Micha van Hoecke di Carmela Piccione

Il libro edito da Ila Palma (Palermo, 2007, 108 pagine), è connotato da un colloquio intimo e sincero. Un appassionante viaggio umano punteggiato dall’amore per la danza e per l’arte, il tutto impreziosito da ricche immagini tra ricordi, storie, considerazioni, aneddoti, cronache e curiosità su Micha van Hoecke.
L’autrice

L’autrice Carmela Piccione, giornalista e critico di danza, per tre anni ha inseguito quello che lei stessa ha definito

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Un sogno, una necessità forse, quasi un dovere morale nei confronti di Micha.

Il percorso di Micha van Hoecke si accompagna con la storia più che ventennale della sua compagnia “L’Ensemble”.

Ha collaborato con interpreti di primissimo piano, tra cui Carla Fracci, Maurice Béjart, Luciana Savignano, Ute Lemper, Luca Ronconi, Liliana Cavani, Roberto De Simone, Riccardo Muti e molti altri.

Danzatore, coreografo, attore, regista da giovane studia a Parigi con Olga Preobrajenskaia e, nel 1960, entra a far parte della Compagnia di Roland Petit.

In questo stesso periodo svolge un’intensa attività come attore di cinema.

Entra, quindi, a far parte del “Ballet du XX siécle” di Maurice Bejart che nel 1979 lo nomina direttore artistico del Centro Mudra, il prestigioso centro di formazione per artisti di Bruxelles. Nel 1981 è chiamato a curare le coreografie del film “Bolero” di Claude Lelouch.

Ha creato coreografie per numerosi teatri e festival fra cui: Opera di Roma (“Berg Kristall” di Silvano Bussotti nel 1983, “Hommage à Petrassi” nel 1984, “Fellini” nel 1995); Scala di Milano (“Orfeo” di Poliziano nel 1983 ideato con lo scenografo Luciano Damiani); San Carlo di Napoli (“Lucia!”); Festival d’Avignone (“Antigone” nel 1972 con la Compagnia Anne Beranger su musiche di Mikis Theodorakis).

Dal 1990 è stata particolarmente intensa la sua collaborazione con il celebre “Ravenna Festival”, dove ha debuttato anche come regista d’opera con “La Muette de Portici” di Auber (1991).

Molte sono le opere create per questo Festival, da “Adieu à l’Italie” (1992: premio della critica italiana per la migliore coreografia moderna); “A la memoire” (con Luciana Savignano); “Pelèrinage” (con Chiara Muti e Alessio Boni); “Pierrot Lunaire” (con Alessandra Ferri e Massimiliano Guerra); “Il paradosso svelato” (con l’Accademia Bizantina e l’Ensemble di Naseer Shamma); “Maria Callas, la voix des choses”, che Micha van Hoeche ed il suo Ensemble hanno portato in tournée in Italia, Stati Uniti, Russia e Cina.

Nel 1997 è stato nominato coordinatore per il ballo del Teatro Massimo di Palermo, con l’incarico di curare le coreografie di “Aida”, opera inaugurale per la riapertura dello stesso teatro (1998). Per il Teatro Stabile di Catania ha firmato la regia e la coreografia di “Le Troiane” da Euripide e Seneca (1999-2000).

Nel 1999 è stato nominato direttore del ballo e coreografo principale del Teatro Massimo di Palermo.

Nel 2002, per “I sette peccati capitali” di Bertolt Brecht su musiche di Kurt Weill, riceve il Premio “Danza & Danza” 2002 per la migliore coreografia.

Nel 2002 è chiamato a realizzare le coreografie di “Ifigenia in Aulide”, regia di Yannis Kokkos, direzione di Riccardo Muti, che inaugura la Stagione d’Opera del Teatro alla Scala di Milano. Anche nel 2003 inaugura la Stagione scaligera con le coreografie per “Moise et Pharaon”, direttore Riccardo Muti e regia di Luca Ronconi.

Partecipa, in qualità di coreografo e con il suo Ensemble, allo spettacolo in diretta televisiva su Rai Uno, “Trash” con Enrico Montesano, per il quale riceve il Premio “Danza & Danza” 2004. Crea le coreografie, realizzate dal suo Ensemble, per il “Concerto di Capodanno 2005”, trasmesso su Rai Uno in diretta televisiva dal Teatro la Fenice di Venezia.

Nell’estate dello stesso 2005 crea, sempre per l’Ensemble, lo spettacolo “Au Cafè”. Del 2006 è il balletto “La Regina della notte, omaggio a Mozart”, su ideazione di Cristina Mazzavillani Muti e progetto sonoro di Luciano Titi, musiche di Mozart.

Nel 2007 compone “Le Voyage”, creazione con musiche tzigane russe per Ravenna Festival che dedica al suo Ensemble. Nel 2008 cura la regia e coreografia per “Salomè” tratto da Oscar Wilde, nuova creazione per Ravenna Festival, con Chiara Muti voce recitante.

L’anno successivo firma regia e coreografia per “Baccanti da Euripide”, con Chiara Muti e Pamela Villoresi e i costumi della stilista Marella Ferrera. Dal 2010 al 2014 è stato Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Nel 2015 per il Teatro Vittorio Emanuele di Messina ha creato “Comme un souvenir, La Pastorale” di Beethoven con la collaborazione del Teatro Nazionale di Belgrado.

Nel 2016 ha ricevuto un premio fedeltà per ventisette anni di collaborazione con il Ravenna Fesitival.

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