Il CSC-Cineteca Nazionale sarà ampiamente presente alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, la cui 36a edizione si svolge dal 30 settembre al 7 ottobre 2017. Saranno proiettati in prima assoluta tre restauri, che si inseriscono nel programma dedicato a Luca Comerio, curato da Sergio Germani: La gloriosa battaglia del 12 marzo a Bengasi nell’oasi delle Due Palme, il frammento Costruzione delle Trincee e Dal Grappa al mare – ricordi di guerra e scene dei campi di battaglia.

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Il primo, resoconto cinematografico di un evento della guerra italo-turca avvenuto il 12 marzo 1912 in Cirenaica, nell’oasi di Suani Abd el Rani, a pochi chilometri da Bengasi, è uno dei primi “dal vero” italiani a superare la lunghezza di una bobina e ad essere iscritto sia nel “Registro Pubblico Generale per la riserva dei diritti di autore” sia presso l’ufficio del copyright della Library of Congress, con il titolo Battle of Two Palms.

La copia, un positivo nitrato d’epoca di 267 m, con imbibizioni e viraggi, decisamente più lunga dell’altro esemplare esistente (un frammento di circa 90m conservato dalla Cineteca Italiana di Milano) è stata acquisita in tempi recenti dal CSC – Cineteca Nazionale e restaurata in digitale a 2k presso il laboratorio Fotocinema di Roma. Il secondo restauro, Costruzione delle Trincee, riguarda un frammento ancora non identificato, ma presumibilmente appartenente alla serie Guerra Italo-Turca.

LA GLORIOSA BATTAGLIA DEL 12 MARZO A BENGASI NELL’OASI DELLE DUE PALME (IT 1912)
Credits: CSC – Cineteca Nazionale, Roma

Trovato giuntato in coda alla copia de La gloriosa battaglia del 12 marzo a Bengasi nell’oasi delle Due Palme, presenta i soldati italiani al lavoro presso le trincee in costruzione, una veduta spettacolare della città di Tripoli ripresa in panoramica da un minareto e una galleria di “tipi” locali: anziani venditori, donne dallo sguardo sfuggente, ragazzini in posa che sorridono all’operatore. Infine Dal Grappa al mare – ricordi di guerra e scene dei campi di battaglia, prodotto dall’Istituto Nazionale Luce nel 1925 (quando ancora la denominazione era L’Unione Cinematografica Educativa), scelto da Sergio Germani perché contiene brani di repertorio di guerra che potrebbero essere stati girati da Luca Comerio.

I primi due restauri fanno parte di un progetto che la Cineteca Nazionale, in convenzione con l’Università di Tor Vergata, dedica da tempo alle testimonianze riguardanti la campagna di Libia e che, nello specifico di questa collaborazione, è incentrato sull’immensa produzione cinematografica che documenta le vicende della guerra Italo-Turca (1911-12) e la sua continuazione in guerriglia anti-coloniale (1912-1913), attraverso centinaia di episodi di serie di attualità, decine di film ‘dal vero’ e numerosi film di fiction ispirati a un fervido e idealizzato immaginario militar-nazionalista, in cui i soldati lasciano affetti e amori per affrontare l’ignoto, i bambini sognano la gloria, le fidanzate trepidano in attesa del loro destino.

Il cinema stesso si mette a disposizione per l’esperimento, mai tentato prima, costituito dalle cine-cartoline collettive dei familiari rimasti a casa per i soldati al fronte. Frutto del lavoro di indagine e ricostruzione su questi materiali è la pubblicazione di un repertorio a cura di Luca Mazzei e Maria Assunta Pimpinelli, edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia, dal titolo La guerra da vicino.

Cinema, fotografia ed altri media. Campagna di Libia 1911-1913 Filmografia. Il libro, in uscita a fine anno, sarà annunciato in dettaglio in un incontro con i curatori in programma il 3 ottobre.

La Cineteca Nazionale presenta inoltre il completamento del restauro del film Fiore selvaggio di Gustavo Serena (1921). Il film è l’unica testimonianza dell’arte cinematografica di Anna Fougez – al secolo Maria Annina Pappacena, nata a Taranto nel 1894 –, enfant prodige, diva del varietà e interprete di sette film per le case di produzione Cines, Filmgraf e Libertas Film. In Fiore selvaggio al suo fianco c’è Gustavo Serena – che con lei instaura un sodalizio, così come aveva fatto tra il 1915 e il 1919 con Francesca Bertini – nel duplice ruolo di direttore artistico e di comprimario.

Tra i fiori all’occhiello del CSC – Cineteca Nazionale sarà poi presentato, in un bilancio a tre mesi dalla pubblicazione, il Portale del Cinema Muto Italiano, realizzato con il sostegno della Direzione Generale per il Cinema del MiBACT e in collaborazione con le principali realtà, cinetecarie e non, che si confrontano con la tutela, la valorizzazione e la ricerca sul cinema muto italiano.

Il Portale si propone come luogo di divulgazione di qualità in cui cinefili, storici e semplici appassionati potranno riscoprire pellicole leggendarie, ritrovare divi e comici, rarità, immagini e documentazione relativi al nostro cinema muto. Articolato nelle sezioni Materiali, Temi, Riviste e Monografie, Filmografie, e Bibliografie e Studi, il portale è realizzato con risorse interne al Centro Sperimentale di Cinematografia e si avvale della consulenza scientifica di Luca Mazzei (Università di Roma – Tor Vergata) e di Silvio Alovisio (Università di Torino).

 

Questo è un comunicato stampa, pertanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti.

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