168 km tra boschi, altipiani e borghi di pietra. La tappa di oggi del Giro d’Italia si snoda tra alcune delle zone più affascinanti dell’entroterra abruzzese, una terra che intreccia natura e storia, cultura e resilienza. È un percorso che attraversa le vene profonde della regione, dove ogni paese custodisce una leggenda e ogni montagna è sacra.

Castel di Sangro: la porta d’Abruzzo

Si parte da Castel di Sangro, centro dell’Alto Sangro incastonato tra i monti dell’Appennino. Conosciuta per la sua basilica di Santa Maria Assunta e il museo civico Aufidenate, la cittadina è un punto d’accesso privilegiato al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Qui, la natura è ancora selvaggia: cervi, lupi e orsi marsicani si muovono nei boschi e nei valloni, simbolo di un equilibrio possibile tra uomo e ambiente.

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Sulmona e il richiamo poetico di Ovidio

Il percorso prosegue verso Sulmona, celebre patria del poeta latino Ovidio. La città conserva un centro storico raffinato, dominato dalla maestosa Fontana del Vecchio, l’acquedotto medievale e il complesso dell’Annunziata, gioiello di architettura rinascimentale. Ma Sulmona è anche colore e dolcezza, grazie alla tradizione dei confetti, esportata in tutto il mondo. Una passeggiata nel suo centro è un viaggio nel tempo, tra botteghe artigiane, palazzi nobiliari e scorci di pietra chiara.

Ovindoli e l’altopiano delle meraviglie

Attraversando la Valle Peligna e superata Pratola Peligna, ci si inerpica verso l’Altopiano delle Rocche, dove sorge Ovindoli. Stazione sciistica tra le più note d’Abruzzo, in estate il paese si trasforma in un paradiso per escursionisti e ciclisti. I piani di Pezza e il Monte Magnola offrono panorami mozzafiato e sentieri tra faggete e praterie d’alta quota, nel cuore del Parco regionale Sirente-Velino.

Celano: tra castelli e canyon

Poi si scende verso Celano, dominata dall’imponente Castello Piccolomini, simbolo del potere rinascimentale ma oggi sede del Museo d’Arte Sacra della Marsica. Pochi chilometri più in là si apre uno dei paesaggi naturali più spettacolari d’Italia: la Gole di Celano, un canyon calcareo scavato nella roccia, profondo e verticale, percorribile in un’avventura escursionistica tra aquile reali e pareti a strapiombo.

Tagliacozzo: la città che ama la scena

L’arrivo è a Tagliacozzo, gioiello medievale della Marsica. Piazza dell’Obelisco, cuore del centro storico, è uno dei salotti urbani più belli d’Italia, e racconta ancora oggi lo splendore rinascimentale di una città che fu importante crocevia tra Napoli e Roma. Ma Tagliacozzo è soprattutto teatro e musica.

Zoom culturale: il Festival Internazionale di Mezza Estate

Ogni anno, tra luglio e agosto, Tagliacozzo ospita il Festival Internazionale di Mezza Estate, una delle rassegne culturali più longeve e prestigiose d’Abruzzo. Nato negli anni Sessanta, il festival ha portato nel borgo spettacoli di prosa, concerti sinfonici, danza, cinema e incontri con grandi artisti italiani e internazionali. Le serate si tengono nelle piazze, nei chiostri e nei cortili storici, trasformando l’intera città in un palcoscenico diffuso. Una manifestazione che coniuga il fascino dei luoghi con l’eccellenza delle arti, e che racconta il desiderio profondo di vivere la cultura come esperienza condivisa.

Il Giro d’Italia 2025 non è solo una sfida sportiva, ma anche un viaggio attraverso la cultura e le tradizioni delle regioni attraversate. Dai castelli medievali alle feste popolari, dalle mostre d’arte ai festival letterari, ogni località offre un’occasione unica per scoprire il ricco patrimonio culturale del territorio. Ogni regione d’Italia racconta un pezzo fondante della Storia di un Paese variegato e ricco. Unire quei pezzi e tirare fuori un puzzle così ricco, bizzarro, creativo e geniale è stato divertente. Qui raccontiamo la penultima tappa. Con gli occhi ancora pieni di bellezza. Qui il link per ripercorre le tappe precedenti.

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