“I Capolavori di Shakespeare a passo di Danza” e “Rapporto Musica e Danza. È sempre scontato?” di Francesca Camponero

Francesca Camponero ha abituato i suoi lettori a riflettere su svariati temi legati all’arte della danza, nei suoi ultimi due libri, tocca nel primo il rapporto che intercorre tra il lavoro di Shakespeare e il balletto, tema che ha suscitato da sempre creatività, sviluppando così nuovi intrecci, arrivando a fornire materiale per intere generazioni di coreografi e danzatori.

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I Capolavori di Shakespeare a passo di Danza

Come non ricordare “Romeo e Giulietta”, “Sogno di una notte di mezza estate”, “La bisbetica domata”, “Il racconto d’inverno”, “La Tempesta”, “Otello”, ma anche “Amleto”, “Macbeth”, senza scordare “Antonio e Cleopatra”… e tutto ciò l’autrice lo presenta al lettore con note storiche sulle differenti versioni, narrando la trama, affrescando i musicisti che hanno saputo valorizzare al meglio l’opera del poeta inglese.

La Camponero prende in esame questi titoli scatenando un dedalo di sentimenti, tra magia, tradimenti, inganni, e l’indiscutibile fascino fra movimento e letteratura, dando vita ad un vivace libro sulla forza teatrale della vita che si interseca alla perfezione alla forza dell’arte.

Rapporto Musica e Danza. È sempre scontato?

Nel secondo libro, l’autrice, tocca un altro fondante capitolo dell’arte coreutica, la musicalità ad essa applicata, e lo fa citando quei balletti che si saldano sulla storia evolutiva della musica scritta per la danza, ma perché no anche di quella composta per altri contesti e in un secondo tempo presa a prestito dai coreografi come punto di partenza creativo.

Pagina dopo pagina viene narrato dei tempi di Luigi XIV con Jean-Baptiste Lully per giungere all’apoteosi sperimentale dei Balletti Russi di Diaghilev, passando da Cunningham e Cage. Come non citare inoltre Lucinda Childs, Philip Glass, Forsythe, Stravinsky, Nijinsky, Čajkovskij, Bach e Balanchine… la lista risulta interminabile, in quanto il ritmo applicato alla dinamica significa possedere una conoscenza della musica che funge da motore per ritrovare quell’armonia con lo stile e il carattere di una partitura.

Naturalmente serve anche a memorizzare la coreografia, ad una esatta coordinazione nel partneraggio e, cosa più importante aiuta l’esecutore a muoversi esattamente a tempo. Senza ritmo è difficile che nella danza si ritrovino una successione ordinata di movimenti nello spazio e nel tempo. La pulsazione descrive tale connubio, ed il presente libro aiuta con validi esempi e schede dettagliate a comprendere l’espressione più vivida, e mai scontata, di tale rapporto.

L’autrice

L’autrice, Francesca Camponero, giornalista, critico di danza e di teatro. Autrice di “Incontri, davanti e dietro le quinte” (2014), “Stelle della danza sotto il cielo di Nervi” (2017), “Grandi coreografi per grandi balletti” (2018), “Il fenomeno mediatico Roberto Bolle, l’ultimo dio della danza” (2019). Ha scritto inoltre due commedie. “Il tavolo per quattro” (2016), “La casa in campagna” (2020), “Danza e cinema, che passione!” (2021), “Marilyn, tout court” (2021).

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