«If you don’t go crazy, you are not normal» («Chi non diventa pazzo non è normale»), questo il nome del tour dell’artista di Sarajevo. Con Bregovic si è concluso ieri  il programma principale del Mittelfest. Una serata spostata, per imprevisti meteo, al Teatro Nuovo di Udine ma altrettanto riuscitissima.

Goran Bregovic al Mittelfest, Udine © Fabrizio Caperchi Photography / La Nouvelle Vague MagazineGoran Bregovic, in tour con If you don’t go crazy, you are not normal dal 2014 ha più volte dichiarato di essere innamorato dell’Italia; un amore senz’altro ricambiato stando ai sold out dei concerti. Un amore dichiarato a chiare lettere dalla frenesia con cui ci si muove ad un suo concerto.

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È impossibile rimanere impassibili alle sonorità eclettiche di Goran Bregovic. Bastano pochi accordi, infatti, per sentirsi catapultati nelle atmosfere di un film di Emir Kusturica (con il quale, per altro, ha collaborato più volte nella stesura delle colonne sonore di pellicole come Il Tempo dei Gitani, miglior regia a Cannes nel 1989).

Atmosfere che sono un vero viaggio tra dolcezza, surrealismo e follia.

A comporre la magia un’oscillazione di suoni che giocano tra armonie e musicalità discordanti. Un’altalena di malinconia e ilarità.

Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregovic con moglie musulmana porta sul palco una mescolanza di culture e religioni che non può non trasparire nella sua musica.

I concerti di Bregovic sono un vero viaggio intorno al mondo.

Una passione, quella per la musica, cresciuta con Goran. Dagli studi di violino, basso e poi chitarra dell’età giovanile fino ad arrivare ai pino bar di Ischia, facendo per sino da spalla ai Pooh; per giungere, da ormai trent’anni, a riempire i teatri.

In un festival come il Mittelfest, dalla forte connotazione internazionale, non poteva mancare un artista del calibro di Bregovic.

Una miscellanea di suoni: dal pop al rock, con un poco di elettronica passando per le suggestioni turche e mediterranee; una serata dove riesce difficili star fermi; un concerto che, come ha commentato lo stesso Bregovic

Sarebbe stato bellissimo essere tutti insieme all’aperto

purtroppo però, per sopravvenute perplessità legate al meteo si è preferito non rischiare, spostando la location al Teatro Nuovo Giovanni da Udine; questo ha anche permesso che potessero essere messi in vendita di altri biglietti, grazie alla nuova ed ulteriore disponibilità dei posti; posti che per il concerto a Cividale erano sold out già da settimane.

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