Dopo Pinocchio, gli allievi dell’Associazione StarTs Lab portano in scena sempre al Rossetti di Trieste la magica storia di Cenerentola.

Ma lo fanno in modo coraggioso intrecciando la favola di Charles Perrault agli accenti crudi ed amari del romanzo “Wanting mor” della pachistana Rukhsana Khan.

Cenerentola e Jameela

Siamo in Afghanistan dopo i russi ed i talebani. Jameela vede la mamma morire nel sonno e con il padre si trasferisce a Kabul. Qui il padre si risposa ma la giovane Jameela non è ben accetta nella nuova famiglia e viene abbandonata al mercato dal padre. Nel breve periodo di permanenza in quella casa però Jameela riceve in dono il libro sulla favola di Cenerentola. Comincia qui l’intreccio delle storie.

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Ancora una volta la giovanissima compagnia dell’Associazione StarTs Lab diretta magistralmente da Luciano Pasini mette a segno un nuovo successo.

Il “magistralmente” può essere considerato come un complimento alla riuscita dello spettacolo (dovuto e meritatissimo) ma anche come avverbio derivante dalla parola magister, maestro. Un maestro, magari un po’ burbero come è giusto che sia, ma che con fare deciso ed innegabile carisma sa guidare i suoi giovani attori attraverso una tematica profonda ed un testo non scontato in cui si parla di abbandono di minori, di violenze, di orfanotrofi. Un applauso alla scelta del testo ed alla realizzazione della messa in scena.

I ragazzi sono seguiti in tutto e per tutto sia dal punto di vista recitativo che canoro grazie a Daniela Ferletta che all’educazione al linguaggio grazie a Noemi Calzolari.

Una nota di merito anche ai costumi di Sara Bessich che fanno apprezzare ancora di più l’esperimento di unione dei due testi.

“Un’altra Cenerentola” va in scena alla Sala Bartoli del Rossetti di Trieste da venerdì 16 novembre (debutta alle 19.30) a domenica 2 dicembre, inserita fra gli “Eventi speciali” della stagione 2018-2019.

E speciale lo è veramente.

Un’altra Cenerentola al Teatro Rossetti – Foto di Fabrizio Caperchi

Un’altra Cenerentola

  • di Luciano Pasini
  • liberamente tratto da “Cenerentola” di Charles Perrault
  • e “Wanting mor” di Rukhsana Khan
  • regia di Luciano Pasini
  • musiche a cura di Luciano Pasini
  • editing Marco Steffé
  • costumi di Sara Bessich
  • suono di Borut Vidau
  • luci di Davide Comuzzi

con gli allievi Sara Aiello, Loris Alberti, Nassima Bakhti, Alessio Bernardi, Evita Bertolini, Vittoria Biloslavo, Caterina Bonetta, Virgilio Bordon, Bianca Borghesi, Giorgio Borghesi, Loris Carboni, Laura Cecchelin, Susanna Cerna, Angela Cotterle, Daniele Cruciani, Sara Despotovic, Daniela Feroleto, Sebastiano Foti, Margherita Girardelli, Leon Kelmendi, Caterina Lanza, Virginia Lanza, Giovanni Lesini, Emma Ligozzi, Simone Lippolis, Sofia Maiola, Sofia Manetti, Matilde Marino, Giulio Marino, Ester Mauri, Sofia Rosie Myers, Caterina Morganti, Gabriele Pacini, Edoardo Pahor, Miriam Pangrazzi, Stefano Parmesan, Letizia Paschina, Beatrice Patisso, Giulia Pergola, Nicolò Perillo, Olivia Perotti, Mattia Sferch, Bianca Sibenik, Matteo Surez, Giovanni Tomasi, Caterina Trevisan, Gioia Turco, Angelica Valerio, Ilaria Vecchiet, Nicolò Venezia, Lorenzo Verga Falzacappa, Anna Vlacci, Giulia Zerjal, Caterina Zoppolato, Filippo Zoppolato.

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