IL NOIR IN FESTIVAL SI SPOSTA DA COURMAYEUR A COMO (CON PROPAGGINI A MILANO)

Una notizia-shock, per gli appassionati: il Noir in Festival, apprezzatissimo Festival cinematografico e letterario (inserito da Variety fra i 50 festival imperdibili del mondo) che da 25 anni insanguina metaforicamente le nevi decembrine di Courmayeur, cambia sede.

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Fra l’8 e il 14 dicembre 2016 arriva in una Como che, fiera dei suoi numerosi festival culturali e di quel George Clooney che l’ha eletta a patria d’adozione, si prepara a celebrare degnamente delitti e misteri proposti dagli organizzatori del Festival, Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, che hanno raccontato il cambiamento in un’affollata conferenza stampa alla Feltrinelli di Milano, il 21 giugno.

Non si sa di preciso la motivazione di questo improvviso e imprevedibile cambio di location. Questioni economiche? Mutamenti politici? O altro? Gli organizzatori glissano elegantemente, preferendo parlare di “cambiamento come linfa vitale”, ma qualche dubbio resta, soprattutto dopo l’investimento, fatto 5 anni fa dal comune di Courmayeur, con la costruzione del PalaNoir, sede del festival.

Fatto sta che a dicembre Como, e nella fattispecie l’immenso e prestigioso Teatro Sociale (capace di 900 posti a sedere), ospiterà gli eventi cinematografici e letterari collegati all’unico festival a tema thriller presente in Italia, e uno dei pochi al mondo in grado di collegare direttamente suggestioni filmiche e letterarie.

La vicinanza con Milano ha reso possibile poi l’innesto di una collaborazione con lo IULM, grazie alla presenza nell’ateneo del critico cinematografico Gianni Canova; l’istituto privato agirà su tre fronti: stanzierà fondi a beneficio del festival, metterà a disposizione aule e laboratori e darà la possibilità agli studenti interessati di fare un’esperienza attiva e importante all’interno della struttura organizzativa del festival.

Confermate le storiche collaborazioni con Istituto Luce e MIBACT, e creata una sinergia anche con la politica con l’endorsement dell’Assessore alla Cultura di Como Luigi Cavadini, gli organizzatori sperano nel patrocinio del Comune di Milano e in una fattiva collaborazione con la Cineteca, che garantirebbe fra l’altro la possibilità di un luogo di proiezione milanese prestigioso e importante per le pellicole del festival.

La formula

Nonostante il cambio di location, la formula resterà identica: Premio Chandler alla carriera a uno scrittore noir, Premio Scerbanenco (reso ancor più importante dalla milanesità del maestro del giallo italiano cui il premio è intitolato) al miglior romanzo noir dell’anno, Mystery Award al miglior film presentato, e poi le sezioni collaterali che di secondario hanno ben poco, visto che grazie al Noir in Festival si sono potute apprezzare, negli anni, serie tv noir in anteprima, animazioni, webseries, e altre importanti novità.

Gli organizzatori non negano una certa fibrillazione per la scommessa di cambiare dopo così tanto tempo, e chiedono addirittura il supporto di tutti gli appassionati, attraverso consigli, proposte e richieste dirette per far sì che anche quest’anno il Noir in Festival sia un grande successo. E’ tutto un work in progress, insomma, una storia il cui lieto fine va costruito passo dopo passo. Come nella migliore tradizione noir, in effetti.

Questo è un comunicato stampa, per tanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti

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