoprire in un percorso fatto di percezioni. Un lavoro che si addentra nel contesto storico di riferimento e narra il grande male portato dalla violenza subita dal Cile e da tutta l’America Latina. La giuria contemporanea premia un grande lavoro documentario e cinematografico, frutto di un profondo sforzo personale del regista.

Giuria

Ricardo House, regista cileno; Ignacio Agüero, regista cileno; Chiara Perini, videoartista, ricercatrice e organizzatrice di Festival di arte contemporanea e Federico Ferrante, studente del corso di Studi in Cinema all’Università degli Studi di Trieste.

PREMIO DEL PUBBLICO

Amando a Carolina

di Martín Viaggio

(Argentina)

Sala Grande ore 11.00

Votato dal pubblico con apposita scheda compilata all’uscita del film.

PREMIO ALL’IMPEGNO CIVILE

Substantivo Feminino

di Juan Zapata (Brasile-Colombia)

Un Premio che nasce in questa edizione 2017.

Amando a Carolina

Viene assegnato dalla Direzione del Festival per valorizzare le opere che mettono in luce l’impegno di coloro che hanno dedicato il proprio talento a una causa sociale e universale, e lo hanno fatto come avanguardie.

Così hanno fatto le due pioniere dell’ecologismo protagoniste di questo documentario, due signore della Sao Paulo bene, che negli anni Sessanta, quando nessuno parlava di diritti ambientali, decidono di dedicarsi completamente alle battaglie ecologiche. a beneficio della comunità umana.

Il Premio è anche un riconoscimento alla scelta coraggiosa dei due registi che, convinti del valore attuale di questa storia, hanno saputo sfruttare i mezzi che avevano a disposizione per raccontarla.

CONTEMPORANEA – PREMIO MUNDO LATINO

Escapes de gas

di Bruno Salas (Cile)

Per la qualità della narrazione, la chiarezza della struttura e l’eccellenza del lavoro artistico. Nel filo narrativo dell’opera si può identificare, in diverse maniere, tutta l’America Latina e vi si riconoscono vari aspetti della sua società, come l’arte, la politica, la cultura e la storia; in ultimo, l’opera è necessario riflesso delle vicissitudini della classe operaia.

Giuria formata dagli studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico (Duino).

CONTEMPORANEA – PREMIO MALVINAS

Batallas íntimas

di Lucia Cajá (Messico)

In quest’opera si racconta l’esperienza di cinque donne provenienti da paesi differenti, le quali hanno subito abusi e violenze da parte di compagni o familiari durante la loro vita. Si tratta dunque di un argomento molto toccante, delicato e soprattutto attuale: la violenza sulle donne. Crediamo che, per fermare questi episodi inaccettabili per il grado di emancipazione dell’età odierna, sia necessario che tutti i paesi collaborino per fornire una volta per tutte pari diritti e dignità alle donne.

Dal momento che questa opera riguarda la resistenza che ogni giorno molte donne devono affrontare, andando incontro a una violenza fisica e psicologica, se non addirittura alla morte, riteniamo che questo documentario debba vincere il premio.

Pensiamo che sia del tutto necessario parlare di questa tematica per sensibilizzare l’opinione pubblica e per porre fine a questo fenomeno soggetto ad omertà. Il documentario ha toccato tutti i punti del premio, come la sana convivenza e l’osservanza del diritto internazionale, il dialogo e la mancanza di rispetto verso donne e bambini che hanno avuto la forza ed il coraggio di raccontare dettagliatamente la loro storia.

(Molto belle ed interessanti sono state le riprese naturalistiche del paesaggio per esempio le riprese sottomarine alle statue, al mare della Finlandia, al Central Park. La musica accompagnava bene il filmato.)

Giuria formata degli studenti di spagnolo del Liceo Linguistico Marco Belli di Portogruaro.

CONTEMPORANEA – PREMIO MALVINAS

MENZIONE SPECIALE a Berta vive

di Katia Lara (Honduras)

25 novembre
Berta Vive

Merita una menzione speciale il documentario “Berta Vive” perché è riuscito a sensibilizzare le persone e farle riflettere su quanto accaduto a Berta Cáceres, donna con forti ideali messa a tacere nel peggiore dei modi.   Nonostante la sua uccisione, Berta continua a vivere  perché la sua battaglia è portata avanti dalla figlia e dalla sua gente

Giuria formata degli studenti di spagnolo del Liceo Linguistico Marco Belli di Portogruaro.

MIGLIOR COLONNA SONORA

La memoria de mi padre

di Milton Núñez Mora (Cile)

Sala Grande ore 20.00

Poche note, pochi accordi ma intensi e presenti per colorare tutta una serie di immagini della pellicola del regista cileno Rodrigo Bacigalupe Lazo “La memoria de mi padre” con le musiche di Milton Núñez Mora premiato per la migliore colonna sonora.

Giuria: Silvio Donati (Coordinatore), María E. Sánchez Puyade, Marta Zacchigna

REMIO ARCOIRIS

Río verde: el tiempo de los Yakurunas

di Alvaro Sarmiento  (Perù)

Tra i nove film che ci sono stati assegnati (di cui ciascuno meriterebbe qualche parola) abbiamo scelto di premiare Río verde per la qualità della regia e del montaggio, la bellezza delle immagini e la capacità del regista di immergerci nello svolgersi naturale della vita nella foresta, ricca di suoni e tempi a noi sconosciuti. Río verde ci ha permesso di riscoprire il legame antico e genuino tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda

Giuria Arci Servizio Civile FVG

PREMIO DELLA GIURIA GIOVANILE

Ya no basta con marchar

di Hernán Saavedra (Cile)

Questo documentario è riuscito a incanalare la forza psicologica e fisica dei giovani, la caparbietà data dalla presa di coscienza della situazione sociopolitica del periodo storico al quale appartengono. Dimostra che l’unità di fronte ad un problema, per quanto priva di fondi economici e mancante di un importante ruolo di rilievo nella scena istituzionale, tramite ingegno e visione pacifista ed innovativa proiettata al futuro, possa creare anche sotto una sorta di pressa dittatoriale, una  situazione di speranza, libertà e sfogo.

Giuria formata dagli studenti del Liceo Artistico “Enrico e Umberto Nordio” di Trieste


 

PREMIO FICC

Federazione Italiana Circoli del Cinema

Maracaibo

di Miguel Angel Rocca

(Venezuela-Argentina) 

Non è stato facile scegliere un vincitore tra film, in genere, di ottima fattura, sia nell’ambito documentario che in quello della finzione. Tra le pellicole, tuttavia, quella che ci ha lasciato maggior traccia, anche emotiva, è stata “Maracaibo” del regista Miguel Angel Rocca.

La tessitura della trama risulta elaborata, la sceneggiatura coerente, il montaggio per nulla banale. Buona la prova autoriale, in particolare dell’attore protagonista. Le tematiche affrontate sono molteplici: l’accettazione di se stessi e dell’altro, il rapporto tra padri e figli, l’elaborazione del lutto, la ricerca di una prossimità nei confronti di una natura diversa dalla propria, la violenza, la virilità e l’identità di genere.

Giuria FICC

www.cinelatinotrieste.org

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Questo è un comunicato stampa, pertanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti.

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