A Bologna è ancora Greasemania

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Il 16 ed il 17 aprile, il teatro Il Celebrazioni di Bologna ha ospitato la Compagnia della Rancia con il musical Grease, spettacolo con la regia e l’adattamento di Saverio Marconi , ideato nel 1971 da  Jim Jacobs e Warren Casey che ha poi ispirato ,nel 1978, il film omonimo campione di incassi con John Travolta e Olivia Newton John.

Un grande successo di pubblico che si rinnova ogni volta che viene proposto. È la storia d’amore, ambientata nell’anno 1957, tra Danny Zuco, il leader dei Thunderbirds, (interpretato da Giuseppe Verzicco ) e Sandy Olsson (interpretata da Beatrice Baldaccini) trasferita negli Stati Uniti dall’Australia, che diventa amica delle Pink Ladies; i due non potrebbero essere più diversi: timida, sognatrice ed introversa lei, playboy strafottente lui. I compagni di scuola partecipano più o meno attivamente alla loro storia d’amore, con ovvio happy ending, fino a cantare che staranno per sempre tutti insieme e che non si perderanno di vista neanche dopo il diploma.

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Il cast è composto da ballerini-cantanti giovani e talentuosi che in parte hanno già partecipato ad altri musical prodotti dalla compagni della Rancia e, come nel caso di Floriana Monici che interpreta Rizzo, hanno già preso parte alla precedente edizione di Grease con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia.

Rispetto allo spettacolo del 2005 ci sono alcune novità: la più evidente riguarda i costumi, sono più glamour e più sgargianti pur mantenendo le caratteristiche che si possono ritrovare anche nel film, i protagonisti fanno delle piccole gag che invece nel film non compaiono e le canzoni sono più orecchiabili grazie alle novità apportate da Franco Travaglio che ha fatto un lavoro certosino per quanto riguarda le assonanze con l’inglese.

La scenografia è simpaticamente anni ’50, nelle quinte c’è un collage di tutto quanto possa farci venire in mente quell’epoca storica (foto di attori, copertine di riviste, macchine rosse), nel pannello orizzontale mobile c’è tutto quello che serve in alcune scene (telefono, docce, l’insegna che si illumina quando lo speaker radiofonico Vince Fontaine lancia le canzoni in voga), davanti al fondale poi ci sono le panchine metalliche a gradoni del campo di allenamento scolastico.

L’energia sul palco è tanta e contagiosa, il pubblico segue con molta partecipazione canzoni e balli. Il medley finale è accompagnato per tutto il tempo da applausi a ritmo di musica ed un lunghissimo tributo conclusivo. Le melodie continuano a tornare in mente anche una volta fuori dal teatro: capiamo subito che il musical ha lasciato il segno!

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