Il concetto di uno “spazio ideale” ha accompagnato la storia dell’uomo fin dall’antichità permeando i grandi temi legati al linguaggio artistico ed architettonico e le molteplici flessioni di carattere teorico e filosofico.

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Luigi Lo Cascio, intenso attore conosciuto al grande pubblico per l’interpretazione di Peppino Impastato ne “I cento passi” diretto da Marco Tullio Giordana, reinterpreta questo tema in modo assolutamente soggettivo, impersonando il ruolo di “Michele Grassadonia” nel film La città ideale che lo vede per la prima volta anche nelle vesti di regista.

Questa impegnata opera prima è stata presentata, il 9 aprile scorso, negli spazi della Casa del Cinema di Roma alla presenza del regista-attore Luigi Lo Cascio e di alcuni dei protagonisti tra cui Catrinel Marlon, Aida Burruano e del produttore Angelo Barbagallo.

La trama racconta la storia di Michele Grassadonia  un giovane architetto e convinto ecologista che, seppur di origini meridionali, da tempo vive a Siena considerata dal protagonista come la vera città ideale.

Il forte aspetto ambientalista di Michele, che assume i contorni di estremo fanatismo, lo conduce a sperimentare una vita avulsa dalle comodità portandolo a privarsi dell”uso dell’energia elettrica e dell’acqua corrente, anelando uno stile di vita autosufficiente e non invasivo dell’ambiente. Accecato da questo ideale e spinto da un’incrollabile convinzione morale il protagonista,quasi inconsapevolmente,vive un’esistenza solitaria e  distaccata dalle persone che lo circondano che con riluttanza sopportano il suo modo di vivere utopista ed illusorio.

Trovatosi coinvolto suo malgrado in un incidente misterioso, in una fredda notte di pioggia nelle solitarie campagne senesi, Michele verrà proiettato improvvisamente nell’angosciante esperienza di un  procedimento giudiziario  coinvolgendolo in una serie di eventi per lui assolutamente inverosimili che metteranno alla prova la sua serena esistenza tra le mura della sua città ideale.

Ambientato nella splendida cornice della città di Siena “La città ideale”,acclamato alla settimana della critica alla scorsa edizione del Festival del Cinema di Venezia, è un film che assume i connotati del “giallo”, un thriller morale,come definito anche dal regista,che affronta temi di avvincente attualità come il rapporto del cittadino con la polizia e la magistratura ma sopratutto la spasmodica ricerca della verità e l’estrema difficoltà di proporla di fronte a chi è deputato ad interpretarla in un momento in cui l’uso e la scelta delle parole stesse può rappresentare uno strumento cruciale di riscatto e salvezza.

L’esordiente ed appassionata regia di Luigi Lo Cascio ci traghetta attraverso atmosfere Kafkiane intense e tormentate in cui lo sfortunato protagonista deve confrontarsi, incalzato da un ancestrale senso di colpa che sente albergare nel proprio animo e che, scardinando le proprie convinzioni, lo conduce ad una ricerca concettuale della verità negli altri come pretesto di indagine e di scoperta della verità insita in se stesso.

Un percorso doloroso di analisi che volutamente non svela del tutto i suoi risvolti ultimi, attraverso  cui l’eccellente Lo Cascio consegna allo sguardo dello spettatore il giudizio finale.

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             INFORMAZIONI TECNICHE

                Nelle sale dall’11 Aprile
             prodotto da Bibi Film con Rai
             Cinema;distribuito da Istituto
              Luce Cinecittà.

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