Le jeune homme e Pink Floyd Ballet alla Scala di Milano

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TEATRO ALLA SCALA, MILANO
28, 29, 30 maggio – 1, 4, 5, 7, 12, 17, 18, 20 giugno 2014

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Serata Petit Balletti di Roland Petit

Supervisione coreografica Luigi Bonino Le Jeune homme et la Mort

Libretto di Jean Cocteau

Musica Johann Sebastian Bach Lorenzo Bonoldi, organo Scene Georges Wakhevitch Costumi Karinska Luci Jean-Michel Désiré Étoile Roberto Bolle (28, 29 mag.)

Artista ospite Ivan Vasiliev (30 mag. – 1, 4, 5, 7 giu.)

Produzione Teatro alla Scala Pink Floyd Ballet

Musiche Pink Floyd Luci Jean-Michel Désiré Musica su base registrata

Produzione Teatro alla Scala

L’onore del programma in scena alla Scala dal 28 maggio al 20 giugno è per Roland Petit, artista che ha sempre fondato la sua idea di teatro in sintonia con lo spirito dei tempi grazie a straordinarie collaborazioni di altissimo livello. Nel 1946, nientemeno che a Jean Cocteau chiedeva il libretto per quel capolavoro esistenzialista che è Le Jeune homme et la Mort e che rimane un traguardo ambitissimo per ogni artista; ai Pink Floyd degli anni Settanta si rivolgeva per quello straordinario e visionario balletto-cult che travolse la Scala nel 2009. Si tratta di due titoli emblematici: con il debutto italiano di “Le Jeune homme” la Scala inaugurò nel 1955 il lungo sodalizio con Petit; Pink Floyd Ballet, forte di effetti laser da concerto rock, fu invece l’ultima sua apparizione sul palcoscenico scaligero, tra l’entusiasmo di un pubblico eterogeneo e giovane, che gli tributò un’acclamazione da star. Undici le recite, tra maggio e giugno 2014; in alcune, saranno Roberto Bolle e Ivan Vasiliev a incarnare la drammaticità dell’incontro fra un giovane e il suo destino, dal viso di ragazza, in Le Jeune homme et la Mort. Saranno gli artisti scaligeri a popolare il palcoscenico per Pink Floyd Ballet, fra movimenti di gruppo, passi a due e assoli, per tradurre sulle punte – e non solo – lo sguardo di Petit su quel progressive rock entrato nella storia, in un balletto che, dalla sua creazione, si è sempre modulato in versioni differenti, con aggiunte o sintesi, in costante evoluzione. L’edizione 2014 di Pink Floyd Ballet si riavvicina allo spirito delle origini di questo progetto, alle atmosfere seventies, privilegiando proprio gli storici brani di quegli anni, da “Meddle” e “Relics” (1971) a “Obscured by Clouds” (1972) e “The Dark Side of the Moon” (1973). Differenti atmosfere, che Petit ha sviluppato coreograficamente con stile moderno ma con solidissima tecnica classica, lasciandosi ispirare dalla musica, creando situazioni più intime o più esplosive, vestendo la scena solo di luci (a cura di Jean-Michel Désiré), cucendo addosso a ogni brano un “abito” luminoso che lo caratterizza.

Per informazioni: tel. 02/72.00.37.44

www.teatroallascala.org

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