Il week end dell’architettura: Open House 2014 raccontato dai protagonisti.

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 Il sole estivo e i colori suggestivi di una Roma vestita a festa, sono stati la cornice perfetta per questo week end di Maggio appena passato dedicato alla riscoperta ( e a volte anche alla vera e  propria scoperta) dell’architettura.

Open House Roma , rappresenta la possibilità di godere di spazi privati di interessante valore architettonico in ogni quartiere della città a titolo assolutamente gratuito.

Anche quest’anno la manifestazione ha visto la partecipazione attiva di cittadini curiosi ed interessati.

Noi de La Nouvelle Vague, abbiamo avuto il piacere di intervistare l’Architetto Monica Cecchini che ha curato uno dei siti privati accessibili al pubblico: la Casa Ciancaleoni.

L’appartamento, situato nel suggestivo Rione Monti, si trova all’ interno di un palazzo del settecento che sorge su una domus tardo repubblicana.

Open House Roma è un evento unico nel suo genere che permette ai cittadini di scoprire una parte del patrimonio nascosto della città.Cosa aggiungeresti a questa definizione dal tuo punto di vista?

Per me è perfetta: qualcuno in questi giorni mi ha suggerito che l’evento dovrebbe essere più lungo!

Tu sei un architetto e una designer . Qual è secondo te la chiave di lettura per un evento che  ha da subito dimostrato di suscitare grande interesse da parte del pubblico?

Aprire dei siti spesso chiusi o privati significa scoprire i tesori di questa città, così come aprire gli appartamenti progettati da architetti credo significhi ricercare la qualità.

In un periodo come questo si sente la necessità di riappropriarsi della qualità e della professionalità.

Il fai da te, inteso come improvvisazione e presunzione di saper fare una lavoro, credo che ormai abbia stancato molte persone.

Più dell’anno scorso ho sentito nei visitatori la voglia di sapere e di conoscere i dettagli, di scoprire quanto lavoro c’è dietro anche ad una ristrutturazione di un piccolo appartamento come è Casa Ciancaleoni.

Questo mi ha molto sorpreso positivamente,  mi ha incoraggiato: forse è il momento che la qualità e la professionalità ritornino al loro posto.

Parliamo di  un evento assolutamente gratuito. Tu in quale veste hai dedicato il tuo lavoro alla manifestazione ?

 Il gruppo di Open House è organizzatissimo, e trovo che tutto ciò sia fantastico.

Realizzare un simile evento gratuitamente è molto apprezzabile. Ovviamente hanno avuto bisogno di un sostegno economico da tutti noi ed io ho dato un piccolo contributo, senza esitare e con vero piacere.

Per quanto riguarda la manifestazione sono stata presente sia sabato che domenica ad accogliere tutti i visitatori. Mi sembrava doveroso, visto che le persone venivano a vedere il frutto del mio lavoro.

Inoltre Open House, oltre che design e architettura è quindi anche arte, in tutte le sue forme. Credo che si senta la necessità di ritrovare la bellezza in senso lato e l’arte è, secondo me, bellezza oltre che cultura. L’idea di unire alle visite anche gli eventi è stata vincente, così da rendere l’esperienza completa e questo ha attirato ancor di più i visitatori.

Quest’anno in Casa Ciancaleoni abbiamo ospitato la mostra fotografica di Daniele Graziano. E’ stato molto interessante coniugare architettura e design con la fotografia, come lo è stato con la pittura di Gian Mario Braghetto nella edizione del 2013.

La mostra fotografica esposta da Daniele Graziano è stata “…una indagine di una realtà che si osserva silenziosamente”,  ispirata ad una poesia di Walt Whitman: “On the beach at night” (Sulla spiaggia di notte)

Watching, silently weeps

” I luoghi, i contesti, gli individui avvolti dalle oscure nubi dell’indeterminatezza, simbolo di quelli che forse un giorno ricorderemo come “i difficili anni ‘10”. In questo contesto l’immagine diventa indagine di una realtà che si osserva silenziosamente. In questi scatti la fotografia – come la società – sembra tornare ai suoi fondamentali e rappresentare una possibile cura alla “dittatura” della parola. Un testamento discreto, a volte sofferto, del mondo che viviamo.” (Daniele Graziano)

Un’ esperienza appagante, l’arte nelle varie forme che si completano. Ringrazio Daniele Graziano e anche Gian Mario Braghetto che hanno dato la possibilità a tutti noi di vivere questa esperienza di completezza nell’arte.

Cosa noti, qual è il grado di interesse fra le persone che intervengono alla visita presso Palazzo Ciancaleoni?

Come dicevo sono stati molto interessati ai particolari della progettazione, ma nello stesso tempo erano molto curiosi di conoscere la struttura ricettiva, che affitta l’appartamento come casa vacanze e, anche questo, mi ha fatto molto piacere.

E tu da “ utente” hai avuto la possibilità di godere di questo evento? Cosa ne pensi?

No, purtroppo non ho potuto vedere nulla proprio perché sono rimasta da accogliere i miei ospiti  insieme alla collega e co-progettista  Arch. Valeria Travanti!

Ci sono differenze in ordine di qualità e caratterizzazione nell’ edizione di questo anno rispetto alle altre?

Non credo, non avendo potuto visitare altri siti non potrei dire.

Forse migliore organizzazione e ottimi volontari che ci hanno veramente aiutato.

Cosa ti piacerebbe si aggiungesse nel percorso dedicato alla scoperta di una Roma sempre speciale, per  le possibili nuove edizioni di Open House Roma ?

Ma non credo aggiungerei altri siti, poiché diventerebbe un evento troppo dispersivo per un fine settimana, inoltre non farei una sorta di Roma nascosta, perché potrebbe essere fuori tema: Open House credo debba rimanere dedicato al design, all’architettura e all’arte.

Grazie e buon lavoro a te.

“L’architettura è una specie di oratoria della potenza per mezzo delle forme.”

Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, 1888

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