Trieste si prepara a svelare un’altra perla del suo patrimonio culturale. In fase di restauro, il Museo di Trieste Campo Marzio sarà molto più di un semplice spazio espositivo, ma un vero e proprio “museo-stazione”, il primo nel suo genere in Italia, che promette di diventare un nuovo polo della cultura ferroviaria in Europa. Un luogo dove la storia di locomotive e vagoni si intreccia con quella di territori e popoli, raccontando un passato che ha plasmato l’identità di un’intera regione.
Da stazione imperiale a tesoro italiano
La storia del museo ha inizio nel 1906, quando la stazione, allora chiamata Trieste Sant’Andrea, fu costruita dalle Ferrovie dell’impero Austro-Ungarico. Con il passare degli anni e il mutare dei confini, la stazione passò sotto il controllo delle ferrovie italiane, ma il suo ruolo strategico diminuì fino alla chiusura del servizio nel 1958.
Nonostante la chiusura, un gruppo di volontari del Dopolavoro Ferroviario ha lottato per preservare questo luogo, trasformandolo in un museo nel 1984. Ora, grazie a un ambizioso progetto della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, il museo si prepara a rinascere. L’obiettivo è replicare il successo del Museo di Pietrarsa, creando un percorso espositivo innovativo che mostri come passato e futuro possano viaggiare sullo stesso binario.
La collezione: un’archeologia industriale unica
La collezione del museo è un vero e proprio scrigno di archeologia industriale. All’interno, i visitatori possono ammirare numerosi cimeli storici: oggetti, diorami, plastici, vestiti e strumentazioni che offrono uno spaccato della vita e del lavoro lungo le ferrovie.
All’esterno, su quattro binari, si trovano rotabili storici unici nel loro genere. Tra questi, spiccano locomotive e carrozze austroungariche e tedesche ottenute come risarcimento dei danni di guerra. Ogni singolo pezzo racconta una storia, un piccolo frammento che contribuisce a formare il grande affresco storico di questi territori.
Il futuro: un crocevia tra passato e nuove destinazioni
Chiuso al pubblico dal 2017 per un’importante valorizzazione, il Museo di Trieste Campo Marzio non è solo in fase di restauro, ma è destinato a diventare un polo culturale strategico. La sua posizione, al crocevia tra Italia, Slovenia, Austria e Croazia, lo renderà un punto di partenza ideale per itinerari in treno storico verso le regioni confinanti.

Per valorizzare questi percorsi, sono previsti importanti interventi infrastrutturali, come il rafforzamento del valico di Monrupino per i viaggi in Slovenia, il potenziamento del collegamento tra Trieste Campo Marzio e Trieste Centrale, e la valorizzazione della fermata di Miramare, per offrire un accesso diretto al celebre Castello.
Il progetto di restauro trasformerà il museo in un punto di riferimento per gli appassionati e un’attrazione di grande fascino per tutti coloro che desiderano scoprire il grande patrimonio storico delle Ferrovie dello Stato Italiane.





