E’ partita ieri, con l’inaugurazione della mostra “La balena, Pinocchio e altre storie di mare”, la sesta edizione del Tact Festival.

Un festival di scambio, teatrale ma non solo, tra giovani di tutto il mondo. Nello specifico dieci compagnie di appassionati o professionisti che provengono dalla Russia, dall’Iran, dalla Francia, dalla Serbia e anche dall’Italia.

Questo Festival oltre a mescolare provenienze, culture ed età, mescola anche vari tipi di arte: mostre, concerti e anche delle feste

Gruppi selezionati tramite un bando internazionale e che quindi stanno investendo tempo e risorse: i ragazzi soggiorneranno a Trieste l’intera settimana dove, parallelamente agli spettacoli che porteranno in scena avranno la possibilità di formarsi ma anche di vivere la città.

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“La balena, Pinocchio e altre storie di mare”

Invariato, nonostante il repentino cambio di sede dovuto a problemi tecnico-logistici, il tema del Festival: il viaggio.

Un tema particolarmente legato al Porto Vecchio in cui doveva trovare sede il Tact fino ad un mese fa, ma che ben si adatta in ogni caso.

L’idea è stata subito raccolta da Govanni Spano, che in pochi mesi ha sviluppato un esposizione artistica.

A impreziosire quest’anno il Tact Festival infatti è la mostra “La balena, Pinocchio e altre storie di mare”, che ha risentito del cambio di location solo per la mancanza di un’opera: una balena che avrebbe dovuto essere creata in loco, lunga 30 metri, che non è stato possibile creare negli spazi del Teatro.

il Teatro Sloveno è stato l’unico o forse il primo che ha avuto la sensibilità verso quello che noi facciamo, verso questa identità internazionale che cerchiamo di portare avanti

Perché la balena? Perché Moby Dick e altre storie di mare?

Per il duecentesimo anniversario dell’opera di Melville e per la progettualità del Daydreaming Project che unisce arte e letteratura, dalla prima esposizione che riguardava ad esempio James Joyce.

“La balena, Pinocchio e altre storie di mare” nasce dalla collaborazione di Vanni Napso e del suo Day Dreaming Project con varie realtà e personalità.

Rossana Calbi (una collaborazione a distanza da Roma), Massimo Premuda (Double Room e Casa dell’Arte), Giada Caliendo, Elena Cantori di E- Contemporary, Antonio Freni e Fabiana Chiarelli per quanto riguarda la collaborazione con le scuole superiori triestine e Guglielmo Manenti.

Al Magazzino ci sarebbero stati sì spazi diversi ma come sottolineato presentando la mostra, l’esposizione ben si sposa con le assi di un palcoscenico.

Quella verità che si cerca nell’arte teatrale, è verità anche nella pittura, nella scultura e via dicendo…

A partecipare all’esposizione artistica sessanta artisti da diverse parti d’Italia (giusto per citarne alcuni Cristiano Baricelli da Genova, il regista e attore Roberto Abbiati, l’artista di origini argentine Isabel Carafi e il romano Jonathan Pannacciò tra gli altri)

Senza contare i ragazzi dell’Istituto Deledda Fabiani, circa una trentina, impegnati nel progetto “H20” .

Acqua non solo come elemento ma come modo di pensare…

Oggi al via gli spettacoli del Tact, uno alle 18.30 e uno alle 21.30 e nella pausa tra uno e l’altro… concerti!

Appuntamento oggi con le compagnie Attitude, ungherese, e Versus di Roma.

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