L’illegale mercato secondario dei biglietti dei concerti, intervista a Claudio Trotta

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Giovedì 26 gennaio 2017 presso la Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano dalle 11:00 alle 17:30 si terrà la prima conferenza internazionale contro il Secondary Ticketing.

Ideata e curata da Claudio Trotta e prodotta e finanziata interamente da Barley Arts, prevede la partecipazione selezionata e qualificata anche di operatori internazionali da tempo in prima linea nella guerra a questo fenomeno, che ha colpito duramente l’intera filiera internazionale dello spettacolo e dello sport.

La manifestazione, riporta il comunicato, è dedicata al sistema internazionale di rivendita speculativa dei biglietti per eventi di musica e spettacolo dal vivo sul mercato secondario, fenomeno già presente da diversi anni anche in Italia ma deflagrato presso il pubblico generalista lo scorso autunno con l’ormai noto “caso Coldplay“, sfociato poi in inchieste giornalistiche e azioni legali che hanno scosso il panorama del live promoting tricolore.

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Tra gli obiettivi del convegno, vi è la costituzione di una struttura stabile e permanente di Osservatorio No Secondary Ticketing, sullo stile della FPM – Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale – che si occupi di monitorare il mercato identificando i casi di Secondary Ticketing e segnalarli alla Magistratura, di informare il consumatore sui rischi del secondary e di dare visibilità alle operazioni anti-secondary.

Inoltre, insieme ad un ristretto numero di persone e professionisti, è stata elaborata una bozza di codice etico statutario per contribuire alla rifondazione su basi nuovamente etiche della intera filiera della musica dal vivo che sarà presentata e commentata durante la conferenza.

L’incontro, che si snoderà in due sessioni (mattutina e pomeridiana), prevede la partecipazione di artisti, agenti, manager, media, produttori e promoter, SIAE, società di ticketing, rappresentanti delle istituzioni, associazioni di consumatori e del pubblico dei concerti.

Per l’occasione abbiamo intervistato Claudio Trotta, presidente, fondatore, deux ex machina dal 1979 di Barley Arts grande agenzia di concerti e spettacoli (Springsteen, Queen, Cure, Ac/Dc tra gli altri e per questo anno il ritorno dei Kiss) da tempo in primissima linea per la lotta contro la pirateria informatica, salita di nuovo alle cronache, dopo i fatti di quest’autunno relativi alla vendita dei biglietti dei concerti dei Coldplay, dopo la vendita lampo dei biglietti dei prossimi concerti in Italia degli U2.

Claudio, uomo di grandissima cultura musicale, forse tra i pochi che lavora ascoltando lavori di artisti ai più misteriosi, è un fiume in piena. La questione da tempo lo assorbe ventiquattro ore al giorno.

Le domande forse non servono, ma ci proviamo, almeno la prima.

La questione del Secondary Ticketing (bagarinaggio elettronico, ovvero rivendita di biglietti per eventi a prezzi anche decuplicati), fenomeno che esiste da sempre, è emerso questo autunno con la messa in vendita dei biglietti per le due date del prossimo inizio luglio del concerto dei Coldplay allo Stadio Meazza di Milano. Si ripresenta ora con i concerti romani degli U2.
Cosa è accaduto nel frattempo?

Il fenomeno, un fenomeno a livello internazionale, non è diminuito, ma ha attirato l’attenzione di diversi soggetti come i media e le istituzioni mondiali.

Bisogna lavorare non tanto per affrontare il momento ma per dare una soluzione definitiva in un immediato futuro.

La Siae ha ottenuto una grande vittoria con l’esposto in occasione dei fatti dei Coldplay, una vittoria importante (blocco della vendita dei biglietti dei Coldplay al mercato secondario – Viagogo, Seatwave, Ticketbis – e 2000 euro di penale per ogni biglietto venduto violando tale inibizione, ndr) ma non decisiva.

Decisiva sarà solo una legge che renderà illegali questi siti e questa pratica anche ai singoli consumatori con chiare e pesanti sanzioni penali e non solo amministrative.

Ma sarà anche decisivo il momento in cui – e lo dico in ordine alfabetico – Artisti, Consumatori e Promotori dei concerti combatteranno insieme questo fenomeno.

Un fenomeno mondiale, un giro d’affari che a marzo del 2016 era stimato essere attorno agli 8 miliardi di dollari, molto vicino al business mondiale della cocaina – e sorridendo commenta – bizzarro è inquietante abbinamento non fatto da me ma dal grande Capo di Live Nation Rapino durante un suo intervento pubblico a Londra alla Conferenza Internazionale ILMC.

