Dal 4 all’8 dicembre, il Palazzo dei Congressi di Roma si trasforma nel Palazzo della Letteratura. La fiera della piccola e media editoria è ormai uno degli eventi più attesi tra gli appuntamenti culturali italiani. Le danze si aprono con la cerimonia inaugurale nello spazio del Caffè letterario. ‘E’ tempo di leggere’, recita il motto di quest’anno, ma è anche tempo di tirare le somme in questo momento di crisi del settore, che dura ormai da diverso tempo.

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Il calendario di quest’anno è particolarmente ricco, a testimonianza del fatto che la fiera ha suscitato nel pubblico un crescente interesse confermato dalla grande affluenza di visitatori fin dal primo giorno. Questo è senza dubbio un appuntamento entusiasmante per chi ama la lettura. La possibilità di interagire visàvis con gli scrittori che presentano le loro opere, rende questo momento ancora più prezioso, in un periodo ormai (lo si ripete spesso) in cui sempre meno frequente è il confronto e lo scambio diretto. Per la prima giornata, abbiamo scelto di dedicarci al teatro (altro settore, aimè, profondamente in crisi nel nostro paese). Carlo Ferrucci, docente di Storia dell’Estetica all’Università Tor Vergata di Roma, ha presentato una trasposizione teatrale della vita di Giacomo Leopardi dal titolo ‘Di libertà l’amore’, edito da Liberilibri.

C’è senza dubbio un grande interesse per Leopardi in questo periodo, grazie anche al film di Mario Martone ‘Il giovane favolso’. “ La centralità del mio testo – dice Ferrucci – è sulla stretta connessione che c’è in Leopardi tra poesia e pensiero. Il Giacomo pensatore è stato ridimensionato all’epoca dall’accusa di essere troppo filosofo. Secondo me, proprio questo aspetto ne ha determinato la grandezza lirica. Credo che null’altro più del teatro avrebbe potuto aiutarmi a raggiungere il mio scopo, cioè mettere in risalto il lato più umano del personaggio. Inoltre, in Leopardi, viene spesso trascurata la propensione al riso e credo sia necessario ricreare le sensazioni di un poeta fatto anche di un umorismo quasi pirandelliano.” Ferrucci vuole proporci un’immagine dello scrittore sotto una luce diversa. Alla fine dell’incontro, ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con il professor Ferrucci, e questo confronto ha confermato la mia impressione: la sua passione per la poesia è palpabile, come lo è la sua volontà di condividere con noi l’aspetto più vitale di Leopardi, recuperando anche una dimensione affettiva senza mai indulgere nella pietà per i suoi tormenti fisici.

Il testo teatrale va visto, certo, ma in questo caso siamo sicuri che valga anche la pena leggerlo.

Incontriamo poco dopo anche Glauco Mauri, un indiscusso mito vivente del teatro italiano che presenta ‘Il mestiere dell’attore’ insieme all’autore e giornalista Marco Tesei. Questo è il primo volume della collana editoriale Maestri , dedicata ai grandi del teatro, del cinema e dell’arte in genere. Non è una collana di biografie, ma un progetto frutto di vere e proprie conversazioni con quei personaggi che hanno fatto la storia. Quando Mauri inizia a raccontarci l’esperienza di questo libro, lo fa catturandoci con la sua voce ‘teatrale’. Lui, il teatro, lo ha fatto veramente, fin dall’età di 12 anni. I suoi aneddoti sono le confidenze toccanti e delicate di un uomo che si racconta in modo sincero e familiare. Alcuni momenti raggiungono picchi di grande tenerezza quando l’attore ci racconta i momenti difficili del periodo della guerra e le ristrettezze in cui ha vissuto per molti anni, “ma sono state – ci dice – proprio quelle difficoltà che mi hanno fatto maturare in attesa delle difficoltà della vita.”

Lo spettacolo si sta per concludere, ma Glauco Mauri non abbandona la sala prima di svelarci cosa lo conduce a teatro ogni sera: “Salgo sul palco per raccontare le favole della vita. Arare il terreno delle gente, questo è quello che conta! Il teatro fa vibrare le corde dell’anima, ci pone davanti a degli interrogativi. Mi basta anche che una sola persona, una sera, si emozioni o si interroghi. Solo allora io avrò raggiunto il mio scopo. Questo è il teatro, questo è il mio teatro.” Si chiude il sipario sulla prima giornata così tanto densa di emozioni, ma lo spettacolo continua. Ci prepariamo ad affrontare le prossime giornate ricche di appuntamenti interessanti.

Più libri Più liberi, 13ª fiera nazionale della piccola e media editoria, fino a lunedì 8 dicembre. Palazzo dei Congressi p.le J.F. Kennedy 1 – Roma

 

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