QUARTET GALASe l’intento era quello di esortare la nostra società a non emarginare i nostri concittadini ‘diversamente giovani’ per riscoprirne e risvegliarne la preziosa e sempre feconda ‘memoria’ allora l’obiettivo è stato raggiunto in pieno.

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Ieri sera quattro leggende over 60 della danza ci hanno portato a riflettere ammaliandoci con la loro Arte.

Innanzitutto un doveroso ringraziamento alla Daniele Cipriani Entertainment per aver creduto e portato avanti questo progetto mettendo in scena sul prestigioso palco del Teatro Argentina di Roma contemporaneamente Mats Ek, Ana Laguna, Susanne Linke e Dominique Mercy ovvero quattro leggende della danza contemporanea del XX secolo, sempreverdi nel XXI.

Ad aprire lo spettacolo ci pensa  Dominique Mercy  (classe 1950) con i suoi 40 anni trascorsi con la Tanztheater Wuppertal, storica Compagnia di Pina Bausch. Nel suo assolo That Paper Boy di Pascal Merighi ci parla di memoria ma senza alcuna nostalgia. Una memoria del corpo che assimila movimenti studiati e ripetuti, li nasconde nelle pieghe più profonde del corpo e della mente e basta un minimo stimolo per riportarli in superficie.

A seguire, chiudendo il primo atto, la coppia sula palco e nella vita formata dallo svedese Mats Ek (classe 1945) e la spagnola Ana Laguna (classe 1955) nel primo dei due quadri dal titolo Potato e Memory. Ed anche qui parliamo di memoria, una memoria di coppia fatta da giocosi dialoghi in danza. Una coppia dal quale traspare l’amore l’un per l’altro e l’amore per la danza, la sublimazione artistica della condivisione di una passione.

Il secondo atto viene aperto dall’eleganza e dal fascino di  Susanne Linke (classe 1944), una delle maggiori caposcuola della danza libera tedesca, nell’interpretazione di A Lost Solo…. With Greeting to Dore. Vederla danzare è come essere proiettati in una dimensione parallela in cui il tempo assume tutta la relatività di einsteniana memoria e la percezione del tempo non ha nulla a che vedere con le rughe che si hanno sul viso. Quelle rughe sono il tempo degli umani, poi esiste quello relativo e quei piedi e quelle mani che si muovono creando Arte lo dimostrano perfettamente.

L’atto, e lo spettacolo, vengono chiusi dal secondo quadro della magnifica coppia Mats Ek & Ana Laguna e poi … è il giusto trionfo. Pubblico in delirio e dieci minuti di standing ovation.

E si esce dal teatro sorridenti pensando che in fondo … non è brutto per niente invecchiare.

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