“Pensare, Sognare, Ridere, Vivere” è il titolo e anche l’anima della stagione 2021-2022 del Teatro Stabile Rossetti

“Pensare, Sognare, Ridere, Vivere” non è solo il titolo dell’entusiasmante ed eclettica stagione 2021-2022 del Teatro Stabile Rossetti. È un messaggio che il presidente Francesco Granbassi dedica a chi ama tutto il mondo della cultura. E non manca d’aggiungere: “si può pensare, sognare, ridere, vivere in molti luoghi, ma noi siamo convinti che al Rossetti lo si possa fare meglio”.

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Tenendo fede alle parole del presidente, il Rossetti propone una stagione eclettica, audace e brillante, piena di musica, arte e risate.

All’inizio della conferenza veniamo allietati da un assaggio dell’irriverente e brillante “La Bottega del Caffè” di Carlo Goldoni, nel cui notevole cast vanta anche il grande maestro Michele Placido. L’opera goldoniana inaugurerà la stagione teatrale il 12 ottobre e darà così il via ad una stagione di Prosa molto attenta anche a voci più contemporanee.

Dopodiché è Serena Tonel, Assessore Comunale ai Teatri, a rompere il ghiaccio. La sua ammirazione va al grande lavoro del Teatro nell’animare la vita culturale triestina in questi difficili tempi di pandemia. Inoltre, evidenzia un aspetto molto importante nella politica dello stabile: la contaminazione. Una contaminazione audace e intelligente che si esprime per esempio nella collaborazione tra il Rossetti e i musei comunali.

Nel cartellone, quindi, la Scena Contemporanea accoglie la sperimentazione nel linguaggio e nella tecnologia, dando vita ad un eclettico turbinio di danza, arte, video, poesia e teatro. Solo alcune delle tante proposte sono: “Caravaggio” di Vittorio Sgarbi, “Viva la vida” in cui Pamela Villoresi condivide il palco con una cantante e una body painter e “Museo in danza” al Museo Revoltella di Trieste.

Non c’è da stupirsi che il direttore del Rossetti, Paolo Valerio, abbia definito la Scena Contemporanea una “sinestesia teatrale”. Ma la sperimentazione non si conclude qui. L’intelligente audacia del Rossetti si nota anche nella scelta di trattare temi profondi e importanti quali il disagio giovanile, la malattia mentale, le periferie, il terrorismo.

Ed è questo coraggio che viene lodato dall’Assessore Regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli.

Coraggio nel proporre un cartellone così ricco di sfaccettature e nel far ripartire la vita, la cultura e la socialità nel teatro. Su questa linea di pensiero, l’assessore Gibelli ribadisce anche l’importanza del green pass, in quanto strumento che ci ridarà la libertà.

Anche il direttore Paolo Valerio è fiero della nuova stagione del Rossetti, costruita come un inno alla gioia. È un modo per curare le anime ferite da questa pandemia, che non ha colpito solo il corpo.

Vincente è quindi la novità proposta dal Rossetti, “Teatro Brillante”. Maestri della risata come Claudio Bisio, Virginia Raffaele, gli Oblivion e molti altri allieteranno il pubblico con produzioni comiche di alto livello.

Tuttavia, il teatro non scorda la pandemia in corso e sa adattarsi con ingegno. Il Direttore Artistico Stefano Corti è quindi lieto di annunciare il ritorno di una vera e propria stagione di Musical. Una vittoria non scontata a causa delle restrizioni dovute al Covid. Nuove e interessanti proposte quali “Piccole Donne. Il Musical di Broadway” e “Nunsense” si affiancano a mostri sacri del musical come “Hair” e “La piccola bottega degli orrori”.

Inoltre, arrivano altri entusiasmanti eventi quali concerti di star internazionali, il “Galà dell’Operetta e del Musical” e lo spettacolo circense “Machine de Cirque”.

Per non parlare di grandi occasioni come la produzione di “The Sound of Music” con la magnifica star di Broadway Laura Osnes; per cui però serviranno una situazione pandemica favorevole e la condizione della capienza piena.

Inoltre, è con una punta di giustificato orgoglio che vengono annunciate le future tournée in Italia e all’estero di alcune produzioni dello Stabile regionale.

La stagione proseguirà con le raffinate ed eclettiche proposte del percorso “Danza” e con le molte iniziative collaterali al cartellone ufficiale o fuori abbonamento.

A questo proposito il presidente Granbassi si dice lieto del rapporto di collaborazione instaurato con le istituzioni locali e gli sponsor, ma non solo. Ci tiene, come anche il direttore Valerio, a ringraziare il pubblico e i media per il sostegno e la fiducia sempre dimostrati verso il Rossetti. Un sostegno che, dopo l’esaltante stagione estiva, darà ancora più slancio al Teatro Stabile.

Infine, è con i toccanti versi del poeta Nazim Hikmet che il direttore Paolo Valerio termina la conferenza:

“[…] Non vivere su questa terra
come un inquilino,
o come un villeggiante stagionale.
Vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre.

Credi al grano,
alla terra, al mare,
ma prima di tutto ama l’uomo.
Ama la nuvola,
il libro
la macchina,
ma prima di tutto
l’uomo.

Senti in fondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
del pianeta che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.

Godi di tutti i beni terrestri,
del sole,
della pioggia
e della neve,
dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo.”

“Non vivere su questa terra come un inquilino” di Nazim Hikmet

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