di Raffaella Ceres

Foto di Fabrizio Caperchi

 

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Marco Morandi

presenta

Nel nome del padre

di Augusto Fornari e Marco Morandi

regia di Toni Fornari.

“Dall’amore ti puoi solo far attraversare” – Marco Morandi –

Pur se iniziata fra mille difficoltà, anche quest’anno la magia delle serate romane al FontanoneEstate, torna a farsi sentire.

Arrivata al suo diciottesimo compleanno, anche questa manifestazione estiva ha risentito dei tagli e delle difficoltà organizzative di un’estate culturale romana che ha subito non pochi incidenti di percorso.

Grazie alla passione di chi crede nella cultura e nel suo valore , grazie alla gentilezza di chi investe di proprio conto ( un ringraziamento speciale il Fontanone, e noi de La Nouvelle Vague lo dedichiamo in questo caso alla Sig.ra Peroni dell’omonima bionda), ci sono realtà che resistono e offrono spettacoli di qualità.

Decisamente fra questi lo spettacolo che lo scorso Giovedì 1° Agosto, Marco Morandi ha presentato al pubblico romano: un  concerto, fra note e racconti, “ nel nome del padre”.

Titolo volutamente ironico, per una messa in scena che gode della  “celestiale” partecipazione del papà, Gianni Morandi e che si caratterizza per un ingresso in scena quasi intimorito, gentile e semplice, di Marco Morandi, così come sarà poi tutto il tono dello spettacolo presentato.

Quasi due ore di musica che per ripercorrere quella che fino ad oggi è stata la vita del giovane cantante che ironizza con affetto sull’essere il figlio di uno degli interpreti musicali più amati da intere generazioni e le cui canzoni hanno segnato il costume di una società cresciuta ma sempre pronta ad andare “a cento all’ora”.

Mettere a disposizione del pubblico il proprio bagaglio di vita fatta di incontri con gli artisti fra i più grandi della musica italiana come Rino Gaetano, al quale Marco dedica la serata e del quale interpreterà un pezzo inedito “ Io nuoto a farfalla”  che la sorella dell’artista scomparso ha permesso a Marco Morandi di incidere, Giorgio Gaber e il suo teatro canzone, De Gregori, Lucio Dalla, dei quali interpreta con la giusta misura alcuni fra i loro pezzi più belli, rappresenta la vera anima di questo concerto.

E poi ci sono filmati rimasti nel cassetto per molto tempo, fra il passato e le gioie più recenti, lo scherzare con i pezzi celebri del papà, con l’educazione ricevuta.

Questo spettacolo parla della semplicità degli affetti, della voglia di fare il proprio mestiere, del saper divertirsi con i ricordi più belli.

Divertente il gioco delle parti invertito sulle note del brano “Me lo prendi papà” e toccante il tributo finale a Rino Gaetano e alla sua celebre “Ma il cielo è sempre più blu”.

Ad accompagnare Marco Morandi nel suo viaggio musicale ci pensano Giorgio Amendolara ( piano e tastiere), Menotti Minervini (basso) e Daniele Formica (batteria).

Nel nome del Padre è probabilmente la dichiarazione di amore più bella verso la vita che un figlio possa fare al proprio papà, alla propria famiglia.

Perché il tempo passa ma gli affetti veri, quelli , non passano mai.

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