Continua l’amore di Leo Gullotta per Luigi Pirandello, un amore che accompagna l’attore da tutta la carriera.

Pirandello che Gullotta porta nuovamente in scena a Trieste in questi giorni al Teatro Bobbio con Agostino Toti, protagonista di “Pensaci Giacomino“.

“Pensaci, Giacomino” nasce come novella per poi diventare, nel 1917, un testo teatrale, da lì molte le riprese teatrali e non (vedi la trasposizione cinematografica del 1936 con Angelo Musco).

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Questo allestimento, firmato dal regista Fabio Grossi, giunge alla sua seconda stagione di repliche, accolta con lunghi applausi anche a Trieste.

Pensaci, Giacomino” è uno di quegli spettacoli alla fine dei quali ti chiedi “È già finito?”

In seconda battuta il pensiero va al desiderio di una seconda visione; sì, una seconda visione per cogliere quei dettagli e quegli aspetti che sai di non aver colto perché numerosi.

Molti gli spunti di riflessione.

Già dall’ingresso in sala il pubblico ha un assaggio di parte delle tematiche pirandelliane.

Si viene infatti accolti dalla scenografia, firmata da Angela Gallaro Goracci, che offre al pubblico, un telo raffigurante dei visi. Visi e sguardi che simboleggiano le persone, la società giudicante, pregna di dicerie pregiudizievoli anche su un atto di bontà, come quello del professor Toti.

Il Professor Toti è l’unico personaggio della commedia ad essere trasparente e che condivide subito il suo intento e le motivazioni.

Egli vuole infatti sposare una giovane donna, per fornirle una vita tranquilla grazie alla pensione ottenuta dopo 30 anni di servizio come insegnante, ma proprio l’età avanzata del professore è motivo di pettegolezzo.

Il paese sparla

Lillina, figlia del bidello dell’istituto scolastico, dopo aver ricevuto la proposta di Toti, gli rivela di essere incinta e gli rinnova ancor più disperatamente la richiesta di sostegno: per sé, per la nuova vita che porta in grembo e per il padre del bambino, Giacomino.

Allargando l’atto di bontà a tutti e tre (poichè i genitori di Lillina ripudiano la loro stessa figlia), Agostino Toti sposa Lillina, permettendo a Giacomino di continuare a frequentare la loro la casa e la ragazza che lui considera una figlia, vivendo così la nuova condizione da padre/nonno.

Il professor Toti sarà tacciato di portare una maschera di finto buonismo dimenticandosi il bigottismo imperante dei loro gesti e parole.

La nuova situazione finirà presto per trascinare Agostino e Lillina nell’occhio del ciclone di un paese che parla e sparla.

Nel ciclone finisce anche Giacomino, fidanzato di Lillina e padre del bambino, che si allontana colpevolmente dagli affetti più cari.

Sarà però il Professor Toti a farlo riflettere. E a far riflettere il pubblico su quanto il pensiero e il giudizio degli ‘altri’ influenzi le nostre azioni.

Sul palco con Leo Gullotta ci sono Liborio NataliRita AbelaFederica BernValentina GristinaGaia Lo VecchioMarco GuglielmiValerio Santi e Sergio Mascherpa

Ultima replica Lunedì 27 gennaio ore 20.30

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