Va in scena all’Off Off Theatre fino al 31 ottobre lo spettacolo Che fine hanno fatto Bette Davis e Joan Crawford? in una spietata versione queer con Gianni De Feo (alias Bette) e Riccardo Castagnari (alias Joan).

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Prima di proseguire nella recensione della pièce di Jean Marboeuf, tradotta da Riccardo Castagnari stesso e concepita da Fabrizio Bancale, è necessaria e doverosa una premessa lapalissiana. Ogni interpretazione proposta, non solo in questa sede, non può prescindere dalla impostazione e dalla scelta di assegnare i ruoli delle dive a due uomini. Tale concezione guida inevitabilmente l’occhio e la sensibilità del pubblico a fruire della commedia attraverso una “lente“, nettamente limitata e senza margini di dubbio.

Chiarito questo punto di vista, che è stato definito “queer” per ampliarne la portata immaginativa rispetto a “drag“, dai riferimenti più stringenti, è allora naturale accettarla in sede critica come principale chiave di lettura, attendibile e, forse, unica. Coerentemente deve essere esclusa ogni osservazione sul versante della mancata verosimiglianza nella ricostruzione delle due protagoniste, che sono invece ridisegnate, estremizzate, ma certo non imitate. È chiaro che l’imitazione, nel senso di clonazione visiva o vocale (altro limite imposto dalle operazione di doppiaggio italiano), sarebbe più scontata se le due interpreti fossero donne. Ma non è questo lo scopo di un testo simile. Neppure lo è quello di De Feo o Castagnari, già applauditi interpreti di spettacoli biografici, sempre in una chiave tutt’altro che naturalistica.

Le scene di Roberto Rinaldi, che riproducono set, cinema, camerini e appartamenti in un “montaggio quasi cinematografico“, sono essenziali e funzionali, senza interagire più di tanto con l’azione. Forse anche perché le due dive raccontano molto e agiscono poco: una caratteristica del testo, incentrato sul duplice punto di vista attorno al progetto del film di Aldrich, che limita il dinamismo scenico a causa dell’alternanza di scene monologiche.
Lo spazio è moltiplicato anche dall’uso antinaturalistico del disegno luci di Alessio Pascale che taglia i volti e le silhouette di Bette e Joan in una gara senza sosta verso la vittoria (dell’Oscar).

La regia di Fabrizio Bancale è al servizio delle personalità esuberanti dei protagonisti, ne sottolinea i pregi e non ne ostacola la concezione individuale (e individualista) delle dive hollywoodiane dal cui scontro prende corpo la vicenda, in parte reale in parte frutto di invenzione.

De Feo e Castagnari sono, infine, due attori complementari sia per caratteristiche sia per concezione nel percorso di ideazione del personaggio. Il primo sa essere sguaiato e carnale mentre l’altro sfrutta un immobilismo spietato e fragile al tempo stesso. Bette reagisce con gli stessi eccessi dei suoi personaggi, variando espressività a seconda del momento e dell’occasione, Joan insiste in un modello di composta crudeltà che si trasforma lentamente in disperazione. Lo scontro continuo fra le due avanza per merito dell’opposto dinamismo imposto al testo: rumoroso ed esasperante De Feo, subdolo e tagliente Castagnari. Entrambi, però, esprimono chiaramente il talento, l’arte e l’intelligenza che era alla base delle carriere della Davis e della Crawford attingendo alle proprie doti personali e alla sensibilità umana e artistica.

Gli episodi biografici prendono le mosse dagli accordi per il film Che fine ha fatto Baby Jane? e si concludono con la morte della Crawford sulle cui vicissitudini personali si sofferma maggiormente l’autore. Il commento musicale originale di Francesco Verdinelli è vario tanto quanto le differenti situazioni, ammiccando a stili diversi a seconda della sensibilità scenica. Accanto ad esso alcune canzoni note e indimenticabili, eseguite con classe da entrambi gli interpreti, inquadrano epoche e sentimenti donando allo spettacolo una patina di malinconia.

Uno spettacolo da vedere, soprattutto per chi ha amato il film o la serie Feud! 

Off Off Theatre
22-31 ottobre 2019
Che fine hanno fatto Bette Davis e Joan Crawford?
di Jean Marboeuf
traduzione Riccardo Castagnari

con
Gianni De Feo
Riccardo Castagnari

regia
Fabrizio Bancale

Scene Roberto RInaldi
Musiche originali Francesco Verdinelli
Assistente alla regia Sebastiano Di Martino
Disegno luci Alessio Pascale
Ufficio stampa Carla Fabi Roberta Savona
 
Dive in faida all'Off Off Theatre fino al 31 Ottobre con Gianni De Feo e Riccardo Castagnari
Dive in faida all’Off Off Theatre fino al 31 Ottobre con Gianni De Feo e Riccardo Castagnari
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