C’è una grande attenzione mediatica. Oggi (ieri per chi legge), ben sei telegiornali nazionali hanno aperto con questo argomento.

Grazie anche all’azione di Vasco Rossi che ha annunciato, attraverso il suo management, la modalità di acquisto dei biglietti del prossimo Concerto Evento Modena Park la cui efficacia sarà verificabile solo con la applicazione delle stesse.

Personalmente – continua Trotta – credo che quanto presentato da Vasco sia per ora un poco confuso. Non è chiaro chi organizzi il concerto. Sembrerebbe che sia la società di vendita biglietti allo stato dell’arte ma mi auguro come sono certo succederà che verrà fatta chiarezza dal Management

Secondo me il biglietto nominale senza una legislazione ed una regolamentazione specifica soprattutto dei controlli e della singola tracciabilità dei singoli acquirenti potrebbe non risultare sufficiente e 12 biglietti a testa (chi acquista potrà acquistare in due sessioni differenti 6 biglietti più altri 6 ndr) sono a mio parere troppi soprattutto dopo aver potuto, tramite i servizi delle Iene, avere conferma dell’esistenza certa di un’organizzazione Criminale che opera sistematicamente con pratiche passibili di reati quali Truffa Informatica e Sostituzione di persona.

Claudio fa il punto anche sul pre-sale, ovvero i biglietti che vengono messi in vendita solo per i fan o solo per i possessori di una specifica carta di credito.

In realtà i pre-sale sono diventati ahimè una riserva di caccia per il mercato secondario. Basta iscriversi al fan club.

Può farlo chiunque non è certo necessario dimostrare che sei un fan di un lunga data.

Questa vendita a favore dei fan dovrebbe essere limitata con una comunicazione più silenziosa, diretta solo ai fan come è stato per anni ma non è più da tempo Non pubblicizzata ai quattro venti.

Stesso discorso per il pre sale con una particolare carta di credito o altri generi di club pseudo esclusivi.

Ma Claudio allarga la questione sulle modalità di vendita dei biglietti anche agli artisti.

A decidere le modalità di vendita non è la biglietteria, ma il promoter e il suo artista.

Nel caso specifico di Vasco non sapendo chi è l’organizzatore, non risulta chiaro chi abbia preso la decisione relativa alla modalità annunciata.

La corsa al biglietto è l’altro punto dolente.

Quando ho iniziato la vendita dei biglietti dei prossimi concerti dei Kiss (il 15 Maggio a Torino e il 16 a Bologna), ho mandato negli uffici di Ticketone due miei collaboratori addetti all’informatica e alla vendita per controllare il sistema di Ticketone.

Ho chiesto ed ottenuto l’utilizzo della Captcha. Questi ultimi mi hanno avvisato che così la vendita si sarebbe rallentata. Beh, chi se ne frega se la vendita rallenta. Uno dei problemi è anche questo.

La corsa ad accaparrarsi il biglietto. La corsa a dare l’esaurito il prima possibile. La musica è oramai ridotta ad un’asta.

Bisogna smetterla di giocare con i numeri e tornare alla sostanza, alla musica, al piacere del concerto.

Una giusta osservazione Claudio la rivolge anche a tutela dei lavoratori del settore

Questa lotta è anche una questione etica. Viene danneggiato il lavoratore del settore, il facchino, il tecnico, la promozione, gli addetti alla produzione. A loro il denaro della vendita secondaria non va in tasca.

La soluzione quindi per lei?

Solo una legge contro il bagarinaggio elettronico può mettere fine al fenomeno. La legge e la presa di coscienza delle tre parti, Artisti, Consumatori e Promotori.

“No Secondary Ticketing – la negazione del secondary ticketing dall’artista al consumatore” oltre a vedere la partecipazione degli operatori del settore, è aperta al pubblico.

Gli interessati dovranno mandare le risposte al questionario qui sotto riportati entro il 24 gennaio all’indirizzo mail nosecondary@barleyarts.com , insieme alle generalità (nome, cognome, sesso, età e città di provenienza).

  1. Quanti concerti dal vivo vai a vedere in un anno?
  2. Quanto spendi in media per acquistare il tuo biglietto?
  3. Se potessi spendere meno vedresti più concerti ?
  4. Hai mai acquistato biglietti sul mercato secondario?
  5. Trovi giusto che esista il mercato secondario?
  6. Trovi giusto opporsi al mercato secondario?
  7. La musica è solo emozione o anche cultura?
  8. La musica dal vivo può aiutare i nostri luoghi, paesi e città, a farsi conoscere?
  9. Trovi adeguate le strutture odierne della musica dal vivo?
  10. Vorresti contribuire a migliorare la situazione?
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